allora il nostro percorso sulla conoscenza sulla fondazione di una conoscenza vera è certa ci porta oggi al cospetto di quello che è un gigante del pensiero ci porta il tuo aspetto puramente del più grande pensatore la storia dell'umanità con aristotele per quanto riguarda brillantezza cristallinità genialità del pensiero e anche del suo modo di fondarlo argomentarlo suo modo di procedere in modo estremamente rigoroso siamo giunti al cospetto di kant emmanuel kant immanuel kant prussiano uomo dunque di cultura tedesca uomo che conoscerà le grandezze del pensiero filosofico è un uomo veramente che ha dedicato tutta la sua
vita al pensiero è nato acronis berger nel 1724 e morirà sempla chrysler nel 1804 senza mai abbandonare la sua città natale quando si dice che si può essere universali nel pensiero profondo i grandi del pensiero pur rimanendo da un punto di vista di vita di quotidianità di abitudine estremamente provinciale perché non ha visto le grandi capitali di grandi università europee ma pur rimanendo nella sua piccola e nera ha toccato diciamo delle vette di picchi filosofici di pensiero rimasti probabilmente ineguagliate non perché con cannes sia finita la filosofia ovviamente ansia sofia poi le ottocento e novecento
ci daranno nuovi strumenti dove attrezzi per comprendere la realtà in tanti ambiti etici politici in orologi scientifici culturali però sicuramente il progetto cantiano di fondazione della conoscenza di fondazione dell'etica di fondazione dell'estetica rimarrà probabilmente più grande siamo tentativo di fondare la conoscenza l'etica e l'estetica umana certo dopo il sistema filosofico cantiano ve ne sarà ancora un altro forse ancor più titanico e ambizioso è quello di hegel però diciamo che si chiude con kant un grande periodo quello della filosofia moderna grande periodo di filosofia in cui moda vi dicevo i naturalisti rinascimentale e dunque da telesio
da pomponazzi passando per i grandi riviste scientifiche ma con e cartesio hobbes locke si è tentato di profonda re la conoscenza umana attraverso un metodo fondare il sapere umano attraverso un modus operandi trovando dunque il fondamento la conoscenza cerca di risponde alla domanda quando la conoscenza ed era quando dunque una conoscenza ed era fondata certa quando radu con è illusorio quando non è apparente cioè fondare la conoscenza umana sarà il grande obiettivo di catino in questo percorso vedremo questa la critica della ragion pura dove certamente la pratica affronteremo dopo la verifica partiremo da settembre con
l'estetica canzano anche l'auto da cui partiremo facendo la critica delle ragioni del giudizio veleno dunque l'estetica che ci porterà direttamente al romanticismo quest'anno ci concentreremo sulla critica della ragion pura che appartiene un periodo preciso dica anche il periodo il criticismo ed è proprio non l'argomento della lezione di oggi perché perché filosofia di kant dopo un primo periodo naturalistico dopo periodo metafisico dopo la svolta della dissacrazione dell'inizio 172 primis le iniziali kant darà vita a una svolta filosofiche importanti si chiamerà critici con il criticismo kantiano in questi mesi abbiamo visto il metodo scientifico di galileo il
metodo baconiano quindi tutti vista scientifico il razionalismo cartesiano il materialismo di hobbes ho fatto un accenno ne ho visto l'empirismo di locke e l'empirismo anche scettico moderatamente scettico di yum siamo dunque in presenza di una nuova svolta filosofia importante che però parte da lì il razionalismo cartesiano e l'empirismo lo chiano milano hanno dato molto al percorso vino biologico ma anno presenta dei limiti il limite ancora cuore del fenomeno del numero il limite è quello della presenza della metafisica in cartesio il limite è quello dell'esito scettico della conoscenza in un call del criticismo con il criticismo
con la svolta e critici st proverà a trovare una sintesi un equilibrio ha sempre superando i limiti proprio alla filosofia di cartesio al raggiunge cartesiano è l'empirismo inglese che rimarrà che certamente la filosofia verso cui canti più debitore la filosofia che il pianista inglese e la filosofia a cui candele maggiormente no suo percorso poi di svolta critica su il suo debito filosofico verso l'empirismo inglese va bene allora il cant giovanile non affrontiamo partiamo direttamente dal dal criticismo cosa significa criticismo percan criticismo significa fondare una filosofia del limite cioè criticare la ragione nel suo uso conoscitivo
