Le Notti Bianche, F. Dostoevskij - Audiolibro Integrale

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Video Transcript:
prima notte la bella meravigliosa una di quelle notti caro lettore che soltanto la giovinezza può comprendere pienamente il cielo così stellato così tranquillo che riguardandolo ci si domandava è possibile che esistano uomini cattivi sotto un simile cielo così bello e festosamente scintillante e questo pensiero è anch'esso un pensiero di mente giovane caro lettore della più ingenua giovinezza a possiate avere spesso di tali pensieri dei cattivi io pensai pure e non senza compiacimento al mondo col quale avevo impiegato il mio tempo durante la giornata che era appena allora finita della mattinata ero stato assalito da uno
strano disappunto mi sembrava che tutti mi sfuggissero sì che in breve mi ritrovai assolutamente solo certamente ciascuno di voi sarebbe in diritto di chiedermi che cosa intendete dire con la parola tutti fatto sta che io durante gli otto anni da che vivo a pietroburgo non sono riuscito a farmi un amico uno solo ma che mi servirebbero gli amici è pietroburgo intera se questa mattina ma era sembrato che tutti mi sfuggissero si allontanassero da me ciò era dipeso certo dal fatto che tutti si affrettavano a lasciare la città per andarsene in campagna ed io mi spaventai
all'idea di trovarmi solo giorni questa idea era terminata in me senza che potessi spiegarmene il perché durante questi tre giorni e rai per la città profondamente triste senza nulla comprendere di ciò che mi avveniva dentro hammerskin nel giardino pubblico sulle rive del fiume non incontra e neppure uno di coloro che conoscevo e che mi conoscevano senza dubbio neppure uno di quelli che incontrai si ricordava di avermi mai veduto ma io li conoscevo tutti e tutti in particolar modo avevo già studiate le loro fisionomie e mi erano note le loro gioie più intime le loro più
angosciose tristezze mi sono legato di stretta amicizia ad un vecchietto che incontravo quasi tutti i giorni ad una certa ora sulla fontanka era un venerabile piccolo uomo dal viso altero di sognatore il quale camminando sussurrava sempre qualcosa a se stesso egli agitava sempre la mano sinistra tenendo nella destra un lungo bastone dal pomodoro anche eliminato e si direbbe abbia cominciato a volermi bene se talvolta qualche incidente mi impedisce di trovarmi alla solita ora nel solito luogo sono sicuro che gli verrà assalito da un accesso di ipocondria ecco perché stiamo quasi sempre per salutarci specialmente quando
ci troviamo di buon umore non molto tempo fa io ed il piccolo vecchio siamo stati due giorni senza vederci poi incontrandoci si fece entrambi lo stesso gesto per levarci il cappello di testa ma subito ci si ricordò che non ci conoscevamo abbastanza per scambiarci un saluto rispettoso e così scambiamo solo uno sguardo di simpatia e così anche con le case si direbbe che quando io passo ciascun ad esse mi corre incontro mi guardi da tutte le sue finestre mi dica buongiorno come stai io sto benone nel mese di maggio mi vorranno sulle spalle un altro
piano oppure come va alla salute io domani in comincerò a subire delle riparazioni oppure mancava poco che bruciasse mi sono tanto spaventata e così di seguito tra le case ne ho delle mie preferite anzi delle vere amiche una di esse all'intenzione nella prossima estate di farsi curare da un architetto di grido io certamente andrò nel luogo dove essa si innalza per vedere come lava con la cura dio la guardi nella protetta dai medici dimenticherò mai l'avventura che capitò ad un assai bella casettina color rosa tenero una casettina di pietra che mi guardava sempre con tanto
affetto ed aveva per le sue vicine sgarbate un così evidente piglio di alterigia che il mio cuore balzava dalla contentezza quando le passavo vicino torno alla mia piccola amica mi disse con un inesprimibile tristezza mi vogliono dipingere di giallo i briganti i barbari e infatti non hanno risparmiato niente nelle colonne nelle balaustre e la mia piccola amica di vento gialla come un canarino e manca poco che l'abile mi si spargesse nelle vene da quel giorno non ebbi più il coraggio di andarla a vedere la mia casettina bella ora che era così sfigurata la mia piccola
amica dipinta coi colori del celeste impero così caro lettore ora avrei capito come io conoscessi tutta pietroburgo i giorni o sia stato tormentato da una strana inquietudine della quale non ho potuto capire subito la causa non mi sentivo bene in nessun luogo né per i strada né in casa durante due sere cercare di capire che cosa mi manca dunque per chi non mi sento a mio agio devo nell'atto di notare per la prima volta la sordidezza delle pareti di casa mia la bruttezza delle mura fumi cate e quella del soffitto coperto di ragnatele che matri
e na coltivava con tanto successo esamina e la mia mobilia pezzo per pezzo e mi domandai davanti a ciascuno è forse qui che c'è la magagna in tempi normali bastava che una sola seggiola fosse fuori di posto perché io montasse in bestia poi mi affacciai alla finestra niente nessuna nuova causa di irritazione pensai di piena e di farle dei rimproveri paterni per la sporcizia in cui lasciava languire la mia camera e per l'abbondanza delle ragnatele sul soffitto matri è la mi guardò con grande stupefazione senza nulla rispondere alla mia paternale fu tutto quello che potrei
ottenere da lei dalla stanza senza salutarmi neppure con un gesto della mano nelle tele di ragno rimasero al loro posto indisturbate questa mattina compresi di che si trattava la ragione della mia inquietudine sono scappati tutti in campagna perdonatemi la parola impropria ma io non sono abituato a scrivere in bello stile si tutta pietroburgo se n'è andata in campagna subito ogni distinto gentiluomo che passava in vettura si muta va ai miei occhi in uno stimato padre di famiglia che si reca a trascorrere giorni allegri dopo le abituali occupazioni in città presso i familiari in una casina
di campagna tutti i passanti dopo tre giorni avevano cambiato ad andatura e ognuno pareva dicesse chiaramente io non sono qui che di passaggio tra due ore sarò anch'io partito e una finestra si apriva sulla mia strada una finestra sul cui davanzale avevano tamburi nato poco prima piccole dita bianche come lo zucchero e vi si affacciava una leggiadra testolina di gentil fanciulla per chiamare il venditore ambulante di fiori supponevo che la giovinetta con quei fiori volesse far primavera nel suo appartamento in cui si soffocava dal caldo invece tutto ciò significava che anch'essa tra pochi giorni sarebbe
andato in campagna e avrebbe portati con sé i fiori or ora comprati aggiungo inoltre poiché ho fatto progressi nella mia nuova scoperta che io so dall'aspetto esteriore di una tale o tal'altra persona in quale sito di villeggiatura vada a dimorare abitualmente o eccezionalmente tanti di kaman vi delle isole apecar schio della strada di petrov si distinguono per le maniere ricercate per l'eleganza delle toilette estive che indossano e per le belle vettore che posseggono gli abitanti di perdo love hanno una nota particolare di bontà e di saggezza quelli delle isole christophe ci sono dotati di un
inimitabile gaiezza sessioni di carrettieri che andavano pigramente briglie alla mano davanti ai carri carichi di mobili a di tavole di seggiole di dimani turchi e non turchi di utensili da cucina il tutto seguito assai spesso da una cuoca la quale seduta su montagne di fagotti covava i beni dei suoi padroni osservavo scivolar via sulla neva battelli anch'essi carichi di masserizie e carretti e battelli si moltiplicavano ai miei occhi sembrava che tutta l'immensa città se ne andasse e tra breve ogni strada sarebbe rimasta deserta questo continuo esodo di gente di roba che se ne andava in
campagna mi aveva rattristato offeso poiché io non potevo andarci in campagna eppure io ero pronto a partire carretto ma nessuno dei conducenti mi offriva ospitalità si sarebbe detto che nessuno si occupasse di me che tutti mi ritenessero uno straniero profondamente per molto tempo sì che finì per ritrovarmi oltre la cinta daziaria immediatamente la gioia mi invase avanzavo nei campi senza fatica come se un pesante fardello mi fosse caduto all'istante dall'anima tutti coloro che passavano in carrozza mi guardavano con simpatia tanto che mi avrebbero quasi salutato contenti no perché buoni sigari io ero felice come non
mai mi credevo tutt'a un tratto in italia tanto era sorprendente la natura d'intorno sorprendente per me povero cittadino mezza ammalato mezza tossica toe dall'atmosfera avvelenata della città ineffabilmente commovente nella campagna pietroburghese quando in primavera sd spiega tutte le sue forze recondite si espande si veste a nuovo e singh irlanda di fiori pensare a quelle giovinette languenti anemiche che non è citano se non la pietà qualche volta l'indifferenza e che ad un tratto da un giorno all'altro diventano meravigliosamente belle e miracolosamente sane voi rimanete stupefatti dinanzi ad esse vi domandate ma la potenza occulta è insinuato
un fuoco inatteso in quegli occhi prima tristi e pensosi kia scolorito di sangue quelle gote prima pallide smunte che ha in vigore toe di passione quei tratti prima inespressivi e vi domandate perché essa stessa bassa così ritmicamente il petto di quelle rinate fanciulle mio dio chi ha potuto dar loro questa forza questa subitanea gioia di vivere questa nuova bellezza chi ha gettato un così splendente raggio su quei sorrisi data intorno state qualcuno indovinate stato all'istante incantevole forse domani ritroverete lo stesso sguardo triste e pensieroso di prima lo stesso viso pallido ed emaciato è il suggello
del dolore e del rimpianto è il rammarico per un ritorno effimero di salute di forza fate che codesta bellezza si sia dileguata così presta ahimé non avete avuto nemmeno il tempo di poterla amare in città sai tardi 110 la via costeggiava il fiume un lungo deserto a quell'ora sì il quartiere assai remoto camminavo canticchiando quando sono felice ho credo di esserlo canticchio sempre penso l'abitudine degli uomini fugacemente felici i quali non avendo né amici né camerati non sanno con chi condividere quell'attimo di gioia quella sera aveva un avventura il fiume scorsi ha contratto una donna
i nar attentamente il corso dell'acqua torbida portava in testa un grazioso cappellino adorno di fiori gialli e sul dorso una mantellina civettuola ragazza ha certamente bruna pensai sembra non ha mangiarsi del rumore dei miei passi e non si mossa fatto quando le passa accanto trattenendo il respiro mentre il cuore mi batteva colpi accelerati e strano pensai ma questa ragazza deve essere assai preoccupata contratto mi fermai mi sembra d'aver inteso dei singhiozzi male repressi non mi inganna ange un istante di silenzio e poi ancora singhiozzi mio dio e una fitta io sono di solito a 6
vedo con le donne ma in quel momento per me eccezionale vivendi coraggioso mai sui miei passi mi avvicinai alla donna e avrei certamente pronunciato la parola signora se non mi fossi ricordato d'un lampo che questa parola è utilizzata in mille analoghe circostanze da tutti i nostri romanzieri mondari tuttavia non fu questo che ma resta cercai mentalmente una parola più raramente adoperata ma ad un tratto la donna si accorse di me sa drizzò si ricompose e muovendo celermente mi oltrepasso costeggiando il fiume subito la seguì ma essa accorgendo se ne attraverso alla strada e si mise
a camminare sull'altro marciapiede non osai imitarla il quale mi saltava in petto come un uccello in gabbia caso mi venne incontro sul marciapiede dove l'incognita camminava sempre assai vicino a lei un signore in frac un signore di meta seria ma il suo modo di camminare era tutt'altro che serio egli procedeva rasente il muro prudentemente vincolando il corpo e dondolando la testa l'incognita fila va dritta come una freccia con il passo a volte precipitato di chi ha paura comune a tutte le donne che di notte vogliono evitare l'offerta di essere accompagnate il signore infatti intanto continuava
