Tutto Schopenhauer in un'ora

113.75k views9869 WordsCopy TextShare
scrip
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmC Il ...
Video Transcript:
uno dei filosofi più interessanti più importanti più significativi tra quelli che si fanno in quinta superiore è sicuramente il tedesco arthur schopenhauer filosofo che anticipato per molti versi mice che ha criticato fortissimamente l'idealismo oppure se hanno comunque figlio del romanticismo un filosofo a cui abbiamo dedicato vari video nel corso dei mesi e li trovate anche linkati in descrizione oggi però tentiamo di fare un grande passo sul suo pensiero come al solito con il formato che abbiamo varato da qualche tempo presentiamo in un'ora non era abbastanza completa anche se sintetica il pensiero di arthur schopenhauer andiamo
a cominciare [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] il sociale caffè anche se state nella solita quelle scritte andiamo a cominciare che è la frase che pronunciò sempre in apertura di ogni video come ci sono come al solito anche i miei compagni avventurieri insieme a merce topolino tolstoj batman de andrè il nostro però sul cuscino quest'altro mostriciattolo qua e mi chiamano ferretti sono un insegnante di storia e filosofia il signore liceo scientifico paleocapa di rovigo e dal marzo del 2020 su questo canale realizzo video spiegazioni che seguono il programma di storia di filosofia che ci fa le
superiori ma ogni tanto ci lanciano anche in qualche approfondimento o argomenti collaterali quindi siete studenti delle superiori dell'università o se siete semplicemente curiosi e appassionati date un'occhiata al canale anche in descrizione trovate lei playlist principali per orientarli e per trovare tanti video ce ne sono a centinaia e centinaia come dicevo a schopenhauer cervicato varie lezioni che trovate linkato in descrizione della playlist completa tutta sul suo penale con i vari argomenti che tratteremo anche oggi maggiormente approfonditi nel dettaglio oggi però faremo una sintesi perché perché a volte dopo aver studiato qui bisogna studiare per bene quindi
basarsi su quei video che ci siano più lunghi puoi leggere anche i libri leggere anche gli appunti insomma lavorare da puri che però è anche vero che a posteriori a distanza di tempo se si vuole solo ripassare ripetere magari prepararci alla gianni di stato come a volte avviene e siamo le per l'europa per i germi di stato una ricapitolazione generale un po più veloce può essere utile per vedere cosa si sa cosa si è capito cosa non si è capito ecco i grandi pensatori in un'ora abbiamo fatti vari mio fatto nice abbiamo fatto marx giusto
per citare quelli che si fanno in quinta superiore servono proprio a permettere di fare questa ricapitolazione e oggi faremo così anche per schopenhauer quindi questo video serve per fare un po di defunti in descrizione lo dico subito trovati titoli che compaiono qui mentre parlo in modo poi da dividere in capitoletti la spiegazione è recuperare quello che vi serve anche se siete più fragili non punto in un altro di ascoltatevi magari più volte quella parte e tutto dovrebbe funzionare in d'iscrizione poi ci sono gli altri link cominciamo parlando di questo schopenhauer della sua vita delle sue
opere poi anche ovviamente del suo pensiero in primo luogo chi era questo arthur schopenhauer e filosofo tedesco vissuto tra il 1788 il 1860 quindi sostanzialmente che si trova ad operare nella prima metà dell'ottocento nel pieno del periodo romantico in effetti come vedremo anche andando avanti e con questa lezione su fortissimamente influenzato dal romanticismo ma quello era anche il periodo del dominio almeno dal punto di vista filosofico nell'ambito tedesco dell'idealismo la corrente creata varata da fict è poi proseguita da schelling poi soprattutto da hegel ecco mentre schopenhauer fu un seguace o comunque un fortemente influenzato dal
clima tra atmosfera romantica sicuramente non fu un seguace del leaderismo di cui fu anzi un fiero avversario un nemico un forte critico e poi lo vedremo dicevo nasce nel 1788 nasce a danzica città portuale importante oggi non più tedesca oggi è polacca ma all'epoca di lingua tedesca figlio di un banchiere e di una scrittrice di romanzi quindi respira già in famiglia da un lato l'agiatezza del mestiere del padre dall'altro la comunque l'interesse letterario e filosofico della madre il rapporto dei territori funziona piuttosto male da giovane del ragazzo superavo il viaggio molto seguendo gli affari del
padre ma poi pad e si suicida e questo ha un certo influsso anche sul carattere del filosofo che ci fa particolarmente ombroso particolarmente cupo lo vedremo anche nella sua filosofia sicuramente la più sui ratio pena ora la filosofia fortemente pessimista il tema del suicidio tra l'altro ritornerà come che senza interessare di filosofia studia in vari città si trasferisce in vari luoghi assistano anche lezioni di fix a un certo punto si stabilisce a dresda e nel 1818 pubblica quella che è la sua prima opera importante tener presente che appena 30 anni ed è il suo capolavoro
alla fine l'opera si intitola il mondo come volontà e rappresentazione l'opera di cui parleremo è un'opera in cui già è terminato maniera piuttosto chiara il sistema filosofico di schopenhauer ma è un'opera che purtroppo per il nostro schopenhauer ma alcun successo lui sperava che quest'opera di potesse aprire le porte dell'università del mondo accademico nel mondo culturale narrata è un flop sostanzialmente quest'opera perché perché un'opera e profondamente pessimista e mai si accorda col clima generale dell'europa del tempo siamo ripeti una germania dominata dall'idealismo dominata da una filosofia che è per certi versi anche ottimistica e lo scontro
con il cupo pessimismo di schopenhauer gioca tutto a sfavore del filosofo di cui parliamo oggi quindi è davvero un flop e inizia a insegnare in varie zone inizia a spostarci viaggi anche in italia ma di fatto non va incontro a nessun successo almeno fino al 1851 quando pubblica dopo altri a primi nodi un'altra opera che si intitola parerga e paralipomena titolo un po strano che riprende termine i derivati dal latino un po desueti ma sostanzialmente un'opera in cui schopenhauer per gli stessi temi de il mondo come volontà e rappresentazione in maniera un po più discorsivo
un po più chiara e questo effettivamente stavolta gli gioca a favore nel senso che siamo nel 51 vi ho detto è successo da poco quel grande movimento di popoli che è stato il 1848 ricorderete che 48 in germania in italia in austria in a praga budapest a parigi provoca grandi sommovimenti la primavera dei popoli grandi sommovimenti che però finiscono generalmente male tramontano falliscono e quindi proprio dopo il 48 il clima in europa cambia se prima tra stato un clima generalmente ottimista il clima diventa profondamente pessimista perché tutte queste spinte risorgimentali per l'italia o comunque nazionaliste
tramontano e quindi paradossalmente il sistema filosofico di schopenhauer così cupo adesso va di moda tra virgolette quindi negli ultimi anni della sua vita schopenhauer incontro a un insperato successo però sono ormai sono gli ultimi anni vi dicevo muore nel 1860 carattere molto cupo carattere ombroso l'unica notizia la così bibliografica un po particolare è il fatto che odiava particolarmente le persone schopenhauer ed è famoso per aver quanto spinto dalle scale una vecchietta che lo disturbava mentre lavorava a casa sua da questa collutazione che finì per spingere st vecchietta superava il fu poi condannato a pagare un