del suo uso etico pratico e nel suo uso estetico criticare nel senso di trovare i limiti trovare i fondamenti del dell'agire della ragione dunque criticismo perché è criticare significa proprio giudicare giudicare dal greco proprio criticare significa giudicare giudicare vuol dire distinguere vuol dire valutare giudicare vuol dire appunto fondare perché se io giudico va bene vuol dire che va alto peso vuol dire che troverò un giudizio fonderò un giudizio troverò un limite dentro il quale questo operare della ragione sarà vero è valido criticare la ragione significa trovare i limiti entro i quali la ragione è valida
dunque il criticismo kantiano si muoverà alla ricerca di risposte a queste tre domande che cos'è il vero e per rispondere cos'è il vero mi sento legare la ragione trovare il limite entro il quale la regione produce conoscenza vera la critica della ragion pura ecco quest'opera che vedremo in queste settimane la critica della ragion pura e un'opera in cui kant critica la ragione cioè in vita la ragione a presentarsi al banco degli imputati la critica la giudica per trovarne i fondamenti entro cui essa possa procedere ad una conoscenza vere valida ma sapete chi che critica la
ragione la ragione stessa nel criticismo kantiano la ragione è giudice è imputato al tempo stesso il criticismo kantiano e un tribunale della ragione che canta edifica questo è profondamente illuminista come prospettiva questa profondamente illuminista una prospettiva il 13mo cantiano è una sorta di tribunale della ragione tipico di illuminismo degli who misti sottoporre al vaglio della ragione la società la cultura la politica e l'economia in questo caso canta istituisce nel tribunale della ragione unti uguale filosofico e una ragione filosofica istituisce un tribunale filosofico razionale in cui la ragione il giudice ma che chiama il banco degli
imputati la ragione la ragione indaga i limiti della ragione cerchi i fondamenti della ragione cerca il modus operandi della ragione per stabilire quando la ragione può procedere in maniera corretta per stabilire cosa la ragione possa conoscere come la ragione possa conoscere nella critica della ragion pura la domanda è che cos'è il vero cioè quando una conoscenza è vero quando una conoscenza vera per stabilire quando la conoscenza nera bisogna tenere la ragione bisogna capire come una ragione possa funzionare procedere cosa possa conoscere trovare i limiti entro cui essa possa produrre una conoscenza vera dunque alla domanda
che cos'è il vero kant risponderà indagando i limiti e dunque trovando le possibilità della ragione che cos'è il vero è una conoscenza vera per kahn non potrà mai prescindere dall'esperienza ma non si limiterà all esperienza per l'esperienza fornisce il materiale del conoscere sarà poi la mente con le sue strutture a priori con le sue strutture pure a formare forgiare a connettere il materiale empirico juve critica ragion pura vorrà dire lo studio critico giudicare in maniera critica la ragione umana pura nelle sue strutture a priori cioè nelle strutture che la mente a prima dell'esperienza nelle strutture
a priori che utilizzano plasmano lavorano con l'esperienza lavorano sull'esperienza la critica ragion pura che vediamo la prossima edizione domani è dunque sarà l'opera del criticismo kantiano indicando cercherà di fondare i limiti della conoscenza umana ma fondare i limiti della conoscenza umana vorrà dire fondarla conoscenza umana trovare i limiti dentro colta conoscenze umana è vera e vai eccoli e criticismo criticare e giudicare la seconda domanda del criticismo kantiano è che cos'è il giusto quando un comportamento è giusto la domanda della pura è che cos'è il vero quando una conoscenza è vera la domanda della critica della
ragion pratica sarà che cos'è il giusto e quando un comportamento è giusto trai capite che se noi liquid assimo la conoscenza el etica al relativismo una conoscenza e vera quando lo è per me noi possiamo fondare la scienza no perché se la matematica e la geometria la fisica l'astronomia hanno una prospettiva scientifiche perché producono dei risultati che debbono essere fertili fecondi e devono essere dunque in una prospettiva di universalità se invece che cos'è il vero il vero è quello che è per michele carolina per chiaro per anna noi se limitiamo la conoscenza al relativismo biologico