con la sua andatura dinoccolata a seguirla ma visto che non poteva raggiungerla tutt'a un tratto si mise a correre essa andava come il vento ma il suo inseguitore man mano guadagnava terreno vicino a raggiungerla allorquando la donna gettò un grido il destino per l'eccellente bastone che avevo in mano in un istante attraversare la strada fui sull'altro marciapiede il signore in frac prese in considerazione l'argomento irrefutabile che io gli prospettai ed acque indietreggiò soltanto quando io e l'incognita fumo da lui ben distanti si mise a protestare in termini assai energici ma le sue parole si perdessero
nell'aria prendete il mio braccio venissi e allora lui non avrà più il coraggio di avvicinarvi la donna silenziosamente la sua mano ancora tremante di paura sotto il mio braccio apcom e bene vivo quell'inatteso signore in frac guardo sull'incognita era bruna come avevo già intuito giovane molto bella sulle sue nere ciglia brillavano ancora piccole lacrime erano quelle lacrime provocate dalla recente spavento o da un dolore antico non lo so ma le sue labbra si illuminarono già ad un sorriso le dissi visto se poco fa non foste fuggita da me s'io fossi stato invece con voi non
vi sarebbe capitato io non mi conosceva devo che fosse uno di quelli che tuttavia voi mi conoscete ormai anche troppo non soltanto un poco voi tremate ed io ne so il perché no voi avete indovinato subito gridai quasi trasportato dalla gioia ad essermi imbattuto in una giovane donna di intelligenza così sveglia e di così rara bellezza è di regola che l'intelligenza non nuoce alla bellezza continua i sì voi avete indovinato con chi avete a che fare è vero che io sono sei timido con le donne io vedete sono commosso più di voi e voi dovevate
esserlo assai più quando quel signore in frac avvicinandovi vi fece paura vedo di sognare poiché soltanto in sogno che riesco a parlare con una donna senza provarne sgomento che cosa dite mai davvero sì se il mio braccio ma gli è perché è questa proprio la prima volta che una piccola mano vis appoggia su io non ho fatto l'abitudine di accompagnarmi con donne ho vissuto sempre solo così non so neppure parlar loro forse vi ho già detto qualche sciocchezza ditemelo francamente senza paura di offendermi io non sono suscettibili sciocchezze non ne avete dette orario mi avete
detto parole gentili e poi che volete che vi parli francamente vi dirò chi a noi donne la timidezza della quale vi lamentate piace piace molto in generale così che io mi permetto di accompagnarmi sino dinanzi alla porta di casa mia ma le risposi tentando invano di reprimere la gioia che provavo ma voi mi direte tant è che io cesserò di esser timido e allora addio a tutti i miei vantaggi i vostri vantaggi i vantaggi a che pro parola infelice anatemi questi impedire di desiderare piaciuto ebbene sì ma siate ascoltatemi ho 26 anni e nessuna donna
mi ha ancora amato come potrei dunque parlare correttamente e a proposito in questa materia tuttavia è necessario che io ne parli ho una gran voglia di dirvi tutto e ha bisogno di parlare non posso farlo tacere ma lo credereste non ho mai conosciuto una donna che mi abbia voluto bene non ho mai avuto un amico cui confidare le mie gioie i miei dolori e tutti i giorni io sogno di incontrare qualcuno o qualcuno io sogno sogno e se voi sapeste quante volte mi sono innamorato sognando ridere ste vero scherzo ovviamente ci sono figure di donne
che non si scorgono altro che nei sogni i miei sogni costituiscono interi romanzi da voi non mi conoscete è vero ho incontrato due o tre donne ma quali donne voi ridere ste se vi raccontassi che in sogno ha più volte fatto conversazione per la strada con una donna della migliore società era sola e io le parlavo rispettosamente timidamente appassionatamente le dicevo che mi trovavo perduto nella solitudine e mera necessaria la compagnia ad una donna che mi amasse poiché nessuna donna mi aveva mai amato le dicevo che il dovere di una donna è quello di non
respingere la preghiera di un infelice che le domande tutt'al più due parole da sorella due parole di compatimento le dicevo che essa doveva ascoltarmi che ridesse pure di messe così le piaceva ma che mi ascoltasse era necessario restituirmi la speranza che io avevo perduta parole solamente due parole poi non l'avrei più riveduta ma voi ridete del resto ciò che ho detto è assai ridicolo e il mio scopo infatti era quello di farvi ridere non prendetevela mi hanno fatto ridere è stata la constatazione che voi siete nemico di voi stesso se provaste riuscireste anche se la
scena si svolgesse per in strada più si è semplici e più si assicuri nessuna donna di 40 perché non sia sciocca né come in questo momento di cattivo umore oserebbe rifiutarvi le due parole che vuoi implorate tuttavia chissà forse qualcuno vi prenderebbe per matto io ho giudicato secondo come la penso poi che so bene come vive la gente sulla terra vi ringrazio le grida e voi non potete comprendere il bene che mi state facendo quando ai complimenti ditemi come avete fatto a supporre che io sia una donna con la quale insomma una donna degna di
attenzione e di amicizia in una parola non una donna qualunque perché vi siete deciso ad avvicinarmi che voi eravate sola quel signore era troppo intraprendente sarà nel pieno della notte era mio dovere difendervi ma no prima prima d'altra parte quando io stavo appoggiata al parapetto del fiume voi avete tentato di abbordare mi la la d'altra parte interamente non so cosa rispondere volete saperlo oggi mi sentivo assai felice la passeggiata alle canzoni che mi sono venute in mente la campagna in fiore gli uccellini in amore mai mai mi sono sentito così bene come oggi ed ora
scusatemi se oso entrare in particolari delicati ma passandovi accanto apparso du dirvi singhiozzare non poteva sopportarlo il mio cuore ne ha avuto una fitta no mio dio mi rendevo forse colpevole di un grave reato provando per voi una pietà fraterna potevo io offendervi avvicinandovi vostro malgrado tacete disse la giovane donna abbassando gli occhi e stringendomi la mano ho torto a parlarvi di ciò ma sono contenta di non essermi ingannata sul vostro conto eccomi vicinissima a casa non ho che da attraversare quella stradina e sono arrivata a dio vi ringrazio di più tutto è finito siate
di disse ridendo la giovane incognita non volevate che due parole ed io ve ne ho dette tante del resto forse ci rivedremo verrò qui domani perdonatemi sono troppo esigente sì voi non avete pazienza ordinate quasi datemi interop io non posso non venire qua domani sognatore vivo così poco nella vita reale ho goduto così rare volte è in realtà a momenti come questi che mi propongo di farli rivivere nei miei sogni sognerò di voi tutta la notte tutte le settimane tutti i mesi tutto l'anno verrà qui domani alla stessa ora sarò felicissimo intanto ricordando il nostro
incontro rievocando le vostre parole la piazza mi ha già cara sono due o tre luoghi simili a pietroburgo e sì ho pianto rivangando vecchi ricordi non ti fa a voi pure avete pianto forse ricordando qualcuno forse in altri tempi voi siete stata felice qui anch'io domani alle 10 qui vedo ormai non posso più proibirmi di parlarmi ma non bisognerà a fermarci qui e non pensate già che io vi abbia dato un appuntamento prevedo che dovrà venire qui per i miei affari e ve lo dico francamente non proverei sorpresa né mi darebbe fastidio la vostra presenza
qui in breve io vorrei semplicemente vedervi per dirvi due parole non giudicatemi male per questo non pensate che io sia facile a dare appuntamenti non vi avrei detto tutto ciò se non custodisce un segreto ma a questo proposito metto una condizione tutto rispondo di me di tutte le mie azioni sarò obbediente rispettoso voi mi conoscete già è precisamente perché vi conosco che vi invito a venire qui domani ma ricordatevi di una condizione tutta ha fatto di capitale importanza non innamoratevi di me ve lo dico francamente questo è impossibile amicizia si qua la mano ma amore
no vi scongiuro ti prometto che non lo mettete voi siete infiammabile come la polvere da sparo non vogliate animale per avervi detto queste parole se voi sapeste anch'io non lo sa nessuno cui fare delle confidenze cui chiedere un consiglio non posso cercarmi un confidente nel primo passante voi siete un'eccezione conosco come se fossimo amici da vent'anni è vero che non mi tradì rete lo vedrete ma come vivere ancora tutto un giorno senza vedervi buonanotte e ricordo la tv che confido in voi detto poco fa che non si deve render conto dei nostri sentimenti anche se
si tratta di una simpatia fraterna ebbene ciò mi ha spinta a confidarmi in voi per dirvi mio dio che cosa da domani che ciò almeno fino a domani sarà meglio per noi quando un romanzo forse vi dirò tutto domani e forse non vi dirò nulla vorrò ragionare con voi conoscervi meglio diventeremo forse amici più intimi quanto a me le dichiara i con decisione vi racconterò tutta la mia storia qualcosa di meraviglioso trascorre in me non siete contenta di non aver provato noi a parlammo e di non avermi respinto dopo le prime parole in due minuti
mi avete reso felice per tutta la vita sii felice voi mi avete riconciliato con me stesso avete dipanato tutti i miei dubbi groviglio xi se domani tornassero è bene domani vi dirò tutto voi saprete tutto tutto ora sarete voi a cominciare la mente cerci oggi saranno e rai tutta la notte per la città non sa vedermi a tornare a casa ero così felice mani a te ebbene avete visto che tra vivi essa disse ridendo e stringendo mi le mani con vera cordialità sono qui a questo posto da due ore vi siete immaginata ciò che ho
fatto in tutta la giornata si si lo immagino ma a vostra volta vi immaginate perché io sono venuta qui per chiacchierare di cose futili come ieri ormai bisogna agire più saggiamente ma molto riflettuto durante tutta la giornata dire più saggiamente ma io farò quello che voi vorrete intanto vi giuro che non sono mai stato così saggio come ieri e come oggi simile di non stringermi troppo le mani come fate ora tuttavia potete esser sicuro che oggi ho pensato sempre a voi davvero davvero ecco pensando a voi mi sono persuasa che ieri ho agito come una
fanciullina ed ho finito con l'accusare il mio buon cuore con lodare me stessa come sempre succede quando si comincia ad analizzare i propri sentimenti inoltre ho constatato di non conoscervi interamente come credevo per riparare quindi alla mia colpa desidero prender di voi le informazioni più minuziose ma siccome non posso per averle rivolgermi ad una terza persona ho deciso di chi averle a voi stesso su raccontatemi fedelmente la vostra storia la mia storia esclamai terrificato ma chi vi ha detto che ho una storia io non ne ho alcuna e come avete vissuto se non avete storia
interruppe ridendo e impossibile che voi siate vissuto senza mettere assieme una storia così mia cara finora senza storia che una o vissuto per me stesso cioè solo solo assolutamente solo siete voi ciò che significa essere solo come solo non avete mai visto nessuno avveduto la gente tuttavia sono rimasto sempre solo sì che andrà ne parlate mai con alcuno veramente su una ma che razza duomo siete cioè aspettate credo di indovinare una nonna come l'ho io calamia e fino a questi ultimi tempi non mi lasciava uscir di casa due anni fa ho fatto una sciocchezza sì
che dopo essa uni con uno spillo la sua veste alla mia è continuamente mentre a bucchia va con dunque ceca io ero obbligata a leggerle ad alta voce qualche libro anche noioso per me due anni di seguito fui costretta a questa vita oh mio dio ventura nei riguardi vi siete ingannata io non ho una nonna come voi vedete perché restate sempre in casa datemi volete sapere precisa c'è chi io sia domanda la parola in tutto il vero della parola ecco io sono tipo tipo quale tipo mettendosi poi a ridere come se da un anno non
ne avesse avuta l'occasione è continuo divertente guardate qui c'è una panchina se diamo nessuna passa nessuno ci ostacolerà farmi la vostra storia ma prima dovete spiegarmi cos'è un tipo è un uomo ridicolo risposi ridendo sedotto dal riso infantile argentino della fanciulla un tipo è un carattere è un ma sapete voi cosa sia un sognatore un sognatore permettetemi anch'io sono un sognatore anzi una sognatrice le cose non mi sono passato e mi passa per la testa durante le lunghe giornate accanto alla nonna i miei sogni vanno assai lontano una volta sogna i che sposava un principe