vitalizio alla vecchia pro tutti gli anni successivi perché la vecchia appunto gli chiesi danni per questo incidente tra virgolette insomma erano carattere difficile visto che abbiamo citato alcuni maestri e nemici dice per avere facciamo un po il punto prima di iniziare a vedere il suo pensiero nel dettaglio anche sulle influenze che schopenhauer ebbe allora il primo luogo sicuramente si agitano i due filosofi del passato che schopenhauer ritenni in parti sue mestri il primo un po meno il secondo un po di più quello un po meno e platone schopenhauer riprende da platone alcune idee soprattutto l'idea
di un mondo quello dell'apparenza che appunto apparente ricordate il mito della caverna ad esempio di platone no quello che vediamo sono solo ombre quello che percepiamo non è la vera detta delle cose è un davvero un'ombra davvero un teatro in un certo senso ricordate che gli schiavi vedono sulla parete in fondo della caverna delle ombre derivanti da statue che passano alle loro spalle ebbene come un teatro ecco il mondo a cui noi assistiamo è un mondo fallace finto proprio teatrale e bisogna superare rompere questo questo sipario verrebbe da dire vedremo che supera volo c'era proprio
in queste immagini per cercare di vedere cosa c'è al di fuori della caverna cosa è la vera realtà del mondo e qui schopenhauer riprendere a molti zeri platone e anche l'idea in generale di un suo su un meccanismo particolare tra mondo delle idee e realtà secondo grande maestro di sci opera vari sicuramente camp vissuti prosciutto pochi anni prima rispetto scioperavano superarli si ritiene un erede di cantù nel ievoli kant idealmente chiaramente un prostituto re delle suggestioni di canti lo vedremo proprio il mondo come volontà e rappresentazione questa opera che poi è quella di cui parleremo
si fonda proprio sulla distinzione kantiana tra fenomeno e non meno che schopenhauer riprenderà poi porterà fino alle estreme conseguenze anche tra vendo in parte kant ma faremo un bel confronto tra pochi secondi tra pochi minuti quindi canta e platone sicuramente 2000 rimasti poi ci sono altre influenze minori ma comunque rilevanti ad esempio come dicevo schopenhauer e fortemente legato al romanticismo pur essendo romantico poi un po moro su ad esempio lo vedremo c'è un grande peso dato all'arte alla musica in particolare con un tema tipicamente romantico c'è un grandissimo peso dato il dolore tema tipicamente romantico
c'è un ruolo fondamentale dell'infinito tema tipicamente romantico e molto spesso si è visto proprio schopenhauer una sorta di corrispettivo filosofico della poesia di giacomo leopardi in italia nonostante i due poi per gran parte della vita non si conobbero know conobbero alle opere l'uno dell'altro ma in ogni caso due spiriti affini perché come vedremo le conclusioni a corinne a schopenhauer non sono poi così tanto diversi e dalle conclusioni a cui in parallelo in italia stava arrivando giacomo leopardi quindi questo grande poeta romantico italiano ha un bel corrispettivo nella filosofia romantica di schopenhauer del romanticismo certo non
idealismo con cui invece come vi ho detto aveva un rapporto molto difficile soprattutto contro hegel superavano i teeneger un traditore lo chiama proprio sicario della verità e lo chiama anche ciarlatano pedante e stucchevole cioè un bugiardo uno che ha venduto la verità per trarne vantaggi cioè secondo schopenhauer hegel ha detto al potere quello che potere voleva sentirsi dire per averne dei vantaggi nell'accusa proprio di essere un venduto è un falso sostanzialmente per trarre le conclusioni c'è una parziale influenza di dell'illuminismo soprattutto in alcuni atteggiamenti un po sarcastici supera ora anche abbastanza acuto nello scrivere ma
poi ecco l'ultimo grande punto di riferimento di schopenhauer e la spiritualità indiana che superavano in realtà conosce fino a un certo punto è a modo in questo primo ottocento tedesco di conoscere alcuni iscritti provenienti dalle saremo oriente soprattutto grazie a un amico che si chiama friedrich meyer che lo avvicina alle panis ad alcuni testi antichi orientali e questo a queste letture hanno una certa influenza sul super aule vedremo riprenderà alcuni termini alcuni temi dall'india dalla spiritualità poi fino a un certo punto a questa influenza il recesso che schopenhauer non abbraccia completamente la filosofia orientale ne
riprende più che altro delle suggestioni delle immagini ma quale sua filosofia rimane profondamente occidentale guardiamo cosa pensa quindi parliamo di questo libro il mondo come volontà da presentazione in cui schopenhauer parte proprio da kant il governo ha detto si ritiene il continuatore prosecutore licante dice ripartiamo da lì kant ci ha presentato un mondo distinto in due dimensioni il mondo fenomenico il mondo domenico ricordo per chi non ricorda accanto il mondo fenomenico è la cosa per me cioè è il mondo filtrata attraverso le mie forme priori e quindi mondo per come io lo percepisco per come
la mia coscienza lo inquadra il mondo numerico invece è il vero mondo il mondo come davvero la cosa in sé che però io non riesco mai a conoscere perché secondo kant io ogni volta che guardo ogni volta che percepisco ogni volta che mi relaziono col mondo di fatto mi relaziono con il mondo fenomenico perché il mondo domenico che è nascosto dietro il mondo fenomenico è inaccessibile mi devo ricordare che esiste perché altrimenti mi arrogo troppi diritti per devo ricordare che c'è ma devo anche ben sapere secondo kant che è inconoscibile ok ora e schopenhauer riprende
quest'idea che come vi ho detto l'idea anche platonica no c'è un mondo apparente davanti e c'è un mondo vero dietro solo che incanta questa è l'istituzione del fenomeno rumeno aveva una valenza tutto sommato direi quasi positiva nel senso che canta metteva che il mondo che noi percepiamo non è il vero mondo al cento per cento ma sembrava anche tutto sommato concedere che il mondo fenomenico il mondo come noi lo percepiamo non è poi così tanto diverso dal mondo numerico cioè su questo mondo come noi percepiamo su questo mondo fenomenico non possiamo fondare la matematica possiamo
fondare la fisica che sono forme di conoscenza nel loro ambito fa vide che su una forma di conoscenza con alcuni limiti ma sicure certe che ci permettono di plasmare il mondo è a nostra immagine e somiglianza canta era comunque sempre un illuminista cioè ammetteva dei limiti alla conoscenza ma riteneva anche che questi limiti non fossero un difetto un limite appunto ma fossero piuttosto dei campi di sicurezza cioè ceo velino un confine vuol dire che al di qua del confine io posso stare bene certo che quella conoscenza sia affidabile e quindi mi potevo tranquillamente accontentare del
fenomeno secondo carta sostanzialmente all'atto pratico questa era la soluzione poi era vero anche che nella vita morale nel tentare di sperare in dio bisognava ogni tanto fare qualche capatina diciamo così al di fuori dell'ambito fenomenico tramite dei postulati o altre cose di questo tipo però sostanzialmente l'ambito fenomenico ci poteva anche abbastanza bastare ecco schopenhauer che riprende in questa impostazione però cambia l'atteggiamento perché per schopenhauer non è vero che ci possiamo accontentare nel mondo fenomenico per due motivi primo motivo il mondo fenomenico non è così tanto simile al mondo numerico come pensava kant anzi probabilmente secondo