noi non possiamo fondare la scienza dunque rispondere che cos'è il vero occorreva quello senza aver significa trovare le domande tra le risposte a queste domande sui limiti e dunque sul fondamento delle lecita se questo è la conoscenza se questa che snatura la pratica sarà fondare una comportamento un comportamento una pratica non relativa perché se il giusto è quello che per me ma non è per michero né per dare per daniele su quello che ho visto permettere un altro allora un comportamento universale di giustizia di correttezza che ci permette di vivere insieme ambizioso questo progetto non
è possibile bisogna trovare i limiti della ragion pratica in questo caso di una ragione che ci guida nella comportamento pratica i limiti di una ragion pratica dentro i quali sia possibile però un comportamento giusto per tutti una giustizia vera valide universale criticarla ragion pratica significa tornare i limiti del comportamento pratico ma esattamente come prima trovare i limiti significa salire le possibilità a camp piace trovare il limite ragazze per questo e per questo motivo perché limite mi stabilisce che cosa al di là del limite non sarà vero che cosa via del limite non sarà giusto ma
al contempo mi permette di stabilire che cosa al di qua del limite la mia ragione può fondare come vero la giuntura cosa la mia ragion pratica può fondare come giusto trovare i limiti della conoscenza significa fondare la conoscenza trovare i limiti della ragion pratica significa fondare strumento pratico se non abbiamo dei limiti ricordatevi finiamo nel relativismo nel relativismo biologico nel relativismo comportamentale nel relativismo politico nel relativismo che se un valore di tolleranza di diritti però è un problema sera tv smo diventa assoluta mancanza di regole fondamenti valori che ci permettono di vivere insieme in ambito
politico o che ci permettono di conoscere perché se 75 fa 12 per me ma ve lo fa per michele se l'area di un rettangolo è appunto la base per altezza per me e non per gaia se ne va avanti se relativismo in ambito conoscitivo e l'orizzonte comune noi rinunciamo a fare scienza il rachitismo in ambito religioso sarà un altro campo regalo non verrà mai fondare una religione assoluta scriverò un'opera bellissima la religione entro i limiti della ragione su una ragionevolezza nelle religioni ma non ci sarà l'assolutezza conoscitiva perché dio per cambio non sarà più un
oggetto di scienza la metafisica per kant e una propensione ineludibile noi siamo animali metafisici ma la metafisica non ci porterà a mare la conoscenza della certa e un oro pensa di noi uomini e dunque la metafisica ed io possesso la prospettiva una propensione non una verità matematica scientifica e aggiungiamo una cosa dio potrebbe essere un postulato eroe park ad etico io vivo come se la mia ma fosse immortale dio esista quelli stesso ancora ma non ho la certezza grosio logica dunque abbiamo già detto delle cose il limite per la conoscenza è sicuramente l'esperienza di quella
conoscenza non può andare e il limite della ragion pratica e sarà comportarsi come se la massima del tuo comportamento dovesse diventare una legge universale che prodotto vuol dire anche che tu non puoi fare ad altri o comportati in società come tu non vuoi che gli altri si comportino verso di te o comportati in modo tale che l'attuazione danneggi la società e già questo un limite e un limite che di stabiliti stabilisce come puoi comportarti ma chi ha detto che non puoi comportarti con un altro come tu non vorresti che un altro si comportasse con te
e ti ha anche detto che siccome ti comporti tu non può comportarsi un altro perché si comportasse così anche l'altro tutto salterebbe c'è già detto come comportarsi e come non comportarti non ti ha dato il contenuto del comportamento mi ha dato la regola formale del comportamento e dunque se io credo in dio lui in allah e lui sa niente non sta danneggiando probabilmente il comportamento e la vita insieme è chiaro perché siate una regola formale di comportamento che ha detto che quello che fai tu lo può fare anche un altro e se quello che puoi