cinese tuttavia a parte le chimere e gli scherzi della fantasia è una cosa utile quella di sognare ma dal momento siate stata capace di sposare un principe cinese mi comprenderete facilmente ma permettetemi io non so ancora come vi chiamate una stanca non vi basta anzi spiega e dopo sillabato questo nome graziosissimo soggiunsi ascoltate dunque la mia risibile historia mi sedetti al suo fianco assunzione cosa grave e pedantesca e cominciai a parlare come se leggessi un libro non a stienta a pietroburgo voi forse di ignorate tantucci assai strani il sole che brilla dovunque non li illumina
sono invece illuminati da un sole creato apposta per essi che mando la luce opaca fredda incolore la in uno di questi cantucci non si vive che la propria vita una vita che non assomiglia a quella degli altri mortali una vita che si potrebbe appena concepire in qualche terra lontana una vita non in relazione alla nostra epoca e che perciò lo si potrebbe chiamare anacronistica questa vita e la mia must ienca ma spera fantastica e surreale e nello stesso tempo qualcosa di grossolano di prosaico qualcosa di supremamente triviale a mio dio quale prefazione che cosa dunque
dovrò ascoltare qualcosa nastenka non mi stancherò mai di chiamarvi con questo dolce nome che in questi cantucci di pietroburgo vivono degli uomini strani dei sognatori un sognatore non è un uomo è un essere neutro egli vive in un ombra perpetua sincro sta nel suo guscio come una lumaca assomiglia piuttosto a quell essere che nello stesso tempo è l'animale è la sua casa e che si chiama tartaruga che ne pensate per chi ama e gli le sue quattro mura che di rigore devono essere dipinte di verde col soffitto affumicato e adorno di tele di ragno perché
quest uomo ridicolo se qualcuno dei suoi rari amici lo va a trovare e la cosa finirà con la perdita ad una donna di tutte le sue conoscenze lo riceve con tanto evidente imbarazzo quasi ostilità facendogli una grinta tale come se poco prima avesse commesso un delitto come se pure allora avesse finito di fabbricare biglietti di banca falsi o avesse scritto dei brutti versi inviandoli alla direzione di una rivista con lettera di accompagnamento anonima nella quale fosse dichiarato che il vero poeta era morto e che egli come suo amico intimo aveva deciso di pubblicarli perché la
conversazione languisce fra i due all'improvviso non riesce a trovare una parola gaia perché non ride mentre in altre circostanze ride molto volentieri giacché gli piacciono tanto il riso quanto le parole allegre le conversazioni sul bel sesso e su altri argomenti di vita spensierata perché infine quel visitatore è probabilmente una conoscenza ha di recente data diviene tanto imbarazzato da irrigidirsi con tutto il suo spirito se ne sa di spirito nel riguardare il volto congestionato dell'ospite che ha perduto il filo del discorso e ha quasi smarrito la ragione nello sforzo titanico benché inutile di rendere piacevole o
interessante la conversazione e perché succede tutto questo se non a causa del desiderio che egli l'ospite aveva di far vedere che anche lui sa vivere e parlare del bel sesso con parole idonee e così almeno rendersi piacevole a quel pover'uomo che è avvenuto a fargli visita per sbaglio e quindi intempestivamente perché ditemelo voi nas bianca perché il visitatore ad un tratto si alza afferra il cappello e prende sgarbatamente congedo con la scusa di dover sbrigare un affare urgente che non è mai esistito e svincola la sua mano dalla stretta calorosa del padrone di casa il
quale in tutti i modi vuol far vedere il suo pentimento e vuol cercare di accomodare il guaio perché costui una volta fuori della casa di quello originale ride e giura a se stesso di non rimettervi mai più piede malgrado quell'uomo stravagante sia un buon figliolo un buon figliolo però che non può rifiutare alla propria fantasia un piccolo capriccio e perché paragonerà alla fisionomia del suo interlocutore di poco prima con quella di un gattino disgraziato sciupato ha maltrattato offeso in ogni modo da cattivi ragazzi come è che il gatto è poi riuscito a nascondersi ai loro
occhi finalmente rifugiandosi sotto una sedia al buio e la ora è quasi obbligato a rizzarsi ad arraffare il velo ad annusare a lavare il suo piccolo museo offeso con le due zampette e molto tempo dopo ancora a considerare la natura di intorno e tutta la vita ed anche un avanzo del pranzo dei padroni come riservata a lui da una governante di buon cuore siamo opera spiega che mi aveva ascoltato con sorpresa e con gli occhi e la bocca spalancata vediamo capisco la ragione di questo esordio ne comprendo perché mi abbiate rivolto domande così ridicole ma
quello che io so di sicuro è che tutte queste avventure sono proprio a cadute a voi stesso certa risposi col volto atteggiato a serietà è così rispose la stanca continuate perché io vorrei sapere com'è andata a finire volete sapere che cosa viva nella sua topaia il nostro eroe o per dir meglio poiché l'eroe di tutto questo affare sono io la mia modesta persona e per quale motivo la mia giornata tutti inter è stata turbata dalla visita inattesa ad un amico volete sapere perché ero così agitato aprendo la porta per farlo entrare perché l'ho ricevuto così
male perché rimasi schiacciato sotto il peso della mia stessa inospitalità ma sì sì rispose nastenka questo che desidero sapere stata assai bene ma non potreste raccontare con termini più semplici si direbbe che raccontando leggiate un libro una stanca le risposi con voce severa e imponente cercando di trattenere il riso no mia cara nasten'ka lo so che narro assai bene basso altresì che non potrai narrare in altro modo io somiglio mia cara nastenka a quello spirito dello zar salomone che ha vissuto mille anni chiuso in 13 sigillata da sette sigilli e ad un tratto i sette
sigilli furono trovati rotti ora mia cara nastenka da quando noi ci siamo incontrati nuovamente dopo una si lunga separazione poiché io vi conosco da parecchio da molto tempo ed era un pezzo che vi cercavo che cercavo precisamente voi e noi eravamo destinati ad incontrarci mille valvole si sono aperte nella mia testa ed e necessario quindi che io mi sfoghi con un torrente di parole altrimenti soffocherà vi domando il favore perciò di non interrompere mi più ascoltatemi i nas chianca conso missione obbedienza altrimenti mi obbligherete a tacere parlate parlate vi prometto che non dirò più nemmeno
una parola ma continuo cioè amica mia must janka c'è un ora della giornata che io amo molto e l'ora in cui tutti gli affari tutti gli impegni e tutti i doveri finiscono l'ora in cui tutti si affrettano a tornare a casa per il pranzo per riposarsi e per la strada inventano temi gae per la sera la notte è tutto l'altro tempo che gli resta disponibile in quest'ora il nostro eroe permettetemi ancora una volta cara nastenka di parlare in terza persona poiché è così fastidioso per uno che racconta parlare di se stesso in quest'ora il nostro
eroe che ha avuto anche lui affari da sbrigare cammina come gli altri ma una strana sensazione di piacere anima e il suo viso pallido e affaticato egli osserva con interesse l'aurora della sera che si stende lentamente sul cielo freddo di pietroburgo quando dico osserva io mentre egli non osserva egli contempla vagamente come può contemplare un uomo stanco che ha da pensare ai casi suoi di guisa che solo per qualche istante quasi senza volere ha il tempo di guardarsi intorno egli è contento poiché non dovrà occuparsi di affari noiosi prima dell'indomani egli accontento come uno scolaro
appena uscito di scuola che corre ai suoi giochi preferiti e alle sue scorribande birichine guardatelo nastenka voi non ci metterete molto tempo a constatare che la gioia ne ha sensibilmente citata l'immaginazione è agito beneficamente sui suoi nervi deboli e scossi ecco egli sta pensando a qualcosa voi forse supponete che gli pensi al pranzo pur alla sera che sta per giungere che cosa guarda forse quel signore dall'aspetto rispettabile che saluta artisticamente lava ma che passa mollemente adagiata sui cuscini soffici di una vettura dotto molle tirata da due cavalli di razza nonna stanca non è di questi
non nulla che gli si occupa egli è un uomo ricco della propria vita interiore egli è diventato ricco d'un tratto ripeto il raggio d'avvio del sole che si spegne non ha brillato in mano per lui ma contrario e ha suscitato nel cuore una quantità di sensazioni nuove e gli ora fa appena caso a quella strada sulla quale prima il più piccolo non nulla poteva sorprenderla ora la dea fantasia se voi cara nast ienca avete letto giocò ski la dea dei sogni sta già passando con le sue dita capricciose la tela dalla trama d'oro sta svolgendo
sindh anzi agli occhi gli arabeschi di una vita prestigiosa fantastica immaginaria chi lo sa questa dea fantasia ha forse trasportato il nostro eroe al settimo cielo il cielo di cristallo che al lontano lontanissimo dal marciapiede di granito che egli sta calpestando tornandosene a casa provatevi a fermarlo ora ditegli bruscamente ove si trovi per quale strada sia passato egli non se lo ricorderà non saprà dove stato dove si trova dove è diretto arrossirà per il rispetto che voi l'abbiate colto e dirà qualche bugia per salvare le apparenze per questo che gli trasalì di spavento quasi gridò
allorché una vecchia distinta signora lo fermò in mezzo al marciapiede per domandargli dove si trovasse una certa strada egli tuttavia col volto arcigno continua a camminare accorgendosi appena che più di un passante sorride nel vederla e si rivolta per tornare a guardarlo e che una bambina dopo essersi allontanata da lui con sgomento quasi ora torna sui suoi passi e ride guardandolo ride per i suoi occhi spalancati per l'espressione contemplativa del suo volto e per il gesticolare che fa con le mani è sempre la stessa dea fantasia che trasporta nel suo volo giocondo e la vecchia
distinta signora e i passanti curiosi e la bambina che ride e i contadini che mangiano sulle barche del fiume fontanka e bene supponiamo che proprio sulla riva di quel fiume passi il nostro eroe la fantasia con i suoi scherzi ha invischiato tutto e tutti nel suo canovaccio lucente come le mosche nella ragnatela e l'uomo strano rientra a casa sua senza accorgersene cena senza accorgersene e non ritorna in sé se non quando matri e nala serva sempre cupa triste e pensosa sparecchia e gli porge la pipa solo allora egli si ricorda che ha già pranzato e
non si è reso conto di ciò che è avvenuto motta in una sua si fa il vuoto scende la tristezza tutto un castello di sogni crolla senza rumore senza lasciar traccia di sé trascorso come un sogno ed egli non ricorda neppure ciò che ha sognato azione oscura gli attraversato l'anima un desiderio nuovo sollecita e scalda la sua fantasia egli richiama attorno impercettibilmente un ribollio di fantasmi come l'acqua nella caffettiera della vecchia ma triana la quale placidamente lavora nella cucina accanto preparando il caffè da servire ecco che si fa strada a scatti quella sensazione ed ecco
che il libro preso dallo scaffale senza scopo è a caso cade dalle mani del nostro sognatore il quale non era arrivato a leggerne neppure tre pagine azione sovraeccitata una nuova vita brilla dinanzi ai suoi occhi con affascinante prospettive un sogno nuovo una nuova felicità gli appaiono in altri termini egli ha ingoiato una pozione di quel veleno raffinato e dolcissimo che si chiama sogno cosa gli importa della vita reale secondo il sognatore noialtri mia cara nastenka viviamo una vita pigra lenta molle secondo lui noi siamo così scontenti del nostro destino tanto scontenti che la vita e
noi languisce e poi in verità tutto fra noi e freddo a prima vista triste quasi rinsecchito povera gente pensa il sognatore ma che gli abbia di questi pensieri ma se voi poteste intravedere gli spettri magici che capricciosamente incantevolmente illimitatamente gli appaiono dinanzi come in un fantastico quadro animato nel quale in primo piano spicca in tutta la purezza delle sue linee l'immagine del nostro sognatore vedreste avventure diverse e sciami di sogni tali da far andare in estasi ma b che sogna chiederete che domandarla di tutto e di nulla della parte del poeta dapprima misconosciuto e poi