schopenhauer è assai diverso da noi il secondo motivo l'uomo è lo dice così lo chiama così schopenhauer un animale metafisico cioè non s'accontenta dei propri limiti vuole superarli allora capiamo bene questo discorso intanto parliamo di questo fenomeno per come lo intende schopenhauer è vero il mondo come lo percepisco è il fenomeno dice schopenhauer ma attenzione questo fenomeno dobbiamo anche chiederci dove si trovi e schopenhauer influenzato molto dal romanticismo e anche in questo caso dall'idealismo ritiene che il fenomeno sia una mia rappresentazione cioè un qualcosa di interno alla coscienza quando io dico che conosco il mondo
che mondo conosco certo conosco il mondo come io lo percepisco ma conosco il mondo al di fuori di marcia se prendo topolino io sto conoscendo topolino fornire ma o sta conoscendo le età l'immagine di topolino che mi sono formato dentro di me in realtà io sto conoscendo l'immagine di topolino che mi sono formato bertolina perché io adesso cos'è che conosce con ascom topolino o conosco quello che lionello ottico trasmette al cervello conosco quello che non a ruoti coralmente al cervello cioè alla fine la conoscenza qualcosa di interno è qualcosa di fondato sulla mia rappresentazione e
cioè uno stato della coscienza e questo vale per le cose vale per il conosciuto l'oggetto di conoscenza ma vale anche per il soggetto perché anche io stesso in quanto soggetto conoscente sono qualcosa all'interno la coscienza quindi soggetto oggetto sono tutti e due elementi che sono interni alla coscienza sono rappresentazioni dunque il mondo fenomenico è la rappresentazione il mondo come volontà e rappresentazione rappresentazione utile questo fenomeno il mondo come io lo percepisco è un'immagine del mondo che io ho dentro di me questa mattina che altro avete tre forme priori anche cantare ha parlato di formatori vi
ricordate spazio tempo e le 12 categorie ci vedevano di eccessivo riduciamo ne bastano tre spazio tempo e causalità che schopenhauer che ama anche principio di ragione sufficiente ma insomma possiamo chiamarlo direttamente causalità perez è stata deviata da capcom è la più importante delle categorie queste tre forme a priori delineano il fenomeno delineano la rappresentazione ordinano i dati creando una rappresentazione cosa significa questo attenzione da e questo è importante significa che lo spazio del tempo ad esempio chissà se esistono davvero io so che esistono nel mio modo di percepire il mondo nel mio modo di rappresentarne
il mondo ma non so se esistono fuori me ma allo stesso tempo anche il principio di causa effetto causalità vuol dire quel principio di causa effetto cioè il fatto che ha una causa segua le che sarà metto un c'è perfetto esiste nella mia rappresentazione del mondo non so se esiste anche nel mondo area reale davvero come fuori capite il che vuol dire fa questo ragionamento schopenhauer che sia pc più di cose effetto è un effetto della mia rappresentazione significa che l'ordine del mondo e questo c'era già un party in cat l'ordine del mondo è una
mia rappresentazione visiva di cose fatte o fatte quel principio che ci fa vedere il mondo come quella cosa più ordinato lo so che se metto la pentola sul fornello accendo il gas e porto l'acqua a 100 gradi l'acqua inizia a bollire questo è un applicazione del principio di causa effetto causa porto la temperatura 100 gr di effetto l'acqua bolle a pressione normale così accade no benissimo e questo ciò che avverrà ogni volta che lo faccio ogni volta che io le stesse condizioni creo quella causa ottengo quell'effetto ogni volta che che ne so inserisco un cibo
questo cibo viene digerito ogni volta che lancia una palla a baseball questa palla arriva se la lazio non certo modo arriva necessariamente in quel modo perchè perchè c'è un ordine del mondo alla causa corrisponde sempre un determinato effetto ma questo dice schopenhauer non è il meccanismo del mondo è un meccanismo della mia rappresentazione abbiamo appena detto quindi l'ordine del mondo è figlio della mia rappresentazione quest'ordine esiste nel fenomeno nella rappresentazione non è detto che il mondo reale sia ordinato sia strutturato segua delle leggi con attenzione questo fenomeno questa rappresentazione secondo scioperavano 15 tra in inganno
perché ci fa credere che il mondo sia rinato che il mondo abbia un senso una direzione delle strutture ricorrenti quando in realtà non ho detto che sia così è la nostra rappresentazione che ci fa credere che esista un tempo che esista uno spazio che gli sta un principio di causa effetto quindi nell'ottica di schopenhauer il fenomeno non è qualcosa di cui ci possiamo accontentare ma un ostacolo a capire come va davvero il mondo è un'illusione come diceva platone sono ombre sul fondo della caverna team illudono che il mondo funziona in un certo modo quando non
lo so come funziona il mondo allora proprio perché sono un animale metafisico proprio perché voglio capire devo tentare dice così schopenhauer di squarciare il velo di maya lui si immagina questa rappresentazione proprio come un sipario un velo velo di maya un'espressione che deriva proprio dall'india dalla spiritualità indiana mai era una antica nibilità che proprio tendeva a ottenere la lista nascondere alla vista calare in un certo senso è metaforicamente sugli occhi degli uomini un velo un velo che copre che nasconde un sipario che non ci permette di vedere al di là allora devo aprire sipario devo
squarciarlo come prendere un coltello e fare un taglio e vedere questo bisogna farlo per capire cosa c'è oltre il fenomeno per arrivare al nome no bisogna provare deve arrivare al numero canto non l'aveva fatto che anzi era accontentato del fenomeno convinto che il fenomeno tutto sommato forse un buon compromesso secondo schopenhauer invece il fenomeno l'inganno lui definisce anche come uno stato onirico a come sognare ma non è realtà devo vedere oltre allora come si fa a squarciare questo velo di maya con ci fa arrivare al non meno peggio pena ue l'uomo deve ripiegarci su se
stesso perché in fondo anche noi siamo abbiamo letto rappresentazione anche il mio corpo come io lo percepisco è una rappresentazione però però il mio corpo è vero che esiste in uno spazio in un tempo che segue visibili causa effetto ma ogni tanto mi dà di segnali che mi permettono di andare oltre il principio di causa effetto ecco quei segnali se riesco a capirli a conoscere meglio forse mi possono permettere di accedere una dimensione altra più nascosta infatti schopenhauer dice questo ripetiamo ci sono gli stessi e proviamo ad ascoltarci ci renderemo conto che al di là
del principio di causa effetto al di là dello spazio e del tempo ci sono delle forze che agiscono avvento di noi che sono qualcosa di più propriamente noumenico che viene prima precedente ad ogni fenomeni fenomeni stazione ad ogni rappresentazione e quali sono queste forze si corre su pena va dentro noi esiste una volontà l'impulso una spinta un'energia che ti spinge a vivere lui la chiama proprio volontà di vivere con la v maiuscola un'entità che ci spinge a volere a desiderare quante volte abbiamo desiderato sentito degli impulsi delle spinte delle voglie senza capire perché per come