fare tu lo puoi solo fare tu perché altrimenti danneggi gli altri gli altri non lo potrebbero fare o se lo facessero anche gli altri la società in cui viviamo finirebbe sarebbe la città invivibile allora quello è un comportamento etico lo facciamo poi più avanti questo ma è lo è il metodo che mi sto spiegando del criticismo che cos'è il vero trovò limite della ragion pura il limite della ragione umana trovo il limite per stalliere cosa posso conoscere che cos'è il giusto trovò limite del comportamento per stabilire quale comportamento sia effettivamente giusto ma non giusto per
me giusto per tutti non vero per me ma vero per tutti le due critiche le prime due critiche fondano che così il vero per tutti dentro i limiti così il giusto per tutto per tutti dentro dei limiti e chiaro ecco così intendiamo con criticismo kantiano la terza domanda del periodo critico è questa che cos'è il bello ma non il bello per me il bello universale che cos'è il bello i limiti entro i quali possiamo esprimere un invito di bellezza universale la critica del giudizio da l'ambizione di fondare un giudizio estetico universale e per cannes il
bello è un giudizio sentimentale universale e poi sono altri in diventare un capolavoro il giudizio ne vediamo 7 appena rientrate e quello di sublime il sublime un altro giudizio estetico che non ha una validità singolare particolare ma universale dunque la domanda che cos'è il bello e poi corre sublime due giudici sentimento che il sentimento estetico e sementi di sentimento estetico perché il giudizio estetico un sentimento il sentimento estetico il giudizio estetico bello e sublime saranno universali per cannes avrà delle caratteristiche formali universali che daranno dunque a tutti la possibilità di poter giudicare cose belle cose
sublime e dunque è vero che è bello ciò che piace certamente ma per kant e il bello risponderà a dei canoni formali a dei canoni formali di tipo universale solo che mentre la torre fondava un bel universale a partire dal mondo delle idee perché esiste e di bello che la nostra anima deve recuperare conoscersi bene educate e dunque per quello di scavo bello e proporzionale un bel corpo rispetti un corpo magari non proporzionato la giudichiamo bella una musica armoniosa rispetto alle distorsioni ecco che per cannes tale giudizio estetico di bellezza non risiede nell altra dimensioni
per ora nica metafisica mai nelle categorie e nelle strutture sentimentali mentali c'è nell'uomo c'è nell'uomo c'è il giudizio estetico nell'uomo c'è il giudizio etico nell'uomo c'è in giudizio il giudizio conoscitivo ragazzi ha compiuto la più grande rivoluzione filosofica antropocentrica che sia mai avvenuta per kant è sempre l'uomo il soggetto della conoscenza il soggetto dell'etica di soggetto dell'estetica e ne l'uomo che risiede il vero e nell'uomo che avesse del bene e nell'uomo che resi del bello attenzione applicato il mondo esterno io guardo un oggetto esterno ma sarà poi rettangolare e avrà queste caratteristiche relazionali perché la
mia mente che la mente dell'uomo e nella metrica formica nella mente di un cinghiale giudica e forma questi libri quotidianio in questo modo ecco perché è una rivoluzione antropocentrica perché alla base della conoscenza umana c'è l'uomo la conoscenza ruota intorno al soggetto uomo e non intorno all'oggetto all'oggetto diario è una rivoluzione dunque copernicana di museologia ci ritornano mani su questo concetto ma cosa vuol dire come copernico ha messo il sole al centro dell'universo rendendo la terra pianeta che ruota intorno alla al sole dunque pendant periferico così canta messo l'uomo all'interno della conoscenza ha il 100
della conoscenza certamente la fatto carchesio ma aveva messo non l'uomo aveva messo la res cogitans ma luogo è pensiero e corpo cartesio messo lares costa in il pensiero al centro la conoscenza ma la cui visione di dio che fondarsi la corrispondenza rischiose rex estensi in maniera biunivoca perfetta per garantire la conoscenza invece cannes ci dirà la conoscenza note intorno al nuovo perché l'uomo fa esperienza con gli occhi con le orecchie con l'ho fatto ma poi ha una mente che ha delle intuizioni pure spazio e tempo che le categorie pure avrà un io penso una sola