coperto di lowry e della sua predilezione per hoffman della notte di san bartolomeo della diana di vernon delle gesta eroiche di ivan vasiliev quando prese casa di giovanni hus della clara mowbray di alfie dance dinanzi al conclave dei prelati dell'evocazione dei morti nel roberto il diavolo ricordate questa musica che odora di cimitero di mine di brin dal passaggio della beresina della lettura di un poema romantico danton di cleopatra e dei suoi amanti di una piccola casa nella colonna di una cara piccola anima che potrebbe essergli accanto durante le lunghe serate d'inverno che l'ascolterei e attentamente
con la bocca e gli occhi spalancati chel ascolterebbe dolcemente come voi ascoltate adesso ne mio caro piccolo angelo nola stanca che importa ad un tal voluttuoso pigrone questa vita che noi due pur tanto desideriamo il sognatore pensa altresì che questa vita è una povera vita meschina nello stesso tempo gli sorge il sospetto che per lui forse verrà giorno in cui suonerà un'ora triste e sarà quando preferì radar a tutti i suoi anni di sogni per un bel giorno di questa vita meschina che egli è costretto a vivere e gli darebbe non per la gioia non
per la felicità ma per questo ora di tristezza e di dolore ora non è giunta a quell'ora minacciosa e in un desidera nulla egli è al di sopra di tutti i desideri egli può tutto egli è un re è il creatore della sua propria vita e torna ricrearla in ogni istante sotto l'imperio della sua volontà questo mondo fantastico e favoloso si organizza con tanta facilità e con tanta naturalezza tutto questo sarebbe soltanto fantasia si crederebbe in certi momenti che tutta questa vita non fosse sollecitazione dei sensi miraggio inganno dell'immaginazione a qualcosa di effettivamente esistente di
vero di reale perchè di temi nastenka perché ora tutto il suo essere preso dalla soggezione da qualche stregoneria o volontà sconosciuta gli si accelera il polso e sgorgano lacrime dagli occhi del sognatore perché le sue pallide umide dote diventano rosse fino a bruciare perché egli appreso ad un tratto da un ineffabile sensazione deliziosa che invade tutta la sua esistenza perché notti intere insonni trascorrono velocemente in pochi istanti di gioia infinita e di piene felicità ora illumineranno un raggio roseo le invetriata dei palazzi e l'alba rischiare la coi suoi bagliori fantastici la camera livida di lui
come avviene da noi a pietroburgo perché allora il nostro sognatore stanco spossato si getta sul letto e si addormenta con l'animo intorpidito dall'estasi turbato e con un dolce nello stesso tempo penoso dolore nel cuore guardatelo e vene convincerete e credete proprio guardando locara nas chianca che egli in realtà non l'abbia conosciuta colei che ha amata nel suo sogno folle è possibile che gli non l'abbia veduta altro che in quelle visioni affascinanti e che quella passione l'abbia solo sognata non è forse vero che hanno passato insieme fianco a fianco tanti tanti anni della loro vita soli
in due trascurando l'universo intero e mettendo ciascuno il proprio mondo la propria vita in comune con quelli dell'altro non fu essa forse che allora del distacco singhiozzando e disperandosi easy abbandono sul seno senza udire la burrasca scatenarsi sotto il cielo fosco senza udire il vento che strappava e portava via le lacrime dalle sue ciglia nere è possibile che tutto ciò non sia stato che un sogno sogno anche quel giardino triste abbandonato e selvaggio coi sentieri muschio xi solitario tetro dovessi passeggiavano così spesso insieme dove speravano languivano amavano persi lungo tempo si lungamente teneramente quella strana
casa degli avidi lei dovesse avesse tanto tempo in solitudine e tristezza col marito vecchio e tetro eternamente muto e bilioso che li spaventava loro team di come bimbi e perciò si nascondevano un l'altro il reciproco amore per paura per timore come soffrivano a puro e innocente il loro amore come si capisce bene la stanca come era cattiva la gente che dio mio è proprio possibile che non l'abbia incontrata un giorno di poi che non l'abbia incontrata in un luogo lontano dalle sponde della patria sotto un cielo straniero e caldo in una di mina città nello
sfolgorante un ballo in un palazzo proprio in un palazzo affogato in un mare di luci e che sul balcone di quel palazzo de corato di mirto e di rose essa avendolo veduto strappata si in fretta la maschera non gli abbia sussurrato sono libera tremante gli si getta tra le braccia gridando di gioia non allora in un attimo nell'abbraccio tutto il dolore del distacco e tutte le altre sofferenze la tetra casa è il vecchio marito il fosco giardino della patria lontana e la banca sulla quale essa gli dia de l'ultimo bacio appassionato strappandosi poi dai suoi
abbracci irrigiditi in una sofferenza atroce a convenite nella spiega per forza ci si rattrista ci si confonde si arrossisce come uno scolaretto volto a rubare una mela nel giardino del vicino quando inaspettatamente un vostro amico alto ben piantato giocondo chiacchierone busserà alla vostra porta ed esclamerà come se nulla fosse è amico mio vengo in questo momento da paolo dio mio il vecchio conta è morto la felicità insperata sta per venire proprio in un tal momento c'è gente che arriva da paolo da qui pateticamente termini alle mie esclamazioni può scoppiare a ridere fragorosamente perché già sentivo
che immessi stava agitando un diavoletto maligno un diavoletto che cominciava ad impossessarsi della mia gola e mi tirava per il mento e i miei occhi si nomi divano sempre più sempre più è che mastica la quale mi guardava con i suoi occhi attoniti intelligenti scoppiasse in una risata fanciullesca in un riso di sfrenata allegria gianni pentiva d'essere andato tanto lontano di aver raccontato invano ciò che da molto tempo ribolliva nel mio cuore e di cui potevo parlare come se leggessi in un libro già da tempo ero preparata quella confessione e adesso non potevo fare a
meno di leggerla fino in fondo sebbene senza speranza d'esser capitolo confesso che meraviglia e se rimaneva silenziosa un po chinata in avanti leggermente premendo la mia mano e con una certa timida sollecitudine mi domandava è possibile che siate vissuto così tutta la vita una stanca risposi dalla vita anche debba finire è impossibile mi disse con l'agitazione questo non sarà anch'io vivrò tutta la vita vicino alla nonna lo sapete che non è affatto bello vivere così thomas bianca lo so esclamai senza trattenere quel che sentivo e ora lo sa meglio di allora quando perdevo invano tutti
i miei anni migliori adesso lo so e santo più dolorosa questa consapevolezza poiché dio mi ha mandato voi mio buon angelo per dirmelo e per dimostrarvelo adesso quando mi siedo accanto e parlo con voi mi sembra strano pensare al futuro perché nel futuro c'è di nuovo solitudine c'è di nuovo questa vita inutile e vuota siate benedetta cara fanciulla perché non mi avete respinto la prima volta perché io posso ora dire che sono vissuto almeno due sere nella mia vita no no no esclamò nastenka e piccole lacrime luccicavano nei suoi occhi no ciò non sarà mai
più non ci separeremo così che cosa valgono due sere soltanto tian callas bianca sapete per quanto tempo mi avete riconciliato con me stesso sapete che io ora non mi giudicherò così male come qualche momento fa sapete che forse non mi offenderò più per ciò che costituì il delitto è il peccato della mia vita perché una vita simile è delitto e peccato e non crediate che io abbia esagerato in qualche cosa per amor di dio non dovete crederlo nastenka perché qualche volta passo dei momenti così affannosi così affannosi già comincia a palermo in questi momenti che
mai sono stato capace di intonare la mia vita con la realtà quotidiana mi sembra di aver perduto ogni senso del reale infine maledico le mie notti fantastiche allorchè sopraggiungono momenti di lucidità che sono orribili in codesti momenti santocono intorno a me la folla rumoreggi essa giri nel turbine della vita sento vedo come vive la gente e in realtà vive e vedo che la vita per loro non è pre ordinazione che la loro vita non vola come un sogno come una pazza visione che la loro vita si ri novella eternamente eternamente giovane è mai un ora
sola è simile ad un'altra allora la fantasia ne sa come schiantata e diventa fino alla volgarità monotona e paurosa schiava dell'ombra dell'idea schiava della prima nuvola che improvvisamente ricopra il sole e serri d'angoscia il vero cuore pietroburghese che assai fa conto sul suo sole eppure nell'affanno c'è tanta fantasia ma sento che essa alla fine si stanca si esaurisce in una tensione continua questa fantasia inesauribile ecco perché divenuti uomini abbandoniamo gli ideali di prima essi si infrangono si frammentano in polvere se non c'è un'altra vita bisogna pur costruirla con questi frammenti malanima implora e vuole anche
qualcos'altro e invano il sognatore fruga nella cenere dei suoi vecchi sogni cercandovi qualche scintilla da cui risuscita a un nuovo fuoco per scaldarmi il cuore infreddolito per farvi risorgere tutto ciò che prima era così caro che commuoveva l'anima che faceva ribollire il sangue che strappava lacrime dagli occhi e che ingannava così pomposamente sapete must ienca fino a che punto sono arrivato io sono costretto a celebrare l'anniversario delle mie sensazioni l'anniversario di ciò che mi fu così caro ma che mai fu in realtà perché svoltosi tra sogni vani materiali e lo faccio perché anche codesti sogni
non esistono e svaniscono sapete che mi piace ora ricordare e visitare quei luoghi dove un tempo fui felice che mi piace costruire il mio presente d'accordo con un passato senza ritorno e spesso ero come un ombra senza bisogno senza scopi abbattuto e triste attraverso i vicoli e le vie di pietroburgo ma questi ricordi mi sovviene per esempio che proprio qui giusto un anno fa in questa stagione appunto su questo stesso marciapiede e ravo solitario e disfatto come adesso mi ricordo che anche allora i sogni erano mesti sebbene la vita non fosse migliore ma sempre cosa
migliore sarebbe stata vivere tranquillamente senza questi neri pensieri che orami avvinghiano non c'erano questi rimorsi foschi tetri che non mi danno riposo nè giorno nè notte e mi domando dove sono i tuoi sogni mi scuote dico come volano presto gli anni poi ancora mi domando che cosa hai fatto di questi anni dove i seppellito il tempo migliore 6 vissuto o no guarda mi dico guarda come nel mondo tutto si raffredda altri anni passeranno e verrà con loro la tetra solitudine verrà la vecchiaia tremolante sulle grucce quindi l'angoscia e la tristezza impallidirà il mondo della fantasia
in trees tiranno appassiranno i tuoi sogni e si disperderanno come foglie gialle dagli alberi bastien ca sarà ben triste rinascere solo ha fatto solo e non aver nulla da rimpiangere niente assolutamente niente perché tutto quello che ho perduto tutto tutto era niente è uno stupido zero tondo non era che un sogno a di più esclamò nastenka asciugandosi le lacrime finito adesso saremo in due adesso malgrado tutto quello che potrebbe accadermi noi non ci separeremo mai ascoltate io sono una ragazza semplice ho studiato poco benché la nonna mi abbia dato maestra ma davvero io vi capisco
perché tutto quello che mi avete horror ha detto io stessa l'avevo già vissuto fino in fondo quando la nonna mi teneva attaccata sempre al suo vestito certo io non so raccontarlo così bene come l'avete raccontato voi io non ho studiato aggiunse timidamente perché sentiva sempre una certa differenza per il mio discorso patetico e per il mio stile ma sono contenta che voi vi siate aperto completamente con me adesso vi conosco interamente interamente riconosco e sapete poi io vi voglio raccontare la mia storia senza nascondervi nulla dopo datemi un consiglio vi impegnate a darmi questo consiglio