senza che avessero uno spazio un tempo una causalità senza che avesse una loro logica e bene proprio perché vengono prima della logica a queste forze questi impulsi devono provenire dalla dimensione domenica ecco permesso in una ricca proprio questa la volontà di vivere la volontà il mondo come volontà e rappresentazione titolo dell'opera che vuol dire il mondo come nome nel fenomeno se il fenomeno campiano diventa rappresentazione schopenhauer il no meno cantiano diventa volontà la vera essenza del mondo di noi ma anche del mondo stesso alla volontà di vivere è questa spinta questa energia questa pulsione esistere
che è una cosa di precedente ad ogni razionalità c'è in noi e c'è in tutte le cose del mondo anche le piante hanno questa volata rivivere anche gli animali anche la materia inanimata anche topolino a questa energia dentro l'energia è irrazionale che viene prima una volontà di vivere che è presente anche lui è ovviamente questa volontà si sottrae alle forme a priori priore detto che la rappresentazione il fenomeno è determinato da un filtro che sono le forme a priori come dicevamo già con kant no io vedo il mondo ma lo percepisco ingabbiandolo inquadrando in uno
spazio e un tempo in una causalità ma questo avviene per il fenomeno per la rappresentazione il numero che a ciò che c'è oltre a dietro al sipario bisogna che ci sottragga a queste forme non è sottoposto a spazio tempo e causalità cosa vuol dire che la volontà non è sottoposto da spazio tende a caserta alcune conseguenze importanti primo luogo se la volontà non è sottoposto allo spazio vuol dire che è finita che non si può dire qui e lì è la barra per tutto è infinita se la volontà non è sottoposta al tempo non possiamo
neppure dire che è una o che era prima o che sarà dopo è eterna e soprattutto se la volontà non è sottoposta alla causalità significa che non puoi dire perché avvenga cio qual è la causa e qual è l'effetto non puoi applicare principi di cosa è fatta la volontà non puoi tra virgolette razionalizzare la volontà il che vuol dire che la volontà e la forza completamente irrazionale irrazionale dice così scioperò avrà una forza libera e cieca che va dove le pale che non segue nessun criterio che non segue nessuna logica che non segue nessun principio
di cose effetto è una ca una forza in causata che vado dove le conviene dove vuole attenzione il mondo che schopenhauer ci sta delineando un mondo abbastanza particolare c'è un mondo fenomenico una rappresentazione che è il mio modo tradizionale di vedere il mondo il modo di tutti gli uomini di vedere il mondo sting uomini quando si guardano attorno cercano un ordine nel mondo cercano delle cause e degli effetti cercano di razionalizzare il mondo di capire le leggi del mondo ma questo l'inganno sono ombre proiettate sul fondo della caverna sono illusioni che ci facciamo se noi
riuscissimo e alcuni possono farlo siano riuscissimo ad andare oltre queste illusioni ci accorgeremmo secondo schopenhauer che il mondo è dominato dalla forza completamente irrazionale da una forza che non ha nessun senso da una forza che non ha nessun ordine il mondo e caos non è ordine il mondo a irrazionalità non è razionalità il mondo e disordine il mondo e mancanza di senso ha ragione molto cupa è viggiare spero che stiate intuendo le conseguenze di queste impostazioni di schopenhauer il mondo è qualcosa di prima dice se questa forza a questa energia questa volontà di vivere è
dentro ad ogni cosa è una forza indiscutibile è l'unico vero assoluto del mondo non c'è dio perciò pena vole abbastanza evidente che non c'è dio nelle religioni dio è quello che ha creato il mondo lo guida per uno scopo dio ha sempre uno scopo dio ha creato il mondo per un motivo o delle cause ea degli scopi da raggiungere dio ci assicura che ci sia un motivo per cui avvengono le cose perciò per aver non c'è nessun dio c'è solo la volontà di vivere che non c'è sicura di niente perché la valuta fa cadere le
cose senza motivo come le nostre voglie nascono a volte senza motivo ecco quelli sono manifestazioni della volontà la volontà non segue criteri non segue logiche non segue nazionalità è un mondo caotico è un mondo privo d ordine è un mondo privo di dio nel senso tradizionale del termine ma è anche vero che questa volontà sembra dio tra virgolette perché è infinita e terna è fortissima e libera però è un dio ceco capite è un dio che va a casaccio non è un dio che va per ottenere uno scopo per guidarci verso un obiettivo è un
dio che non ho obiettivi o meglio a un unico obiettivo la volontà di vivere che è il continuare a esistere l'unico scopo della vita e la vita stessa l'unico scopo della realtà e il continuare esistere se voi guardate bene al corpo umano l'uomo cosa cosa desidera in fondo quali sono gli aspetti più esteriori della volontà sono il desiderio di continuare esiste noi abbiamo desiderio sessuale che ha il desiderio di dare in fondo continuità la specie abbiamo il desiderio di nutrirci che è il desiderio di non morire di fame in fondo tutte le nostre spinti nostri
impulsi irrazionali vanno nella direzione del continuare a esistere tutto l'universo tenta di continuare a esistere quindi lo scopo unico della volontà rivivere è continuare a vivere il che vuol dire però che non c'è uno scopo no perché non c'è lo scopo per cui viviamo noi viviamo per arrivare la vediamo per vivere cioè viviamo senza scopo tutta questa impostazione come abbiamo gia avuto ma non pochino di di report a schopenhauer ha una visione profondamente pessimistica il primo luogo perché il mondo è cui noi viviamo davvero ingannevole è davvero un illusione ci facciamo dei sogni sul mondo
pensiamo che il mondo ha uno scopo che noi siamo qui per un motivo che la nostra vita abbia un obiettivo che dobbiamo fare delle cose anche per dio per la religione perché così ci guadagneremo la vita eterna sono tutte bugie consolatorie secondo schopenhauer che ci raccontiamo per non affrontare la verità più profonda sulla vita e alla verità tragica che la verità drammatica sono tutte illusioni tutte i nostri tentativi di razionalizzare il mondo cioè ritrovare un ordine di qualche tipo che sia nella scelta che sia nella filosofia che sia nella religione sono tutte bugie bugie consolatori
ma in secondo luogo anche perché una volta che vediamo a scoprire la vera essenza del mondo cioè la volontà di vivere ci rendiamo conto che questa volontà come vi dicevo non ha alcuno scopo ci fa solo soffrire e qui introduciamo il tema del dolore come vedrete un tema tipicamente romantico ma sul quale schopenhauer e insiste tantissimo quando diciamo infatti che la vera essenza della vita e la volontà significa che la radice ultima della nostra esistenza è il desiderio plantago dire desiderare cose che dicevo quali sono gli impulsi che ci nascono mente una volontà di nutrirci
la volontà di fare sesso la volontà di riposarci sono tutti i desideri spinte impulsi che segnano una mancanza no io ho fame quando sento la mancanza del cibo o desiderio sessuale quando sento la mancanza di affetto o questo quando sento la mancanza di qualcos'altro quindi ogni volontà è un desiderio e ogni desiderio è una mancanza è una sofferenza se io ho fame significa che sto soffrendo ceo desiderio sessuale significa che mi manca qualcosa che vorrei che non o no allora se la vera essenza della vita e la volontà vuol dire che la vera essenza della