di unità percettiva che che porta all'unità tutto il materiale empirico lamentano delle strutture che unificheranno il materiale empiriche lo renderanno uguale nel processo conoscitivo agli uomini e dunque io conosco come conosce sonia come procede apprendimento perché abbiamo la stessa mento con le stesse categorie non le stesse conoscenze malamente perché si affaccia espressa il freddo e lei del caldo fra modo esperienza di versano due conoscenze ma se io poi chiedo soldi presidente del freddo lentini parte del caldo lo percepiremo lo stesso modo lo metteremo relazione stesso modo perché abbiamo la stessa mente e dunque la mente
umana il sole è il soggetto uomo mente corpo e la mente umana il corpo umano in sintesi nell'uomo e l'uomo con la sua strutture mentali ma l'uomo con le sue strutture fisiche negli occhi la bocca le orecchie che sono al centro della conoscenza e una conoscenza antropocentrica e cos'è il criticismo visivo come si deve mettere l'uomo al centro della conoscenza al centro della conoscenza rivoluzione copernicana minusio logica cioè la conoscenza note intorno all'uomo in un intorno all'oggetto non sono io che mi adeguo alla forma i colori della mia agenda ma la forma i colori sono
nel mio intelletto sono nella mia ragione che chiaro dunque arriva il materiale empirico che esiste che l'agenda ma sarà formata correlata categorizzata spazializzata temporalizzazione ficcata dalla mia mente ma poiché la mente di tutti qua presenti era uguale noi tutti abbiamo unificato allo stesso modo ok è lungo questo poligono a questo form a questo colore ed è più grande di questo libro ok ma è una rivoluzione copernicana antropocentriche in ambito etico perché dove risiede la legge morale la legge morale non risiede nei comandamenti esterni che ti dicono fai questo non fai quella non risiedono i comportamenti
dei precetti perché per cannes i precetti sono degli obblighi esterni che ti arrivano di giungono a cui tu puoi obbedire ma cui tutto non obbedire dipende 6 paura di quegli obblighi o se credi in quegli obblighi e dunque debole l'etica per l'etica della telecamera l'etica del mio voto della punizione l'etica del vigile urbano della polizia è debole perché implica che i compro oro dei dieci comandamenti perché implica il fatto che voi siglate che il comportamento perché o ci credete può essere anche dispone che pure delle sanzioni che sia l'android al dir all'inferno andrà in galera
e accanto un'etica fondata sulla paura sulla punizione sulla credenza non interessa quale fondare un etica che sia sull'uomo e l'etica fota sull'uomo altro docente che è molto semplice tu devi fare quello perché lo devi fare a chi te lo dice la ragione non saudino mamma papà l'imam il rabbino dio la telecamera tu devi fare quello perché eticamente giusto e quando eticamente giusto dovete già prima quando quello che fai tu lo possono fare anche gli altri c'è la massima del tuo comportamento può diventare universale e allora se più giovane cd tagliare ma gli altri tre persone
che sono programmate conte deciso di tagliare le programmatico il giorno si possono svolgere tagliare non è un'azione che tu puoi estendere perché se tutti facessero come fai tu non ci sarà un interrogazioni se tutti partendo di parcheggiare di fronte l'ingresso in arrivo a prendere i figli parcheggi ed i primi due gli altri tra il supporto il quinto non potrebbe far cacciare dovuto non deve parcheggiare di fronte all'asilo perché il bambino ne uscirebbero e perché gli altri non potrebbero prendere certo preval elettrica del maggiore conferme degli altri altri se ne fottono ok ma quella non è
un etica perché arriverà il vigile michael cui devi spostarti perché altrimenti l'altro non può uscire dal troppo parcheggiare e chiaro dunque lettica kantiana e antropocentrica perché tu devi come comportarti come se la massima del tuo comportamento non vale solo per te lug non fosse solo particolare ma di comportati come la massima potesse diventare posso negare presente un valente possa diventare universale cioè valida per tutti poi cambierà anche devi comportarti considerando gli altri mai solo come un fine ma è solo per un mezzo da utilizzare ma anche sempre come un fine e del più alto livello