anas bianca risposi io non sono mai stato un buon consigliere davvero mai un consigliere intelligente adesso però vedo che se noi due vivremo sempre così sarà certo assai bene e ognuno darà l'altro tanti buoni consigli su mia cara nastenka quale consiglio volete ditemelo subito sono così allegro felice coraggioso e ben disposto che non avrò bisogno di farmi prestare le parole no no soggiunse una stanca vivendo mi occorre soltanto un consiglio consiglio intelligente ma anche un consiglio cordiale fraterno come se mi amaste già da un secolo sia must janka sia pure esclama e con l'entusiasmo da
tanti anni non vi amerai più di adesso la vostra mano disse nastenka ancora dissi io dandole la mano e ora la mia storia inca la mia storia canon sarebbe come questa la interruppi ridendo tacete ascoltatemi e prima un patto compete mi perché mi smarrì ray ascoltatemi in silenzio dunque non ma su di lei quando era ancora una bambina perché mi morirono una mamma il babbo ovviamente la nonna prima era ricca un tempo perché adesso si ricorda di giorni migliori essa mi insegnò il francese e dopo mi diede un maestro quando avevo 15 anni ora ne
ho diciassette smisi di studiare allora io ero assai vivace ma quello che ho fatto ve lo diro più tardi vi basti per ora sapere che non commisi colpe gravi la nonna una mattina mi chiamò e disse che poiché era cieca non poteva sorvegliarli sufficientemente prese quindi uno spillo e attaccò il mio vestito al suo poi disse che così unite saremmo rimaste tutta la vita se si intende non fossi divenuta migliore insomma dapprima non mi era fatto possibile staccarmi e dovevo leggere per lei lavorare studiare far tutto accanto alla nonna vabbé farla una volta e feci
mettere al mio posto la terra tecla la mostra donna di servizio è sorda la si mise al mio posto the class accorse che la nonna parlava ma non senti cosa dicesse pensò pensò su quello che le restava da fare poi levò la spilla e si mise a correre bianca si fermò e ruppe in una risata risi con lei ma essa subito cessò non ridete della nonna io rido solo di ciò che è ridicolo in sé che cosa fare se la nonna era si è fatta tuttavia io l'amavo pur sempre un pochino allora per me fu
finita mi rimisi al mio posto in modo che mi fosse impossibile muovermi mi ero dimenticata di dirvi che la nonna alla sua casa una casa piccola con tre finestre in tutto completamente di legno è vecchio come lei sopra però c'è un altro piano e un giorno quel piano venne occupato da un nuovo inquilino pure un vecchio inquilino osservare rispose nast janka e sapeva tacere meglio di voi per dire il vero sapeva appena muovere la lingua era un vecchietto secco muto ceco zoppo e alla fine poiché non poteva più vivere nel mondo morì ci voleva un
nuovo inquilino perché non potevamo farne senza esso rappresentava tutta la nostra entrata con la pensione della nonna come a farlo apposta il nuovo inquilino era un giovanotto non di queste parti un forestiero non mercanteggio così la mamma lo accolse dopo mi chiese last janka il nostro inquilino è giovane o no io non volevo mentire le dissi così così non proprio giovane ma neppure vecchio è simpatico all'aspetto domando ancora la nonna io non volevo nemmeno ora mentire le dissi sì è simpatico nonna e la nonna o meno male io nipotina questo lo dico per te affinché
tu non lo guardi che tempi sono questi di un piccolo inquilino insignificante e si permette ad essere d'aspetto simpatico non era così e miei tempi ma pensava sempre ai suoi tempi giovani suoi tempi il sole più caldo e la panna non diventava acida tanto presto tutto era più bello ai suoi tempi mi siedo touch e penso tra me perché la nonna stimola la mia attenzione domandandomi se l'inquilino è bello se è giovane ci pensavo mi rimisi a contare le maglie a fare la calzetta ma poi vai di tutto di mattina l'inquilino viene da me per
farsi promettere che si sarebbe fatta di mettere la carta sulle pareti della sua camera una parola tira l'altra la nonna chiacchierone dice va a nastenka va nella mia camera da letto e portami la tavola per contare io mi alzai bruscamente arrossendo e non sapevo perché mi dimenticai che era attaccata con le spille e invece di staccarmi pian piano in modo che l'inquilino non se ne accorgesse che di uno strappo letale che il seggiolone della nonna si mise in moto quando mi avvidi che l'inquilino si era accorto del fatto diventare ancora più rossa rimasi al mio
posto come inchiodata è improvvisamente mi misi a piangere tali erano la mia vergogna e la mia amarezza in quel momento che avrei rinunciato al mondo ma mi gridò che fai ma io piangevo sempre più forte l'inquilino appena si accorse che mi vergognavo di lui saluta pio xi da allora in poi ogni qualvolta udivo un rumore nel pianerottolo diventavo come morto dalla paura prima che fosse l'inquilino adagio adagio per ogni eventualità toglievo lo spillo però non era mai lui non veniva mai trascorsero due settimane l'inquilino mi manda a dire da tecla che a molti libri francesi
tutti buoni da leggere non avrebbe voluto una nonna che glie li leggessi per divertirla donna consentì con riconoscenza tuttavia domandò se erano libri morali 1 perché se fossero libri morali non potresti leggerli mi disse non potresti leggerli assolutamente perché impareresti cose cattive che imparerai nonna che c'è scritto mi rispose ebbene c'è scritto come jovanotti seducono le ragazze posto ma te che impegniamo sia sposarle le rapiscono dalla casa paterna poi abbandonano le disgraziate al loro destino ed esse si perdono nel modo più doloroso io continuava la nonna ne ho letti molti di tali libri erano scritti
tanto bene che malgrado tutto sono rimasta alzata di notte per leggerli nel silenzio cosicché nastenka guardati bene dal leggerli macché libri ha mandato sono tutti walter scott non anzi di walter scott guarda se dentro vi ha messo qualche letterina morosa non le rispondo non ci sono lettere guarda pure nella rilegatura qualche volta questi briganti scrivono nella rilegatura ma va bene walter scott e in un mese circa né finimmo la metà poi ci mandò sempre nuovi libri ci mandò puskin ed altri se chi alla fine non potevo più stare senza libri ecc essai di fantasticare non
pensavo più a sposare un principe cinese così stavano le cose quando una volta sulle scale incontrai per caso col nostro inquilino mi aveva mandata per non so che cosa e mi fermo io a rossi anche lui e rossi per sorrise e mi salutò mi domandò della salute della nonna e poi mi disse avete finito di leggere quei libri gli risposi ho finito di leggerli quale vi è piaciuto di più ivano ho pushkin boschin son quelli che mi sono piaciuti di più dissi una volta film così non hanno incontrati di nuovo sulle scale questa volta nulla
nonna mi aveva mandato ma io stessa avevo bisogno di non so che cosa e tre e l'inquilino a quell'ora tornava a casa buongiorno mi disse è dio buongiorno non vi annoiate mi domandavo bastard tutto il giorno con la nonna non mi domando questo io non so davvero perché a rossi perché mi vergognai mi sembrava proprio offensivo che un estraneo si mettesse a domandarmi queste cose volevo non rispondere e andarmene ma me ne manca la forza disse voi siete una brava ragazza scusatemi se vi parlo così ma ve l'assicuro vi auguro un bene maggiore che non
la nonna non avete nessun amica alla quale possiate far visita gli risposi che ora non ne avevo nessuna che prima ne avevo una scienza ma che ora se ne era andata a prof aggiunse non vorreste venire con me a teatro e la nonna via di nascosto della nonna no non voglio ingannare la nonna addio avvio rispose non visse più nulla quando venne da noi si sedette parlò a lungo con la nonna le domandò se uscisse per andare in qualche posto se avesse conoscenze ad un tratto aggiunse ho preso un palco per l'opera danno il barbiere
di siviglia ci volevo andare con alcuni miei conoscenti ma poi hanno deciso di non venire così il palco ma è rimasto barbiere di siviglia esclamò la nonna ma è lo stesso barbiere che davano ai miei tempi si proprio lo stesso barbiere e mi rivolge uno sguardo io allora capì tutto all rossi il cuore mi batteva forte per l'emozione come continuo alla nonna come non conoscerlo io stessa in un teatro familiare ho fatto da rosina vorreste venir oggi mi si spreca il biglietto sì grazie andiamo disse la nonna perché non andare nastenka non è mai stata
a teatro dio mio quale gioia subito ci preparammo cives team e usciva la nonna è cieca e tuttavia desiderava almeno ascoltare la musica una vecchietta tutto sommato io più che altro volevo divertirmi però noi sole non saremmo potute mai andarci a teatro non vi dirò è che portai del barbiere ma solo che l'inquilino mi guardo tutta quella sera con tanta grazia che capì come la mattina avesse voluto provarmi proponendomi di amber sola con lui no che gioia miccoli cai così orgogliosa così allegra e il cuore mi batteva tanto che mi venne la febbre e tutta
la notte sogna il barbiere di siviglia dopo sarebbe venuto a trovarci più spesso fu così divenire quasi del tutto al mese si faceva vedere ed esclusivamente per invitarci a teatro due volte ancora ma io non ero contenta mi accorgevo che gli dispiaceva solo il fatto che io fossi così legata alla nonna nient'altro questa è conquistata e non potevo più restar seduta leggere non leggevo lavorare non lavoravo qualche volta ridevo e facevo qualche malignità alla nonna un'altra piangeva alla fine cominciai a dimagrire è per poco non mi ammalai la stagione delle opere era finita e l'inquilino
accesso ha fatto di venire da noi quando ci incontravamo sempre sulle scale si capisce egli mi salutava così taciturno e serio come se non volesse parlarmi ed era già arrivato in cima alle scale quando io ero ancora a metà rossa come una ciliegia perché il sangue mi montava alla testa quando lo incontravo alla fine giusto un anno fa l'inquilino venne da noi e disse alla nonna che aveva concluso i suoi affari e doveva ritornare a mosca per un anno appena sentì ciò impallidì e cavi sulla sedia come morta la nonna non si accorse di nulla
e degli avendo già detto che se ne andava si è coniato da noi ed uscì che cosa fare stavo e ripensavo e mi angosciava tanto l'indomani doveva partire mi risolsi infine ad andare da lui la sera stessa quando la nonna sarebbe andata a dormire così fu lega in un pacchetto tutti i miei abiti e la biancheria necessaria e col pacchetto sotto il braccio più morta che viva mi avviai verso l'appartamento dell'inquilino rimasto un'ora intera sulle scale apri la porta e gli gettò un grido nel vedermi credete che fosse uno spettro e si affrettò a darmi
dell'acqua poiché io stavo appena in piedi il cuore mi batteva forte la testa mi d'oliva e la mente mise oscurava quando rinvenni cos'è il mio in volto soletto amy ci sia detti accanto dopo mi copre il viso con le mani e cominciai a piangere a dirotto mi sembra che in un batter d'occhio e gli capisse tutto stava in piedi vicino a me era pallido e mi guardava con così tristi occhi che il mio cuore si straziava sentite cominciò sentite nast janka non posso far niente sono povero non ho niente e adesso non ho neanche un
impiego fisso come potremmo vivere se mi sposassi parlammo a lungo e io alla fine fu ripresa da una specie di frenesia dissi che non potevo più vivere con la nonna che volevo fuggire lontano da lei che non volevo più rimanere a puntata con le spille che se voleva sarei andata con lui a mosca perché senza di lui non potevo più vivere e vergogna e amore e orgoglio tutto in una volta parlava in me e poco mancò che non cadesse in convulsioni sul letto tanto temevo un rifiuto egli rimase seduto in silenzio alcuni minuti poi si
avvicinò e mi prese la mano ascoltate mia buona mia cara last janka cominciò tra le lacrime ascoltate se un giorno avrò la possibilità di prender moglie vi giuro che sarete voi colei che farà la mia felicità vi assicuro che ora voi sola potrete fare la mia felicità ascoltate io vado a mosca e vi rimarrà giusto un anno spero di accomodare bene i miei affari cola quando ritornerò se allora non avrete cessato di amarmi vi giuro che saremo felici adesso è impossibile non posso non ho il diritto di promettervi nulla ma ripeto se questo non accadrà