vita il dolore perché volontà implicare cittadino desiderio implica dolore capite che l'esito tragico anche perché avrà un cambio detto è la presenza nostra nella pelle senza di ogni cosa che esiste nel mondo anche topolino e volontà e anche topolino soffre la differenza tra me e lui tra noi e le cose inanimate è che noi ce ne rendiamo conto siamo consapevoli della nostra sofferenza le cose inanimate non hanno consapevolezza però soffrono anche loro c'è un pessimismo che verrà chiamato pessimismo cosmico perché tutto soffre tutto l'universo è una sorta di grande organismo che soffre continuamente poi ci
sono gradi diversi di consapevolezza di questo di questa sofferenza pertanto l'uomo che è quello che ha la consapevolezza più alta è quello che soffre di più di tutti perché oltre a soffrire si senta anche beffato perché si accorge di soffrire e l'uomo piu elevato o meglio più condannato da questo punto di vista è il genio l'artista che sente più degli altri e quindi si rende conto che i dati di soffrire e quindi è davvero tormentato no ecco la vita e dolore la vita è sofferenza voi direte direte ma come esiste anche il piacere certo a
volte c'è il dolore alla vita ma a volte c'è anche il piacere scioperava dice sì ma attenzione cos'è il piacere proviamo a chiederci cos'è il piacere schopenhauer ispirandosi ad alcuni scritti di pietro verri filosofo illuminista italiano sostiene che in realtà il piacere sia la cessazione del dolore provato a pensarsi quella che provate veramente piacere quando avete sofferto e poi di colpo non soffrite più esempio molto banale dicevo ha grande fame ho fame o farfan e finalmente riesco a mangiare qualcosa di buono provo piacere ma perché provo piacere perché quella cosa che sto mangiando dà sollievo
la sofferenza che ha avuto prima trovo una bella ragazza è una bella persona che mi confida di essere innamorata di me provo piacere perché provo piacere perché ho sofferto tanto prima perché speravo speravo speravo di piacerle di essere ricambiato eccetera finalmente arriva la conferma che si sono ri cambiato allora quella sofferenza che mi ha accompagnato per tanto tempo sherman se ne va più ha sofferto prima più trovo piacere dopo perché trovate provate piacere voi studenti quando ottenete un bel vuoto perché avete sofferto tanto per ottenerlo e quando lo tenete finalmente vita perché il voto di
maturità è così importante perché dopo cinque anni di superiori ha finalmente ne è valsa la pena salute è buono se poi voto negativo no vela capite il piacere deriva dal dolore dice scioperare se non c'è dolore prima non c'è neppure piacere su uno vi fa un se una ragazza mi confida di essere malate di voi ma voi non ve la filato e quella ragazza mi avete sofferto per lei quella notizia non vi da un vero piacere se vi regalano qualcosa certo magari c'è un brevissimo piacere ma molto fugazze invece i più grandi derivano dal dolore
dunque dice schopenhauer c'è uno squilibrio che per c'era il dolore vero che esista anche il piacere ma c'è uno squilibrio nel senso che il piacere per esistere ha bisogno prima del dolore mentre il dolore per esistere non ha bisogno del piacere la frase che a me piace ricordare semplice parlare a questo proposito è la seguente non c'è rosa senza spine ma ci sono molte spine senza rose cosa vuol dire che per ottenere la rosa per ottenere il piacere io prima devo aver sofferto per star bene quando ottengo un bel voto ma verso fatto a studiare
a penare ad avere la pensione per quella verifica ma molto spesso ci sono delle tensioni e le sofferenze che non portano a piacere può darsi che avesse fatto tanto alla fine ottenga un bel voto quindi piacere ma può darsi anche che abbia sofferto tanto alla fine ottenga un brutto voto e quindi quel dolore non viene ricompensato da nessun piacere non ha detto che il dolore sia sempre ricompensato a volte sì a volte no quindi intanto il dolore è permanente perché c'è sempre dolori piacere invece momentano anche perché quando io bevo mangio sto bene oppure che
volevo sto bene quanto dura questo bene questo piacere è duraturo oppure no sciopero e dice no non è affatto duraturo gli studenti lo sanno bene studiano studio lo studio non soffrono soffrono soffrono finalmente fanno la verifica dopo due settimane di sofferenza ottengono un bel voto hanno preso un bell'otto ben nove un 10 in 100 centesimi un'autorità attorno alla casa felici lo raccontano a tutti tempo due giorni se ne sono già dimenticati tempo due giorni per la maturità per un voto la verifica ha tempo due ore se ne sono già dimenticati perché hanno preservato e più
all'europa arrivare di segnali che dice domani facciamo verifica dopodomani verifica e già siete presi dai nuovi problemi da nuove ansie per nuove paure da nuove fatiche maturità bel voto bene in vela golette per due settimane ho iniziato a pensare agli esami l'ammissione all'università capite che ogni piacere è momentaneo dura fin tanto che c'è quel sollievo dal dolore precedente ma appena e sollievo passa nascono sempre nuovi dolori dice schopenhauer perché il desiderio e la nostra essenza noi siamo volontà lasciamo desiderio quindi appena un desiderio ci appaga appena viene realizzato volevo quel volto lo tengo bene ma
noi non facciamo non riusciamo a stare senza desideri quindi nascono sempre nuovi altri desideri quindi quel piacere viene messo in archivio subito e si ricomincia a desiderare pertanto la nostra vita è essenzialmente dolore con brevi pause di piacere anzi dj scioperare per essere più precisi nella nostra vita è come un pendolo cioè questa frase molto celebre di schopenhauer nostra vita come un pendolo che oscilla continuamente tra dolore e noia con brevi istanti di piacere perché noia perché esiste oltre al dolore e piacere una terza condizione la noia che quella fase di passaggio diciamo in cui
momentaneamente per qualche giorno tempo ora non abbiamo desideri ci sembrano aver desideri ma non abbiamo neppure piaceri facciamo l'esempio studio studio studio per un anno lavoro per la maturità ottengo un bel voto sono felice per tre giorni poi su mente alla noia perché quella adrenalina che ho provato per aver raggiunto l'obiettivo si affievolisce si calma lascia lo spazio alla noia perché di colpo non ho altri desideri per qualche giorno mi rilasso completamente ma non provo nel piacere né dolore provo solo noi e poi però mi dico ha però c'è l'università ha però c'è quella ragazza
che vi piace a perazzi acquistato li ricominci a dolore quindi la vita un pendolo che oscilla tra dolore e noia con brevi intervalli di piacere con brevi istanti di piacere questa verità non ne sappiamo secondo schopenhauer è che facciamo finta di non saperlo molto delle volte ci illudiamo che la vita abbia un senso che non si sa critici abbiano un senso narrata va sottaciuto lo sappiamo che la vita non ha nessun senso che il nostro dolore non ha nessun senso e a dimostrazione di tutto ciò schopenhauer porta degli esempi pensiamo ad esempio ai romanzi proprio
detto che la madre di schopenhauer era una scrittrice 15 open hauer conosceva bene la letteratura pensiamo alle storie e ai racconti o anche alle imprese epiche cosa succede nei one teatro eccetera cosa succede nelle storie in un romanzo noi leggiamo un romanzo e vediamo le peripezie di un eroe di un personaggio che vuole raggiungere uno scopo in genere un romanzo si racconta proprio la strada che poi protagonista per raggiungere uno scopo che può essere conquistare l'amore che può essere conquistare il mondo che può essere ottenere un certo lavoro la pace interiore quello che volete ma