di etica probabilmente mai mai mai elaborata sviluppo di relazioni e di altri uomini non devo consenso dei mezzi va bene esco di qua chiara e la macchina si mi puoi dare uno strappo euro e mezzo ok perché oltre e mezzo la macchina perché io chiedo lei un favore rita per forme non ha più la penna che scrive la passa o che io mi rapporto ad un altro con un mezzo perché ho bisogno di ti dice ma mai solo come un mezzo tenendo sempre conto che l'altra persona anche un fine cioè un uomo libero di dignità
con cui relazionarsi dunque dove stanno le regole della morale così se voi applicare la regola di kant non avreste bisogno di nessun sanzionatorio il problema grande che carlos ha e che poi al cui non seguono la legge morale allora erano le morali dell'obbligo osservo le punizioni chiudo dicendo di rivoluzione antropocentrica non solo etica perché la legge morale dentro di noi e poi cannes ci dirà e la legge morale dentro di noi c'e un cielo stellato sopra di noi verso cui ambire è la regola morale ma anche il giudizio estetico in noi perché il bello è
sublime sono negli uomini per chi se io facessi parlare le forme che non è che le formiche magari mi direbbero che la giocondo la tour eiffel o l'arco di trionfo abbandono dopo questi francesi torniamo noi o che il colosseo che la mole antonelliana o la grande muraglia sono belle la grande muraglia cosa di più e sublime perché di fronte alla tale grandezza non dice solo che è bello ma rimane basito perché perché l'uomo che esprime il giudizio sentimentale estetico perché risponde ad un gusto che tipicamente umano sa bene perché se noi fossimo in futura va
dove c'è la ragazza con un occhio solo ok lei quando cerca la una bella a cercherà con un occhio solo perché la bellezza per questa creatura aliena e uno console se la iena invece quella creatura fatta di gelatina molle probabilmente per lei bella e un'altra creatura di gelatina molle lui vede cannone che cadesse nel vieni a per dirvi che la console cantiere tale per cui noi incontrassimo gli alieni con 10 zampe diremmo che schifo probabilmente le iene volando noi con quattro arti direbbe che schifo è chiaro non direbbe bello perché perché il giudizio del bello
parti dall'uomo dunque una rivoluzione copernicana antropocentrica anche estetica venerdì q3 così la rete completa rivoluzione antropocentrica idrogeologica il fondamento della conoscenza il limite della conoscenza del possiede la conoscenza sta nell'uomo e l'esperienza che fa l'uomo rivoluzione antropocentrica etica perché le possibilità della conosce dell'etica del comportamento i limiti del comportamento e le possibilità la forza del comportamento l'ex al computer sta nell'uomo e nel mondo esterno in cui si relaziona con cui si relaziona è una rivoluzione copernicana antropocentrica estetica perché limite le possibilità del git estetica di queste chiosò nell'uomo e nel mondo nel mondo esterno con
cui si relaziona ecco perché si è parlato di e son proprio con di oggi ermeneutica della finitudine ermeneutica vuol dire interpretazione cante un ermeneuta della finitudine perché secondo khan le cose vengono interpretate dall uomo all'interno però di una figurine perché l'interpretazione dell'esistenza umana e delle esperienze che può fare avviene dentro dei limiti e sono i limiti delle uomini ragazzi noi il mondo lo giudichiamo a partire dai limiti che abbiamo voi non siete né dio né thor ok nei superm e superman dio e thor giudicherebbero la vita a partire da una condizione di in finitudine o
di potenza quasi onnipotenza ma voi ce nascete morite che avete un corpo con dei limiti un intelletto vogliono e anche di un corpo con dei limiti che nasciamo e moriamo che abbiamo un apparato intellettivo che può anche ammalarsi noi che siamo finiti la vita conoscitiva mente eticamente esteticamente la vivremo la conosceremo la praticheremo e la giudicheremo soltanto dei nei limiti dunque noi non possiamo essere al di fuori dei limiti che in cui siamo noi siamo essere limitati nel limite possiamo essere liberi nei limiti possiamo conoscere possiamo fare matematiche siamo arrivati sulla luna e stiamo sondando
universo nei limiti abbiamo delle grandi possibilità ma nei limiti nei limiti siamo liberi mesi vive le conoscenze dei limiti siamo etici ma non siamo dei giudici di vini nei limiti siamo degli esteti mali i limiti noi siamo nei limiti in cui viviamo ecco che cos'è larmente rifinitura noi interpretiamo noi stessi e le esperienze che facciamo nei limiti che noi abbiamo