fra un anno accadrà un giorno o l'altro certamente nel caso che voi non siate innamorata di un altro incatenarvi con una qualche parola non posso e non uso ecco ciò che mi disse il giorno dopo parti come parola alla nonna così egli volle ebbene storia è quasi finita all'anno e arrivato sono tre giorni che è qui cosa esclamai impaziente di sentire alla fine si è fatto vedere rispose una stanca come raccogliendo le sue forze vedere ha fatto su questo attacco ad un tratto nascondendosi il viso tra le mani scoppiò in tali lacrime nel mio cuore
sentivo riecheggiare il suo pianto non mi aspettavo una simile conclusione bianca cominciai con voce tini da insinuante must janka per molti dio non piangete come lo sapete forse non è ancora qui e qui interruppe nastenka egli è qui lo so quella sera alla vigilia della partenza stabili ma una condizione allora quando parlammo di tutto ciò che vi ho raccontato ora proprio su questa panchina dove si venne a passeggiare erano le 10 ci sedemmo qui io non piangevo più mera dolce ascoltare ciò che mi diceva stabilimmo che subito dopo il suo arrivo sarebbe venuto da noi
e se io non l'ho rifiutavo lo avremmo detto alla nonna è arrivato lo so e non è venuto ancora il nuovo stoppiamo in lacrime sarebbe in qualche modo lenire il vostro dolore esclamai levando mi bruscamente in preda grande agitazione ditemi una stanca non sarebbe possibile andare da lui se possibile disse alzando la testa no no davvero osservai riprendendomi ecco scrivetegli una lettera possibile non si può rispose risolutamente abbassando il capo senza guardarmi come non si può perché continua fisso nella mia idea ma sapete nast janka che lettera c'è differenza tra lettere lettera proprio così in
azienda abbiate fiducia in me credetemi non vi do un cattivo consiglio tutto si accomoderà già avete fatto il primo passo perché adesso no non si può sarebbe come se io volessi aggrapparmi a lui una buona nastenka aggiunsi senza nascondere un sorriso ma no ma no voi siete nel vostro piano diritto perché egli velo ha promesso da tutto quanto mi avete detto vedo che un uomo delicato che si è comportato bene continua i infervorando mi sempre più nella logicita dei miei argomenti convincenti come si è comportato si è legato a voi con una promessa disse che
se si fosse sposato non avrebbe sposato altra che voi e vi ha lasciato completa libertà di rifiutarlo in tal caso potete fare il primo passo ne avete il diritto avete su di lui il vantaggio volendo di scioglierlo dalla parola data nomi di scrivere ste che ma questa lettera è così egregio signore è proprio necessario egregio signore altro del resto perché credo via avanti scusate se in c'è bisogno di scuse il fatto stesso giustifica tutto scrivete semplicemente vi scrivo scusate la mia impazienza ma durante un anno intero ho sperato e sono stata felice in questa speranza
o torto di non poter sopportare ora neanche un giorno di dubbio forse dopo essere ritornato avete mutato d'intenzione allora questa lettera vi dirà che non mi lamento e non vi accusa che non vi dopo il palco una che non sono più padrona del vostro cuore e tale sia il mio destino voi siete un uomo nobile non sorridete e non giudicatemi male per queste righe in pazienti ricordatevi che le scrive una povera fanciulla che essa è sola che nessuno la può guidare né consigliare e che essa stessa non riesce a venire a capo dei suoi sentimenti
perdonatemi poi se nel mio cuore anche se per un istante si è insinuato il dubbio voi certo siete incapace di offendere anche mentalmente chi vi ha amato e chi vi ama tanto sì sì proprio come io volevo esclamò nast janka è la gioia più viva le brillavano gli occhi voi avete risolto ogni dubbio iddio via mandato grazie grazie perché non mi ha mandata dissi guardando esteticamente il suo dolce viso sì anche per questo niente noi ringraziamo alcune persone pure perché ci vivono accanto io vi ringrazio perché mi avete incontrato perché mi ricorderò eternamente di voi
basta basta adesso ascoltatemi convenimmo allora che appena gli sarebbe tornato l'avrebbe fatto sapere lasciandomi una lettera presso alcuni miei conoscenti gente semplice e alla buona che non ne sa nulla e se non avesse potuto scrivermi per l'impossibilità di dir tutto in una lettera allora il giorno stesso dell'arrivo sarebbe venuta qua alle 10 precise e ci saremmo trovati so che è già arrivato siamo al terzo giorno e non vedo nella lettera né lui non mi ha fatto possibile uscire di casa la mattina consegnate a voi stesso la mia lettera domani a quella brava gente di cui
vi ho parlato essi la recapiteranno e se ci sarà risposta me la porterete voi alle dieci di sera ma la lettera la lettera bisogna prima scrivere la lettera così forse sarà finito tutto dopodomani la lettera rispose ma sti anche sorridente la lettera ma i nodi parlare il voto si è subito nella mano la lettera evidentemente già scritta da molto tempo chiusa e suggellata mi sovvenne di una nota graziosa rosina cominciai rosina canta mamme 2 e ci manca poco che io non l'abbraccia assi per l'entusiasmo essa arrossiva che sapeva solo arrossire e ridere fra le lacrime
che come perle tremola vano tra le sue nere ciglia non basta basta visse in fretta addio ora eccovi la lettera è l'indirizzo portate gliela addio arrivederci a domani mi strinse forte tutte e due le mani scrolla la testa e scomparve come una freccia giù per la viuzza restare a lungo in quel luogo seguendola con gli occhi domani a domani mi riecheggiava nella mente per quando nasti ankara mai scomparsa dal mio sguardo la notte oggi è una triste piovosa buia sì ma vecchiaia vi sia non è la mente strani pensieri tetre e sensazioni problemi confusi ma
non nella forza nella voglia di risolverli non sta a me e risolverli oggi non ci vedremo ieri quando ci salutammo le nuvole cominciavano a coprire il cielo e si alzava la nebbia le dissi che l'indomani sarebbe stata una brutta giornata essa non rispose non voleva contraddirmi per lei questo giorno e luminoso e chiaro e neppure una nuvoletta turberà la sua felicità se pioverà non ci vedremo se lei non verrò credevo che non si sarebbe accorta della pioggia di oggi invece non è venuta terzo appuntamento la nostra terza notte bianca ma come la felicità e la
gioia rendono buono l'uomo come il cuore gli si riempie di un sentimento d'amore sembra di voler riversare tutto il proprio cuore nel cuore altrui che tutto sia allegro che tutto rida e come contagiosa questa gioia ieri nelle parole di lei c'era tanta delicatezza tanta sincera bontà nei miei riguardi e com'era dolce con me come le sue parole carezzavano e straziavano a un tempo il mio cuore ma io prendevo tutto per moneta buona credevo che essa dio mio come ho potuto crederlo come ho potuto essere così cieco quando tutto tutto era evidentemente impegnato per un altro
quando nulla era per me quando infine la sua stessa tenerezza la sua sollecitudine il suo amore sì il suo amore per me altro non era che il riflesso della gioia per il prossimo convegno con un altro il desiderio di farmi partecipe della sua felicità dopo che aspettiamo invano essa si acciglia si scoraggiò si smarrì d'animo tutti i suoi movimenti tutte le sue parole non erano più leggeri giocosi e allegri e cosa strana essa raddoppiava le attenzioni per me come desiderando istintivamente di riversare su me ciò che essa stessa si augurava e ciò che essa stessa
teneva non si effettuasse trans tian cassis coraggio si sbigottito che alla fine mi sembra capisse che io l'amavo ed ebbe compassione del mio povero amore così quando siamo infelici sentiamo di più l'altro infelicità il dolore non divide ma ci avvicina da lei col cuore pieno allora dell'appuntamento non presenti vo ciò che ora sento non immaginavo che tutto sarebbe finito così essa era luminosa di gioia aspettava la risposta ma la risposta era lei stessa doveva arrivare correre al richiamo di lei prima di me scoppiò a ridere quando mi vide rideva ad ogni mia parola io che
avevo cominciato a parlare da qui subito perché sono inventa disse perché sono così felice perché oggi vi voglio tanto bene bene domandai il mio cuore ebbe un fremito vi voglio tanto bene se non vi siete innamorato di me un altro al vostro posto mi avrebbe resa inquieta ha dato fastidio avrebbe piagnucolato si sarebbe addolorato ma voi siete così caro a questo punto mi strinse la mano così forte che per poco non gridai essa si mise a ridere dio che buon amico siete dopo un minuto con serietà ed io che vi ha mandato e se non
mi fosse vicino come siete disinteressato come mi volete bene quando sposerò saremo molto amici più che fratelli vivono bene quasi come a lui sente triste in quel momento tuttavia sentivo che qualcosa di simile a quei sentimenti cominciato a muoversi nel mio animo voi siete in una specie di parossismo dissi voi tenete che egli non venga se nevica rispose se fossi meno felice piangerei per questa mia sfiducia e per i vostri rimproveri insomma voi mi induce a pensare a riflettere a lungo ma io ci penserò dopo dopo ora vi confesso che siete nel vero sì non
sono in me sono tutta nell'aspettativa e vedo tutto un po troppo facile ma via basta lasciamo da parte il sentimentalismo in quell'istante subirono dei passi e nell'oscurità apparve un passante che si muoveva incontro a noi tra salim essa mancò poco che si mettesse a gridare abbandonai la mano di lei e fece un gesto come se volessi andarmene ma c'eravamo ingannati non erano i tenete la mia mano ridando mela ecc andremo incontro insieme voglio che stiamo bene l'un l'altro ci vogliamo bene esclama una stanca nastenka pensavo quante cose hai dette con questa parola che per un
amore così porta il freddo nel cuore di incupisce l'animo la tua mano e fredda la mia ardente come fuoco come sei ceca nasten'ka o come insopportabile talvolta l'uomo felice ma io non ho di che a dir armi con tre infine il mio cuore era divenuto troppo gonfio bianca esclamai sapete che cosa ho fatto tutto il giorno che cosa raccontate melo subito perché siete sempre rimasto in silenzio finora per prima cosa nastenka ho adempiuto tutte le vostre commissioni consegnata la lettera a quella brava gente poi sono andato a casa e mi sono caricato tutto qui interruppe
ridendo poco di più risposi facendomi forza che già ai miei occhi si nomi divano mi svegliai un'ora prima del nostro appuntamento a dire il vero non avevo potuto propriamente dormire non so che cosa avessi vi raccontavo tutto come il tempo per me si fosse arrestato come provassi una sensazione sola un solo sentimento e questo dovesse rimanere in sé per l'eternità come un solo istante con tasse per me ma non mi svegliai sembrava che un motivo musicale conosciuto da tempo già udito in qualche luogo delizioso dimenticato ora mi so venisse sembrava che questo motivo dopo aver
supplicato la mia anima tutta la vita solo adesso a dio mio dio mio interrompe una stanca che cosa mi dite capisco nemmeno una parola ma nastenka volevo in qualche modo darvi appunto questa strana impressione ricominciai con voce piatta nella quale già svaniva la speranza che del resto era ormai già del tutto scomparsa basta smettetela basta esclamò nastenka che aveva indovinato ricomincio a chiacchierare in modo insolito allegro e scherzoso mi prese sottobraccio rideva voleva che ridesse anch'io e ogni mia parola confusa suscitava in lei un riso così nuovo così acuto cominciai ad a dir armene ed
essa improvvisamente prese a civettare si disse dopotutto sono offesa che non vi siate innamorato di me mandate a capire un uomo però signore inflessibile non potete che lodarmi se sono così sempliciotta vi dico tutto tutto vi dico qualunque sciocchezza mi passi per la testa termina stanca l 11 mi pare io dissi quando la campana da una lontana torre della città sono le ore a rintocchi regolari fermo smise di libere e conto tutti intenta sì sono le undici disse alla fine con voce timida indecisa denti d'averla spaventata da averla indotta a contare le ore e mi