ogni storia vale anche per i film è la storia di un personaggio i due personaggi che lottano per ottenere qualcosa ebbene di solito se c'è il lieto fine il personaggio alla fine raggiunge quell'obiettivo raggiunge la l'obiettivo che si era prefisso nelle favole il principe azzurro e la principessa dopo aver lottato con la strega col drago eccetera si sposano e vissero tutti felici e contenti finiscono le favole ma in genere i film a lieto fine le storie finiscono sempre con formule magari meno banali di questa ma sempre con quest'idea e vissero tutti felici e contenti vdc
schopenhauer cala il sipario la storia finisce parola fine ma perché succede così perché se in realtà gli autori ci facessero vedere quello che accade dopo in sé quel no quello che succede dopo cosa vedremo che è vero che magari dopo tante peripezie il principe e la principessa si sposano e sono felici provano piacere da questo piacere dura poco perché tempo poche giornate poche settimane subentrerebbero nuovi desideri e quindi quella pace che sembra raggiunta non è terra ma di colpo ricomincerebbero le peripezie i dolori le fatiche in cerca di nuovi obiettivi in fondo io in questi
casi racconto spesso la storia di ulisse no fine l'odissea ulisse per i o fa torna itaca e felice sembra aver raggiunto il suo scopo mille peripezie ma dante nella divina commedia e all'interno ci racconta che poi unisse a un certo punto si annoia e ricomincia a viaggiare questa l'idea di si quello ci raccontano mai la vita pacifica degli eroi che hanno raggiunto l'obiettivo ma nuovi problemi per gli eroi perché perché la vita è affrontare problemi non c'è pace non c'è felicità è questo se lo dimostra anche l'amore cos'è l'amore se non un inganno dice schopenhauer
l'amore l'attrazione sessuale l'amore fisico cos'è è un'illusione un inganno che la natura ci fa cioè la volontà di vivere ci da questo impulso ad amare no questo impulso sessuale ad innamorarci delle altre persone ma perché lo fa perché ci illude che nell'amore troveremo la nostra realizzazione molto spesso noi che abbiamo che l'amore sia il compimento del nostro destino della nostra che si dia il senso della vita in realtà l'amore non è niente di tutto questo l'amore ha come scopo il farci procreare e poi finisce in noi anche l'amore perché farci propria real come dicevo prima
la volontà ha un unico scopo continuare a esistere la spezia un unico scopo continua a resistere quindi bisogna che noi facciamo sesso facciamo figli la volontà ci spinge a a copiarci a procreare per questo dice schopenhauer le donne qui è un discorso molto misogino le donne sono belle solo finché sono fertili nell'età in cui le donne sono fertili quindi possono far figli le donne sono bellissime o almeno appaiono bellissime agli uomini e attraggono no perché perché la natura ci spingerà a copiarci ci spinge a procreare quando una donna passa allettare l'affettività invece si abbrutisce dice
ciro penale segno che non c'è più quello scopo non c'è più quella spinta con cui la natura ci voleva ingannare ci voleva spingere a procreare di fatto l'uomo dice penha un è lo zimbello della natura cioè la volontà di vivere lui inganna gli fa credere che nell'amore troverà felicità quando gettarlo vuole solo spinter a far figli e poi lo lascia nel dolore e nella sofferenza o nella noia pertanto noi questo è un inganno l'amore ma in fondo lo sappiamo non accadono il problema vergogna quando parliamo di amore perché in fondo lo sappiamo che l'amore un
inganno noi sappiamo che farti di fare sesso è qualcosa di peccaminoso ma non peccaminoso perché lo dice la chiesa cattolica peccaminoso perché significa far nascere un nuovo individuo che soffrirà il fare figli è il peggiore dei crimini per schopenhauer perché significa dar vita sono due infelicità l'uomo e la donna che si incontrano per dar vita a una terza felicità di figlio che soffrirà da questo punto di vista interessante anche la critica che il suo per aula rivolge tra forme di ottimismo che lui ritiene dominanti nella c'è poca e che però sbagliano ovviamente perché l'ottimismo l'errore
bisogna essere pessimisti in queste tre forme di ottimismo sono quelle che superava perché ama l'ottimismo cosmico l'ottimismo sociale l'ottimismo storico parliamo all'ottimismo molto probabilmente cosmo continuismo cosmo che quella forma di pensiero che crede che il mondo sia regolato ordinato strutturato guidato da forze razionali che guidano il mondo pensa tegel che pensava che il mondo fosse guidato dall assoluto una legge razionale e logica tutto ciò che reale è razionale viceversa ma questo vale anche per il cristianesimo la provvidenza tutte le visioni provvidenziali sti che pensano che il mondo sia regolato da una forza superiore e razionale
secondo schopenhauer come hanno invece detto il mondo è regolato sì ma da una forza completamente irrazionale quindi non c'è nessun ordine nessun senso non c'è nessun dio nel senso classico del termine seconda forma di ottimismo quando qui si scaglia schopenhauer l'ottimismo sociale quell'ottimismo che crede che l'uomo sia buono e sia naturalmente portato vivere in società con gli uomini con gli altri uomini l'uomo come animale sociale ricorderete da aristotele in poi anche questa è un'illusione in questo senso schopenhauer si rifà abbastanza chiaramente a dea singer scusate jobs e il pessimismo di ops ricorderete l'uomo in realtà
una belva nuovo vuole solo sopraffare gli altri si si mette insieme agli altri è solo perché mi ha una convenienza perché gli conviene perché è utile per bisogno non per bontà l'uomo non è naturalmente buono tutt'altro è realtà crudele se può sopraffare gli altri se posso impone sugli altri quindi non esiste nessun ottimismo sociale terza forma di attivismo l'ottimismo storico cioè quell idea che la storia proceda verso il bene verso la realizzazione di certi scopi e cercano idea molto rifugio nell'ottocento e all'ottocento un secolo storicista sotto diversi punti di vista c'è il l'idealismo che lo
pensa hegel ci sarà poi anche il marxismo che nascerà pochi anni dopo che penserà questo no che la storia va verso bene ci sarà il positivismo che penserà che la storia il processo del della scienza verso il bene set ecco superavo rifiuta questa visione la storia non è neppure una vera scienza perché la storia approccio ad esempio dal particolare i grandi progressi che di cui ci vantiamo secondo schopenhauer sono progressi fallacci fittizi sull'apparenza certo c'è qualche apparente progresso ma la vera essenza dell'uomo è immutabile rimane quella l'uomo rimane cattivo e la sua vita rimane priva
di senso anche se andiamo sulla luna questo non cambia luogo rimane privo di senso abbiamo ci verso la conclusione se questa è la situazione sia davvero l'uomo è condannato soffrire bastano sull'uomo tutto gli animali e le piante e l'universo soffre e non c'è nessuna via di salvezza non c'è modo di uscire da questa gabbia del dolore allora sciopera un affronta la questione e l'affronta riflettendo soprattutto all'inizio sul suicidio come vi ho detto il padre di schopenhauer e morì suicida e questo lo segnò abbastanza c'è una famosa fede di pagine in cui analizza in particolare l'amleto
