come abbiamo detto più volte nella prima metà dell'ottocento la scena filosofica europea era per certi versi dominata dall'idealismo e in particolare dalla filosofia hegeliana questo però non vuol dire che sorgessero qua e là dei sistemi filosofici o comunque delle riflessioni filosofiche anche radicalmente opposte rispetto a quella di hegel e degli altri filosofi idealisti uno l'abbiamo già vista ed è quella di upload schopenhauer di cui abbiamo parlato in alcuni video che vi linko anche indiscrezione oggi iniziamo a vedere un'altra molto importante che avrà un grande seguito magari non tanto nell'ottocento ma soprattutto nel novecento sto parlando
della filosofia di soren kierkegaard grande importantissimo filosofo danese andiamo a cominciare [Musica] [Applauso] [Musica] caffè contatta di friends come sempre batman pronto o del giorno e una notte quindi spero di essere forse il più visto del solito io sono il manu ferretti per chi non mi conosce in questo canale pubblico abbastanza spesso video di spiegazioni di storia e di filosofia del canale nato in particolare per i miei studenti durante il lock down da coronavirus no insomma spero possa diventare sta già diventando un archivio di materiale da poter utilizzare per chi vuole anche all'università o per
curiosità personale in descrizione come abbiamo già detto trovate alcuni video che cito durante i link da alcuni video che cito durante la spiegazione un sommario di quello di cui parlerò in questa lezione e poi altri link che potrebbero esservi utili o perseguire quello di cui parlo io ho in generale per la vostra cultura alle vostre curiosità culturali dal punto di vista soprattutto storico e filosofico mi dicevo oggi la lezione si concentrerà su soren kierkegaard importantissimo filosofo che in vita non fu in realtà così seguito così ammirato così letto anzi visse una vita abbastanza in ombra
anche complice il fatto che essendo danese era un po fuori diciamo dal giro della filosofia che conta che in quel momento era soprattutto in germania ma è stato ampiamente riscoperto e rivalutato nei decenni successivi e in particolare nel novecento perché i kirchner è considerato l'anticipatore il primo vero esistenzialista in senso moderno questo termine esistenzialismo se avessi spiato filosofia l'avete sentito anche prima nella storia della filosofia in particolare lo si usa a volte parlando di pascal è un filosofo seicentesco quindi che vive due secoli prima rispetto a kirchner ed in effetti se analizziamo la filosofia di
pascal è quella di kirk erano in parallelo possiamo trovare ampie similitudini tra i due qual è la differenza che in pascal diciamo ci sono alcuni temi esistenzialisti c'è un barlume di ricerca esistenzialista ma i temi sono molti ampi pascal poi si rivolge anche alla scienza cerca di indagare la scienza o almeno il linguaggio della scienza insomma a una formazione anche più ampia e più variegato è stata quella di kirk a gara diciamo che pascal anticipa kirk ernst ancora presto per parlare forse ed esistenzialismo vero e proprio anche perché pascal rimane molto isolato in finale invece
pone le basi molto concretamente anche in termini di termini di parole per quello che sarà poi l'esistenzialismo del novecento lo ho già fatto dei video su questi argomenti vi linko anche qui in descrizione in particolare abbiamo visto sartre abbiamo parlato di hayden che poi l'esistenzialista a modo suo e molti altri a spurs eccetera di cui magari non ho ancora parlato ma a cui presto dedicherò altri video insomma una corrente sicuramente importante prima di tutto però parli partiamo da alcuni dati biografici come sempre faccio quando vi presento un filosofo kirkham fioretto è danese passa la gran
parte della sua vita quasi tutta la sua vita a copenaghen capitale della danimarca vive tra il 1813 e il 1855 quindi non ho una vita particolarmente lunga muore a 42 anni lascia copenaghen solo per un anno o qualcosa del genere qualche mese forse un po più di un anno quando appena terminati gli studi universitari si sposta brevemente a berlino e si sposta berlino perché in quel momento storico berlino è effettivamente la capitale europea della filosofia capitale mondiale della filosofia ci ha insegnato è che in realtà quando arriva kierkegaard è che le già morto però ci
sta insegnando quegli anni schelling altro grande esponente del leaderismo quindi chi ha modo di seguire alcune lezioni di schelling all'inizio con un certo entusiasmo vai però più passa il tempo più critica si trova deluso davanti all'approccio di schelling e in generale del rischio tanto è vero che diventerà un forte non acceso nemico proprio dell'idealismo comunque ricapitoliamo con la vita nasce 413 una famiglia abbastanza benestante ma il padre lo educa maniera molto molto severa il padre è anche abbastanza anziano ha più di 50 anni quando kirchner nasce e soprattutto educa il figlio in un clima molto