rimproverai per la mia malvagità mi dispiaceva per lei e non sapevo come espiare il mio errore cominciai a consolarla a cercare ragioni dell'assenza di lui ad addurre vari argomenti diverse prove nessuno si prestava ad essere ingannato meglio di lei in quel momento così facilmente in tale stato d'animo chiunque presta ascolto assai volentieri ad una qualunque consolazione e si è così contenti sia pure per un ombra di scusa la ridicola cominciai sempre più animando mi ed ammirando la straordinaria chiarezza delle prove che abusivo non è ancora potuto arrivare voi mi avete tratta condividere i vostri errori
così che ho perduto il conto del tempo pensate solo egli ha avuto appena il tempo di ricevere la lettera poniamo che non sia potuto venire che gli voglia rispondere che la lettera non arrivi prima di domani andrò da lui domani appena giorno e subito vi farò avere la lettera pensate poi a mille probabilità egli non era in casa quando la lettera è arrivata e forse non l'ha ancora letta tutto ciò può succedere sì sì rispose una stanca davvero che tutto ciò può succedere c'è più rasserenato in cui però si sentiva come spiacevole dissonanza un altro
pensiero diverso lontano ecco che cosa dovete fare continua andate domani il più presto possibile da lui e se verrete a capo di qualcosa fatemi sapere subito sapete dove abito e mi ripete il suo indirizzo essa diventa tenere timida con me sembrava che avesse ascoltato molto attentamente ciò che le avevo detto ma quando le rivolsi una domanda tacque si mise a ridere e allontana da me la testina la fissa negli occhi ci siamo piangeva simile come siete bambina basta basta sorridere a calmarsi ma il vento le tremava e il petto ancora anzi mara voi mi disse
dopo un momento di silenzio voi siete così buono che io sarei di pietra se non me ne accorgessi e che mi è venuto in testa di paragonare voi due perché egli non è voi perché egli non è come voi egli è peggiore di voi eppure lo amo più di quanto ami voi non risposi e si aspettava che dicessi qualcosa io forse non lo capisco affatto ancora non lo conosco io ero con lui in uno stato d'animo come se lo tenesse sempre così serio e gli era come se fosse altero certo so che egli è così
solo di apparenza che nel suo cuore c'è più tenerezza di quanto non ne sia nel mio ricordo lo sguardo col quale mi fissò quando ha mai da lui ricordate col mio pacchetto forse lo stimo troppo ma noi due come potremmo essere uguali bastien che no risposi ciò vuol dire che lo amate più di tutto al mondo è molto più di voi stesse ci poniamo che sia così rispose ingenuamente la stanca e voi che cosa mi è venuto in mente adesso non parlo più di lui ma così in generale quello che vi dico mi è venuto
in mente da molto tempo perché dite perché tutti noi non siamo come fratelli con i fratelli perché anche l'uomo migliore nasconde retta c'era sempre qualcosa ad un altro perché non dire senz'altro ciò che si ha nel cuore se si sa che non si dicono al vento le proprie parole ma ognuno cerca di apparire più arcigno di quanto non sia in realtà come se tutti temessero di sciupare i propri sentimenti esprimendoli troppo presto anas tian cad it è giusto ma ciò deriva da molte ragioni aggiunge ora più che mai volevo ricacciare dentro i sentimenti no no
rispose con voce commossa voi per esempio non siete come gli altri io a dire il vero non so esprimervi ciò che sento ma mi pare che voi per esempio specialmente adesso mi pare che voi mi sacrificate qualche cosa disse timidamente posando su di me un rapido sguardo anatemi se vi parlo così sono una prova fanciulla ho visto poco al mondo e per la verità qualche non so esprimermi aggiunse per qualche sentimento represso e sforzandosi trattanto di sorridere devo solo dirvi che vi sono grata che io pure sento tutto ciò che dio vi dia felicità che
voi mi diceste allora del vostro sognatore è completamente falso cioè voglio dire non vi riguarda affatto voi siete guarito voi certo sia un uomo ha fatto diverso da quello che mi avete descritto una volta vi innamorerete che dio vi conceda felicità con la donna amata quanto a lei non le auguro nulla perché essa sarà felice con voi lo so io stessa sono una donna e voi dovete credermi se vi dico così essa tacque e mi strinse forte la mano potevo dire niente tanto ero agitato perché istante verrà disse alla fine rialzando la testa è tardi
mani sì ma è rassicurante sì ora ne son convinta io stessa che verrà domani così arrivederci a domani se piovesse forse non verrò ma dopodomani verrò infallibilmente vi voglio vedere vi racconterò tutto dopo salutandoci media della mano e disse fissandomi con lo sguardo aperto ora in poi dobbiamo stare sempre insieme la stanca nastenka se solo tu sapessi come sono solo adesso quando scoccano le 9 non potrei più restarmene in camera mi vestii e uscì malgrado il tempo piovoso andai la mi sedetti sulla nostra panchina poi in bocca e la viuzza ma mi colse vergogna non
mi voltai non guardai la sua finestra sebbene fossi a due passi dalla casa di lei la camera affollato come non mai tempo brutto e noioso se fosse stato bello avrei passeggiato tutta la notte ma domani domani domani mi racconterà tutto la lettera oggi non c'era mentre avrebbe dovuto esserci ma essi saranno già insieme quarta notte finito e finito le nove e sacer già l'avevo vista di lontano era la come la prima volta appoggiata col gomito sul parapetto del fiume non mi senti venire la stanca la chiamai soffocando la mia citazione se si voltò subito verso
di me bene disse è bene presto perplesso dov'è la lettera avete portato la lettera afferrandosi con la mano al barbetti nella lettera dissi alla fine ma lui non è ancora venuto i pallini orribilmente mi guardo a lungo immobile avevo spezzato l'ultima speranza lo perdoni esclamò alla fine con voce rotta che dio lo perdoni di avermi abbandonata così sono gli occhi voleva rivolgere uno sguardo ma non poté qualche istante ancora riuscì a dominare la sua emozione poi d'un tratto si voltò appoggiandosi alla balaustrata e scoppiò in lacrime basta basta esclamai ma non ebbi forza sufficiente per
continuare guardandola e poi che cosa dovevo dirle non consola te mi disse piangendo non parlatemi di lui non ditemi che verrà e che non mi ha mai abbandonata così crudelmente così inumanamente come ha fatto perché perché non è possibile che vi fosse qualcosa nella mia lettera in quella disgraziata lettera a questo punto i singhiozzi interruppero la sua voce si spezzava guardandola voce inumano continuo e neanche una riga neanche una riga mi avesse almeno risposto che non ha alcun bisogno di me che mi respinge ma in tre lunghi giorni neanche una riga com'è facile per lui
ferire offendere una povera fanciulla indifesa che alla sola colpa di amarlo a quanto ho sofferto in questi tre giorni dio mio dio mio come mi ricordo di quando andai da lui la prima volta mi quando mi abili dinanzi a lui e pianti e supplicai da lui una goccia del suo amore e dopo questo sentite aggiunse rivolgendosi a me e i suoi occhi neri lampeggiavano sentite ma non è così non può esser così e non è naturale o voglio io ci siamo ingannati forse non ha ricevuto la lettera forse ancora non sa niente giudicate voi stesso
come può essere di temi per l'amor di dio spiegatemi quello che da sola non posso capire com'è possibile che si comporti in modo così barbaro e grossolano come sta comportandosi con me neanche una parola di solito sia più compassione dell'ultima creatura del mondo forse ha sentito qualcosa qualcuno gli ha raccontato qualcosa di me esclamò rivolgendomi la domanda che ne pensate ascoltate nast janka a vostro nome e poi gli domanderò tutto l'iraq so tutto poi e poi scrivete una lettera non dite di no nast janka non dite di no lo costringerò soprattutto a prendere in considerazione
quello che fate se no amico mio no interruppe basta non ho più parole neanche una neanche una riga basta non lo conosco non lo amo più lo di ben però parlare tv i nas bianca fissi facendola mettere a sedere sulla panchina quella è finito così sia le lacrime si asciugheranno e che credete che mi voglia suicidare che mi voglia negare no il mio cuore era gonfio volevo parlare non potrei sentite apprendendo mila manu dite voi non avreste agito così vero voi non avreste abbandonata colei che fosse venuta da voi voi non avreste giocato un tiro
così terribile al suo cuore debole ingenuo voi certamente l'avreste trattato bene se vi foste immaginato cara sola che non aveva con chi consigliarsi che non sapeva impedirsi di amarvi che infine non è colpevole non è colpevole che non ha fatto niente di male non dio dio mio bianca esclama e alla fine avevo più la forza per dominare la mia emozione must ienca voi mi straziate ferite il mio cuore mi uccidete nasten'ka non posso più tacere debbo parlare dirvi tutto ciò che mi urge qui dentro nel cuore dicendo mi alzai dalla panchina a stienta imprese per
mano e mi guardò meravigliata cosa avete mi domando da ultime dissi risolutamente ascoltatemi la stanca ciò che ora vi dirò non è che una cosa assurda irrealizzabile ingenuo so che non potrà mai essere ma non posso lo stesso tacere in nome di quanto state ora soffrendo vi supplico anticipatamente di perdonarmi che che cos'è disse cessando di piangere guardandomi in volto mentre una strana luce interrogativa brillava nei suoi occhi meravigliati che cosa avete realizzabile ma via monastica così ora ho detto tutto vi amo ripetei agitando una mano ora na spiega potete pur parlare come stavate parlando
ora potete ascoltare tutto quanto vi dirò e bene che c'è interruppe nast janka che cosa vuol dire lo sapevo tempo che mi amava te solo ora mi pare che mi abbiate in un certo modo così un poco mio dio un po come ora ora come voi quando andaste da lui col pacchetto assai più di voi nast janka perché egli allora non amava nessuno ma voi amavate che cosa mi dite visco ha fatto ma sentita che pro cioè non a che pro ma perché così all'improvviso dio mio dico delle sciocchezze ma voi e nastenka rimaneva affatto
confusa le sue doti si accendevano abbassa gli occhi fare nastenka che fare io ho tutte le colpe sono stato cattivo ma no non sono io il colpevole nastenka ho l'impressione lo sento perché il cuore me lo dice che noi il diritto perché non so offendervi ingiuriarli ha fatto eco anche a me vengono le lacrime nas pianta che vengano vengano pure non danno fastidio a nessuno poi si asciugheranno una stanca ma sedetevi disse facendomi sedere sulla panchina quanti o mio mi siedo non posso più rimanere qui voi non potete più soffrirne vi dirò tutto e me
ne andrò voglio solo dirvi che non avreste mai saputo chi o via ma lo avrei conservato il mio segreto non vi straniera e adesso col mio egoismo ma ora ora no non posso pazientare voi stessa ne avete parlato voi ne avete la colpa avete la colpa di tutto io non sono colpevole non potete schiacciarmi no no non vi scaccio disse una stanca poveretta nascondendo per quanto poteva la sua confusione e non mi scacciate no io stesso volevo fuggire da voi me ne andrò solo voglio prima dirvi tutto voglio dirvi perché prima quando avete parlato non
potevo star seduto perché quando avete pianto e vi siate afflitta per io lo chiamo così per l'abnegazione per il rifiuto opposto al vostro amore ho provato l'impressione che nel mio cuore ci fosse tanta mole per voi nastenka tanto amore e mi riusciva tanto doloroso di non potervi aiutare con quel mio amore che il mio cuore si spezzava così io non potevo tacere nastenka dovevo parlare dovevo parlare sì sì parlatemi parlatemi così disse nastenka con un interesse inesplicabile forse vi parrà strano che io vi dica così ma parlate dopo vi dirò io vi racconterò tutto di
minas bianca semplicemente compassione mia piccola amica e finito è finito e quel che è stato detto è stato detto è così così già sapete tutto ma è solo il punto di partenza no bene ora tutti va bene solo dovete ascoltarmi quando stavate severe e piangeva te io pensavo a me ma concedetemi di dire tutto quel che penso pensavo che ma certamente ciò che vi dico non può realizzarsi in astenga pensavo che voi pensavo che buy in qualche modo sì in un certo modo completamente astratto non lo amava the già più lui lo pensavo ieri nastenka