il celebre monologo vi ricordate in cui amleto si chiede se sia necessario suicidarsi essere o non essere questo è il problema è però sciopera voi dopo appunto questa analisi il suicidio con te ma anche questo tipicamente romantico pensate al birther di goethe che si suicida eccetera superiamo il rifiuto al suicidio per lui motivi dice suicidio non è la vera soluzione davanti a questo problema due motivi primo motivo il suicida che appunto commette questo atto drastico in realtà non sconfigge la volontà perché il suicidio non è un rifiuto della volontà di vivere e anzi piuttosto una
riaffermazione della volontà in fondo suicida deve volere suicidarsi è una sua atto di volontà molto forte è quello di suicidarsi non è un rifiuto della volontà è anzi un accettare infatti i suicidi ali cerchio penava non è che non voglia vivere rifiuta di vivere in quelle condizioni cui si trova a vivere è solamente scontento delle condizioni che gli sono capitate non è in realtà scontento della vita in assoluto è scontento di quella vita se potesse cambierebbe vita che gli pare di non riuscire 15 su cina quindi di fatto non è un vincere su una volontà
è un arrendersi davanti alla nota è una vittoria completa per volontà noi non dobbiamo arrenderci davanti alla realtà dovremmo riuscire a sconfiggere la volontà se vogliamo davvero trovare una soluzione è una resa che non porta da nessuna parte primo motivo secondo motivo in fondo anche ammettendo che il suicida si possa suicidare per carità lui si si si libera da questo dolore esce dalla catena vedo l'ora ma solo lui e il resto dell'umanità rimane senza niente noi dobbiamo trovare una soluzione che permetta di superare la volontà in assoluto altrimenti uno successive alla volontà continua esistere in
tanti altri individui sia cosa se ne fa la volontà del tuo suicidio non è una cosa inutile e che non la colpisce bisogna trovare una soluzione migliore quindi suicidio va scartato e dalle soluzioni migliori superano individua tre vie di liberazione cioè tre modi per cercare di liberarci sono graduali nel senso che la prima è un primo passo ma non è risolutiva la seconda è già un passo un pochino migliore ma non è neppure questo completamente risolutivo la terza via invece quella che schopenhauer ritiene possa risolvere i problemi davanti alla volontà in generale però in cosa
consistono queste tonelli di liberazione che poi vediamo maggiormente nel dettaglio consistono nell passare dice schopenhauer dalla voluntas all'anno look trash attenzione voluta se il termine latino per indicare la volontà quindi dobbiamo passare dalla volontà in cui siamo immersi alla volontà il latte in italia non esiste un termine in latino si se avete fatto latino sapete che volle nolo sono due verbi molto particolare il volgo dire volere no lo vuol dire non volere esiste una parola un verbo che significa non volere latino e quindi l'anno l'onta se la non volontà andare dobbiamo passare dalla volontà alla
non volontà cioè dobbiamo uccidere la volontà noi stessi dobbiamo imparare a non volere e come si fa vediamo le tappe prima tappa è l'arte secondo schopenhauer l'arte in effetti ci può aiutare a liberarci dalla volontà perché perché l'arte supera intanto la dimensione corporea della nostra vita no la rappresentazione va oltre la rappresentazione gli ho detto che la rappresentazione un velo di maya che ci ottunde la vista che ci impedisce di vedere al di là però l'arte a volte riesce a superare la razionalità riesce a superare le forme e ti riesci ad incanalarsi verso la volontà
stessa non ci porta un po più in alto ci porta a fare un salto in un certo senso verso una dimensione più alta allora quest'arte effettivamente può permetterci di fare questo salto perché ci avvicina a quelle che superano le chiama alle forme platoniche idee platoniche perché in effetti fatto un po breve non ho detto tutto quello che c'era da dire ma secondo schopenhauer tra la volontà e la rappresentazione c'è un grado intermedio che costituito dagli archetipi danno l'idea platonica allora latte ci permette di avvicinarci a queste idee platoniche e quindi di elevarci di staccarci dalla
materialità e ha una funzione catartica effettivamente peso dire staccarsi a materialità vuol dire che quando io ascolto una sinfonia quando sento una poesia quando mi immergo in una storia artistica il teatro eccetera mission levo dalla mia dimensione corporea dalla mia rappresentazione pensate quando vedete un film che vi catturano che vi prende vi dimenticate le vostre beghe vi dimenticate momentaneamente i vostri dolori le nostre angosce e vi sentite staccati dal mondo il kit e liberati dal dai nostri dolori anche momentaneamente per questo avrà nei media una forma catartica catarci voti proprio elevazione a un termine che
spesso si usa si usava in religione ma anche l'api può avere questa meccanica e in particolare tra le varie forme d'arte schopenhauer dice la più importante di tutta la musica che addirittura metafisica i suoni cioè ci porta proprio completamente fuori dalla dimissione della rappresentazione si avvicina alle idee platone latte è la meno materiale delle forme cioè scusate la musica è la meno materiale delle forme d'arte se ci pensate la musica non è niente di fisico la puoi toccare la pressione sentire e dice parole concrete dice suoni e perotti staccati eleva ti fa un effetto profondo
che tu non riuscì neppure bene a capire ebbene è appunto la musica l'arte in generale ti può sollevare dal dolore qual è il problema che l'arte la musica eccetera non durano in eterno io mentre ascolta una sinfonia mi sento sollevato dalle mie angosce dalle mie paure dei miei dolori mi sento di levarmi però non dura finita la sinfonia ritorna in me stesso finito il film ritorno e me stesso il ritorno del dolore quindi è solo una tappa di passaggio seconda tappa è la morale di prima l'arte poi la morale morale perché perché la morale mi
permette anche in questo caso di staccarmi dai miei dolori sopraelevando le cose succede secondo schopenhauer se vi ricordate anche incanta e la morale permetteva di arrivare allo meno no la vita numerica perché la morale ci dava il senso della libertà ma la morale per kant scaturiva da un imperativo categorico cioè dalla ragione stessa dell'uomo secondo scioperavano invece la morale scaturisce da qualcos'altro sotto dice da un sentimento non do un ragionamento da un sentimento di pietà cioè dice scioperava quando io mi rendo conto che gli altri soffrono come soffro io che gli altri provano dolore come
provo dolore io allora provo pietà per loro provo compassione compassione vuol dire partire insieme soffrire insieme mi rendo conto che io soffro ma che anche gli altri soffrono e questo sentimento di compassione di pietà di comunanza se volete di fratellanza anche se volete del dolore ci porta effettivamente a una vita morale ad esprimere delle virtù due virtù cardinali in particolare si conosce penale che sono la giustizia e la carità la giustizia ha un senso negativo cioè giustizia significa tentare di non fare qualcosa di ingiusto tentare di essere corretti senza fare qualcosa di sbagliato nei confronti