cupo anche potremmo dire molto duro molto austero come parte era comune nella religiosità del nord europa quindi cresce controllato ben tenuto sotto controllo dal padre e anche per soddisfare i desideri del padre finite le scuole inizia a studiare all'università teologia studia per vari anni teologia e alla fine si laurea con una tesi incentrata sul concetto di ironia in socrate cosa che in parte lo influenzerà quelli europei si trasferisce chiaramente a berlino torna in patria e rimarrà sempre lì intanto il padre muore lui ha una piccola eredità che gli consente di vivere più che recentemente si
sente ha bisogno di fare altri lavori si può dedicare alla filosofia però prima di parlare del suo delle sue è filosofiche anche delle opere devo parlarvi delle sue vicende amorose vedrete che in realtà quando parleremo alla filosofia di chieti che hanno meglio degli esiti della filosofia di tiri che vedevo che l'aspetto diciamo così passionale amoroso conta molto molto po eppure nella biografia di kirchner un peso rilevante cela una relazione con una donna una relazione travagliata e anche per certi versi oscura poco chiara agli storici e biografi di kierkegaard che quella con reggina olsen chiara questa
reggina os era la sua fidanzata una ragazza che lui conosce con lei a 17 anni con cui che frequenta per qualche anno con qui alla fine si fidanza finanzamento intendo dire nel senso ottocentesco cioè il finanziamento che prelude al matrimonio i due si devono sposare sono fidanzati perché si stanno preparando a matrimonio può improvvisamente lui la lascia prima delle nozze poi si trasferisce a berlino poi torna ma non riallaccia più i rapporti sentimentali con questa reggina e questo evento lo si vede dai diari di kierkegaard ha un peso rilevantissimo nella psicologia personale di questo filosofo
nella sua vita concreta anche perché non è chiaro il motivo per cui che la lascia alcuni hanno letto in questa decisione un eco della sua filosofia e vedremo che lui parlerà del marito della figura del marito e la vedrà come qualcosa da superare e quindi forse si era reso conto che la vita matrimoniale non faceva per lui ma anche basandosi sui diari di chitika emergono anche delle tesi molto più fantasiose ad esempio c'è un l'interpretazione che basandosi su quello che proprio chi scrive scriveva che pensa ritiene che il filosofo danese si ritenesse maledetto e ci
fosse su di lui e sulla sua famiglia è una maledizione un odio di vino e che quindi abbia lasciato reggina per incitazione su coinvolgere questa stessa donna e gli eventuali figli in questa maledizione da cosa deriva se questa maledizione poco chiaro le ipotesi sono due una kierkegaard pensava che dio lo avesse maledetto perchè suo padre rimasto vedovo la prima moglie aveva avuto una relazione con quella che sarebbe poi divenuta la madre di kierkegaard pochi mesi dopo il lutto della perdita una moglie cioè non aveva rispettato il necessario periodo di lutto avendo una relazione troppo presto
per questo secondo kirk al avrebbe attirato su di sè e sui suoi figli quindi anche su soren l'odio di vino e quindi la maledizione cioè sono ipotesi la seconda ancora più fantasiosa perché il padre pare che da giovinetto attorno agli 11 anni d'età una volta avesse bestemmiato controllino e questa bestemmia secondo kierkegaard avrebbe scagliato su di lui eredi appunto l'odio di fini insomma capita che oggi sono cose che fanno decisamente ridere anche perché gli undicenni che bestemmiano siamo pieni senza che per questo si scateni la divina o maledizione che vanno di generazione in generazione però
circa yard era abbastanza appare fosse abbastanza convinto di queste cose perché lecito fanno un po ridere sono un po cose di cui potremmo anche fare a meno ma ci aiutano a comprendere la psicologia di questo uomo che è certo indagava l'esistenza della gava l'uomo indagava alle grandi domande ma aveva un certo senso questa cupezza di fondo questa cappa di comodità ansia angoscia vedremo perché dico questi termini su di sé sulla sua famiglia e quindi viveva anche questa indagine con la certa drammaticità ecco questo voglio dire questa è la birra era stato biografico importante da rilevare