e pensavo di fare in modo che vi innamorate di me voi l'avete detto nast janka l'avete detto voi stessa che quasi mi amava temi già ora di più da quasi tutto ciò che volevo dire rimane solo da dire sarebbe mai se voi mi amaste solo questo non la più sentita amica mia poiché siete sempre amica mia sentite io di certo sono un uomo assai semplice un uomo così insignificante ma non si tratta di questo non trovo le parole che dovrei dire perché sono confuso nastenka solamente vi avrei amato tanto che se vuoi anche amate lui
che non conosco non vi sareste mai accorta che il mio amore potesse essere di minimo fastidio per voi vi sareste soltanto accorta avreste soltanto sentito che ad ogni momento accanto a voi batte un cuore riconoscente un cuore ardente che per voi monastica nast janka che cosa avete fatto di me la gente non voglio visse una stanca alzandosi in fretta dalla panchina alzatevi venite con me non piangete non piangete ceva asciugandosi le lacrime con il suo fazzoletto adesso vi dirò forse qualche cosa e se egli mi ha abbandonata mi ha dimenticata benché ancora lo ami non
voglio ingannarvi ma ascoltate mi risponde tema se io per esempio riuscissi ad amarvi cioè se io soltanto amico mio amico mio come comprendo come comprendo di avervi offeso quando mi prendevo gioco del vostro amore quando vi ho lodato perché non vi eravate innamorato di me anch'io ed io non l'avevo preveduto non l'avevo preveduto quando sono stata stupida ma via ho deciso vi dirò tutto una stanca perché vado ecco vi sto semplicemente tormentando voi avete più rimorso perché avete riso e non voglio non voglio che voi oltre al vostro dolore io proprio non ne ho colpa
nastenka e ora addio fatevi datemi se ti aspettare aspettare bene passare passare già bassa lo sento poiché forse oggi sarà già finita poiché non lo posso più vedere gli si rideva di me mentre voi piangeva te qui insieme a me voi non mi avete respinta come lui mi amate ed egli non mi amava io stessa infine viano sì come voi mi amate io stessa ve l'ho già detto prima voi mi avete ascoltata vi amo perché siete più buono di lui perché siete più nobile di lui perché egli della poveretta era così forte che non riuscì
a finire peggio la testa sulla mia spalla poi sul petto e pianse amaramente io lo consolavo la persuadeva poteva cessare mi stringeva sempre la mano e mi diceva tra i singhiozzi aspettati aspettate ecco son già cal vi voglio dire non crediate che queste mie lacrime così per debolezza aspettate che finisca invece sono ci rimettemmo a camminare la re ti prego ancora di aspettare a cm alla fine si risollevò e cominciò a parlare ecco cominciò con voce tremante nella quale d'un tratto qualcosa di suono direttamente nel cuore aprendovi una dolce finita ecco non crediate che io
sia così in costante leggera non crediate che io possa così facilmente così presto a dimenticare tradire lo ama ton anno intero e giuro avvio che mai mai sia pure col pensiero gli sono state infedele ma egli ha disprezzato tutto ciò mi ha schernito che dio lo protegga mi ha ferita ha straziato il mio cuore io io non lo amo perché so amare solo chi è magnanimo kimi comprende chi è nobile perché io stessa sono così ed egli è indegno di me eppure che dio lo protegga meglio così se io fossi rimasta ingannata nella mia speranza
e avessi poi conosciuto che è così sì certo caro amico mio come sapere mai che tutto il mio amore era un'illusione di sentimenti di immaginazione cominciato per monelleria solo per farla alla nonna forse dovevo amare un altro non lui non un taloni un altro che avrebbe avuto compassione di me via lasciamo lasciamo andare tutta questa si interrompe nastenka sospirando volevo solo dirvi se malgrado io lo ami se malgrado ciò voi dite ancora se sentite che il vostro amore così alto da poter infine sradicare dal mio cuore il precedente se volete aver compassione di me non
abbandonarmi sola il mio destino senza consolazione senza speranza semi amerete sempre come adesso mi amate allora ve lo giuro il mio amore sarà davvero degno del vostro prendereste ora la mia mano la stanca stato dai singhiozzi anche la mastica via basta basta adesso proprio basta disse riuscendo appena farsi forza adesso è stato detto tutto non è vero va bene così voi siete felici ed anch'io lo sono non una parola di più aspettate risparmiatemi parliamo di qualcos'altro per l'amor di dio cena stanca si basta dice ora sono felice io su una stanca su parliamo d'altro parliamone
al più presto subito io sono pronto non sapevamo che dire piangevamo dicevamo mille parole senza legame senza senso camminavamo uniti sul marciapiede poi d'un tratto tornavamo indietro e attraversavano la strada poi ci fermavamo eri camminavano sulla banchina eravamo come bambini solo una stanca dissi ma domani sì certo nastenka sapete che sono povero o 1.200 rubli ma è una sciocchezza ma si capisce la nonna alla pensione bisogna prenderla con noi la nonna non ci darà associazione certo bisogna prenderla nonna non c'è anche in materia na tetra matri e ne è buona ha un solo difetto non
ha immaginazione nast janka non la mia tra fatto ma non fa niente è lo stesso loro due possono rimanere insieme voi domani verrete ad abitare da noi sarebbe da voi bene pronto da noi da noi la sua al piano di sopra e vuoto c'era un inquilina una vecchia nobile che ora è partita e la donna lo so vuol prendere un giovanotto io le dissi perché un giovanotto mi rispose ma io son vecchia ma non pensare che te lo voglia far sposare nastenka io indovina vaud che era proprio per questo no ma stanca diremmo ora basta
basta ma dove abitate lo ha dimenticato trani scott grande grande a lo so è una a casa pure disdice tela e ven da noi al più presto mani cena sfianca domani devo fare qualche cosa per l'affitto dell'appartamento ma non fa niente presto avrò lo stipendio vedete io potrò dare lezioni imparerò e poi darò elezioni sa benissimo e io presto avrò una gratificazione nastenka domani sarete mio inquilino ieri di siviglia perché presto lo ridaranno sì ci andremo disse ridendo la stanca no anzi è meglio non sentire più il barbiere ma qualcos'altro qualcos'altro certo sarà meglio non
ci avevo pensato così dicendo camminavamo bambini nella nebbia come se non sapessimo che fare ora ci fermavamo rimettendoci a parlare a lungo poi si ricominciava ad andare ed andavano dio sa dove è di nuovo risate di nuovo lacrime ora nast janka d'improvviso vuol ritornare a casa non oso trattenerla ma voglia accompagnarla il cammino quarto d'ora contratto nei pressi della nostra panchina da allora sospira non si affaccia sulla soglia dei suoi occhi io mi scoraggio temo ma poi essa mi stringe la mano e mi sprona di nuovo a camminare parlare parlare e ora è ora di
andare a casa a tardi disse alla fine must janka ho già fatto tante ragazzate stanca ma io non dormire vado a casa tornerò accompagna temi in te adesso andiamo serio a casa proprio sul serio parola non è perché bisogna usare amore risposi vivendo su andiamo mi ama domani sarà una giornata meravigliosa che cielo azzurro che luna guardate questa nuvola gialla la copre guardate guardate già è passata oltre guardate guardate che non guardava la nuvola se ne stava in silenzio e ferma come inchiodata al suolo dopo un momento mi strinse forte la sua mano tremava nella
mia la guardai si appoggia a me ancor più evidente in quell'istante un giovanotto c oltrepasso poi si fermò ci guardò fisso e fece ancora qualche passo il cuore mi sono sciolta bianca visti a mezza voce jenas bianca rispose in un sussurro stringendosi a me ancor più da presso come paurosa io mi reggevo appena in piedi la stanca must janka sei tu siamo la voce e nello stesso momento quel giovanotto fece alcuni passi verso di noi dio che grido che fremito come si staccò dalle mie braccia e corse incontro a lui rimasi a guardarli come annichilito
essa gli diede appena la mano e si gettò fra le sue braccia voltandosi quindi verso di me mi venne incontro come un lampo mi si stringe al collo con ambedue le mani e mi baciò con tutto il suo impeto giovanile dopo anche una parola torno da lui lo prese per mano e lo condusse con se utili lungamente a guardarli alla fine cambi scomparvero ai miei occhi fina le mie notti finivano al mattino quella era una brutta nata pioveva e la pioggia batteva tristemente ai vetri della mia camera nella mia camera c'era buio ed anche di
fuori tutto era fosco nebbioso la testa mi doleva mi girava la febbre si insinuava tra le mie membra padrone una lettera di città la portata il postino disse matri e na lettera di chi disse giustamente non lo so padre guarda forse c'è scritto troppi i suggelli era di lei perdonatemi mi scrivevano astenga bene supplico in ginocchio perdonatemi ho ingannato voi e me stessa fu un sogno un'illusione oggi piangevo per voi perdonatemi anatemi perché non sono affatto cambiata nei vostri riguardi vi dissi che vi avrei amato in infatti vi amo più di prima anzi oddio se
potessi amarvi tutte e due in una volta a se foste lui ma se gli fosse voi mi ronzava in testa ricordo le tue parole nast janka dio sa ciò che vorrei fare per voi per voi lo so è triste d'amaro vio straziato ma potrete ricordare a lungo l'offesa mi amate ancora sì grazie lo so vi ringrazio di questo vostro amore perché esso è impresso nella mia memoria come un dolce sogno che si ricorda molto tempo dopo il risveglio perché eternamente ricorderò quell'istante quando mia private come un fratello il vostro cuore quando si nobilmente avete accettato
in dono il mio cuore mortalmente ferito per serbar lo invita per accarezzarlo guarirlo se mi perdonerete il ricordo di voi sarà arrivato in me da un eterno sentimento di riconoscenza che mai di sparirà dall anima mia però questo ricordo e non lo sostituirò e nemmeno il mio cuore muterà esso è troppo costante anche ieri avete visto esso è subito tornato a colui cui apparteneva per sempre vedremo voi verrete da noi non abbandonateci sarete eternamente amico mio fratello e quando mi vedrete datemi una mano va bene da te mela la nato non è vero prima non
lasciatemi perché ora vi amo tanto perché son degna del vostro amore perché lo merito mio caro amico la settimana prossima sposerà egli è ritornato innamorato non mi ha mai dimenticata davis ha parlato di lui voglio venir via trovare insieme con lui gli vorrete bene non è vero donate ricordate e amate la vostra nastenka questa lettera le lacrime venivano giù copiose né al fine mi cade di mano vicino padroncino mio cominciò a matri ana la vecchia se dal soffitto ora se vuoi sposare invitare i tuoi ospiti puoi farlo guarda in atriana era la mia buona vecchia
giovanile ma non solo fatto la vidi con lo sguardo spento col volto grinzoso curva decrepita non so perché d'un tratto mi parve si fosse invecchiata anche la stanza come la donna e le mura e i pavimenti sis colori vano tutto si annebbiava e ragnatele ce n'erano ancora di più di più non so perché quando guardare fuori dalla finestra la casa di contro pure mi sembrasse decrepite si arrabbiasse a sua volta che l'alabastro delle colonne si sgretolasse frantumandosi che i cornicioni a me disse roe si screpola ssero che i muri infine cambiassero il loro vivo color
giallo in una tinta fosca ora forse perché improvvisamente spuntando didietro nuvola di nuovo il sole si nascose dietro altre gravide di pioggia tutto intorbidendo i miei occhi forse inopportuna e triste visione del mio avvenire e mi vedo come adesso tra 15 anni giusti invecchiato nella stessa camera sempre solo con matri e na che in tutti questi anni ha sempre la stessa neppure un po più intelligente ancora per la tua offesa nasten'ka come potrei oscurare ad una sola nube la tua felicità piena e perfetta se rimproverando ti amaramente river sassi nel tuo cuore l'affanno e ti
affligge sì col segreto rimorso e ti forzasse a combattere paurosamente in te stessa nell'ora della felicità come potrei io sciupare sia pure uno solo di questi fiorellini delicati che tu intreccia sti nei tuoi vicini risalendo con lui l'altare mai mai che il tuo cielo sia pure sereno luminoso e senza nubi il tuo caro sorriso che tu sia benedetta infine per l'istante di felicità di gioia che hai concesso ad un altro cuore solitario e riconoscente di omino solo un istante di felicità tutta la vita dell'uomo
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