alleati senza arrecare dolore carità invece significa ha un senso più positivo fare bene carità nel senso cristiano del termine cioè agire per fare del bene agli altri per alleviare il dolore verso gli altri ecco vi dicevo che l'uomo non è un animale sociale che l'uomo non è naturalmente portato a stare insieme agli altri la critica di schopenhauer ottimismo sociale è vero è verissimo supernova di mario di quell'avviso però dice anche che nonostante nuovo sia egoista nonostante l'uomo sia cattivo in realtà può provare pietà per gli altri e questo sentimento lo può portare verso forme vede
di bontà e di affetto è l'unica vera forma d'amore questa secondo schopenhauer perché l'amore sessuale abbiamo detto un inganno l'amore sessuale è un desiderio egoistico di sollevarsi dal dolore l'amore invece in questo senso caricate vole l'amore morale è un amore che ci permette di fare del bene e maniera disinteressata realmente qual è il problema che anche questa forma d'amore questo amorale questa moralità non dura non basta perché soprattutto rimaniamo sempre legati alla vita cioè io è vero che in certi casi possono cercare di fare bene beppe gli altri posso cercare di evitare gli altri posso
cercare di sollevarli dal dolore ma rimango ancorato a questa vita ancorato a questo dolore quindi certo mi stacco un po dai miei dolori concentrandomi cd dolore altrui ma non li elimina del tutto e allora come fare terza tappa quella definitiva è la ascesi ascesi un altro termine che si usa in ambito spesso religioso ascesi per i monaci medievali quelli che davano il deserto si raggiungeva quando dopo mille privazioni ci raggiungeva il contatto diretto con dio abbiamo parlato di scesi anche con neoplatonismo ad esempio sempre nell'antichità e bene schopenhauer riprende queste idee male dipende in senso
laico nel senso che noi dobbiamo secondo schopenhauer imparare a non desiderare più come dicevo dobbiamo passare dalla voluntas alla loro un tas l'arte e la morale mi abituano un po alla volta non desiderate più per me a staccarmi dai miei desideri con l'arte a desiderare per gli altri con la morale ma l'unico l'ultimo vero tappa e quando io smetto di desiderare in assoluto con è possibile farlo se conoscete un augurio mi devo abituare non desiderare e questa abitudine si può raggiungerla solo iniziando a desiderare dice lui lo spiacevole cioè quando noi desideriamo quella l'inganno della
volontà che ci fa desiderare qualcosa che ci dà piacere ho fame perché so che quando mangerò provera piacere o desiderio sessuale perché so che il piacere è che il sesso ad esempio genera piacere allora la volontà mi inganna emin catena le sue catene proprio questa schiavitù del piacere se invece mi abituo a non desiderare più il piacere ma di signoraggio spiacevole forse riesco a liberarmi cioè bisogna fare come facevano i monaci che andavano nel deserto andavano nel deserto desiderare la scomodità a desiderare le privazioni a desiderare di mangiare le lumache invece che cioè e lumache
i vermi del deserto invece che mangiare cibi prelibati allora anche io dovrei imparare a desiderare ciò che spiacevole a desiderare il dolore non un piacere perché così a furia di allenarmi in questo modo imparerò a staccarmi dai desideri imparerò non desidera di più imparerò a raggiungere la pace ad aggiungere all ascesa la scesi è la pace del non desiderio dell'anno lun tas raggiungerò quello che lo stesso schopenhauer riprendendolo sempre dal mondo indiano dal buddismo in questo caso chiama il nirvana i nirvana e schopenhauer descrive in termini pro vaghi è il la pace eterna la mancanza
di desiderio in oceano re'paci in cui io non verrà più sballottato dai mille rigide e quindi dai conseguenti dolori ma troverò un equilibrio troverò una pace questa è l'unica via effettivamente per raggiungere la scesi che non è contatto con dio ma è contatto con l'anno lunga se liberazione dal dolore l'unica e definitiva forma in cui io annullo anche il mio io stesso interiore perché il mio io e alla causa dei miei dolori il mio io e la causa dei miei desideri e in fondo tutto il percorso il percorso di distaccamento da lio nella musica nell'arte
io mi distacco nel io perché vedo le imprese le arti degli altri nella morale mi dedico agli altri nella scesi nelle nirvana mi libero completamente la mio io e mi dissolve in questa pace eterna ecco direi che mi sembra detto più o meno tutto certo su alcuni argomenti sono andato un po più veloce alcune cose non le ho dette ma mi pare che la panoramica sia abbastanza completa le tappe sono queste suono capire cosa sono volontà rappresentazione partendo da kant mandando chiaramente oltre kant capire quali sono le conseguenze e soprattutto la vita che è dolore
con alternanza di noia e piacere e poi trovare le vie di liberazione l'arte la morale l'ascesa e schopenhauer questo è il piano che ci offre verrà ripreso commentato ripreso e spiegherà moltissimo inizia ad esempio anche se poi dice rifiuterà all'ascesi le soluzioni superava le mani impronta ripartenze alla stessa e poi influenzerà molte altre filosofie irrazionalistiche dell'ottocento e novecento ancora molto studiato schopenhauer molto interessante ma sono abbiamo detto mi pare tutto più o meno tutto in descrizione come vi dicevo anche l'inizio trovate poi titoletti che sono comparsi qui così da di ascoltarvi un pezzo pure un
altro perché a volte ripetere aiuta e in ogni caso trovate anche la playlist dedicata completamente schopenhauer ci sono le stesse cose che abbiamo detto oggi ma più con più esempio maniera più approfondita un po più in largo non tanto più in largo perché tutto schopenhauer che avevano spiegato in tre ore circa ma nel manierato profondità questo serve come ripasso ripeto per ricapitolare alla fine in più comunque come al solito indiscrezione trovate anche le altre playlist per il corso di filosofia e il corso di storia se vi state preparando degli esami guardate c'è anche la triste
grandi filosofi in un'ora in cui trovate mice trovate mark state filosofia impegnativi che in un'ora ho tentato di sintetizzare che c'è anche nice volete fare i collegamenti trovate anche le principali e poi trovati i modi per rimanere in contatto col canale se vi piace quello che facciamo per sapere quando escono i video sono i social network facebook twitter instagram e c'è anche la newsletter settimanale gratuita se vi abbonate vi arriva una volta settimana una make fare il punto su tutti i video che ho fatto i podcast realizzato letture insomma tante cose se vi interessano se
poi questo canale vi piace vi piace quello che facciamo volete darci una mano a farne sempre di più e sempre meglio si sono sempre in descrizione anche i modi per sostenere il canale cioè donazioni e video corsi i libri che se vi piacciono potete comprare sono brega lo per voi e ci date una piccola manca noi e poi parlare di tutto anche il merchandising anche magliette si ringraziano come questa che è proprio del canale è citazione di parmenide addirittura roba di terza superiore ma insomma bisogna ricordare anche per me mi parlò aver detto tutto io
ho finito buono studio in bocca al lupo perché agli esami ci vediamo presto per altri video di storie su peugeot fi educazione civica ogni tanto anche grandi filosofi non ora è anche grandi periodi storici un'ora se guardate vi metto anche quella playlist se dovete preparare gli esami ci sono anche grandi momenti della storia del novecento in uno anni bocca al lupo ci vediamo alla prossima [Musica]
Copyright © 2025. Made with ♥ in London by YTScribe.com