circa vive la vita in maniera molto tragica molto drammatica molto difficile un po anche forse per sue idee non solo per gli eventi che lo circondano e questo si riflette sulla sua filosofia per quanto riguarda gli eventi diciamo così generali storici kirchner rimane indifferente a tutti i grandi sconvolgimenti che attraverso l'europa mentre lui è di internet è presente che vive negli anni della restaurazione e poi dei moti liberali del 30 liberali e socialisti del 48 mar i moti varie sconvolgimenti manca lui interessano molto molto poco neve molto chiuso in se stesso scrive molte opere tra
l'altro le scrive filmandole quasi tutte a parte proprio l'ultima quasi tutte pseudonimi c'erano le firma solenne che lega usa nomi diversi e anzi usa nomi diversi a seconda della fase del suo pensiero in un certo senso cioè da giovane usa alcuni psudonimo più passa il tempo più ne usa altri quasi che questi pseudonimi a rappresentassero anche il cambiamento del suo modo di ragionare del suo modo di essere ma non arriva qualcosa di nuovo cambiava opinione su alcuni temi cambiava anche pseudonimo segno anche che per lo stesso kirchner era difficile forse trovare un'identità precisa e vedevo
che questo avrà esso stesso un riflesso sulla sua filosofia poi era anche di carattere molto schivo e questo spiega in parte perché y o ninno ovviamente quali sono però le opere principali ne scrive tantissime volte anche entrare in polemiche che diciamo così quotidiane soprattutto con la chiesa danese ma alcune opere hanno avuto successo nel corso 12 anni e vale la pena citare la più famosa di tutte quella più celebre in assoluto si intitola aut aut che è adattata a 1.843 attenzione attraverso sembra una banalità però ho notato in questi anni che è meglio dirlo bene
aut aut questo titolo strano non è un titolo in inglese è un titolo in latino non è out out come si dice in inglese con dire fuori fuori non vuol dire questo aut aut un'espressione latina se voi avete studiato latino ma anche se non l'avete studiato forse avrete sentito dire comunemente ti do un aut aut questo è un aut aut cosa vuol dire aut aut che anche il significato di questo titolo di kierkegaard out in latino è la conduzione o ok o questo o quello o a o b oppure come sapete poi se fate latino
sapete che ne esistono già stata anche logica che esistono due tipi di vista out è bello il latino è anche in logica hanno significati diversi diciamo che out è la o escludente potremmo dire cioè o questo o quello senza possibili alternative senza possibili vie di mezzo io ti mette davanti a un aut aut ti dico scegli o questa strada o quest'altra strada e non puoi evitare di scegliere non puoi dire scelgo entrambe non scelgo mi tiro indietro no aut aut udine oh di qua oh di là senza perferi e senza alternative ok quindi quando si
dice nel linguaggio comune questo è un aut aut coldiretti sta mettendo con le spalle al muro devi scegliere stavolta magari è rimandato per molto tempo di scegliere di esprimerti ma adesso voglio che tu scelga anche il titolo dell'opera di circa aut aut o dire questo o o o questo o quello nettamente il latino out out questa opera importante è ovviamente quella che si studia di più non per forza quella che conclude pensiero richiede di allora qui c'è una parte del pensiero di chicca però quella famosa con l'aiuto che è successo è quella che più spesso
viene citata poi a un parentesi scusate all'interno di aut aut c'è anche una sezione che a volte viene pubblicata come un libro autonomo serata in libreria trovate anche questo libricino più piccolo che in realtà nasce come sezione interna valuta auto ma volta in di ritorni la pubblica una parte perché è abbastanza autoconclusiva questa selezione che ne pubblica da parte eccetera eccetera eccetera si intitola diario del seduttore una specie di don giovanni e ne parleremo perché vi spiegherò di cosa parla aut aut di cosa parla il diario del seduttore ben sappiate comunque che è una parte
di aut aut questa prima opera seconda opera importante timore e tremore sempre 1843 che conclude un po discorso iniziati con aut aut e poi deciderai sicuramente anche il concetto dell'angoscia 1844 e briciole di filosofia sempre 1844 come vedete nel giro di due anni di poco tempo tutta la maggior parte del pensiero e kid per bene esposto in opere che hanno avuto un grande successo hanno eseguito questi c'erano le premesse la vita e le opere come si suol dire a volte nei manuali ora vediamo la filosofia che cosa dice kirchner in queste opere iniziamo a vederlo
in realtà dividerò il pensiero di kirchner in credo tra video perché c'è tanto da dire è già un primo video di questo tipo pensione porterà via un oretta e quindi meglio dividere segmentare il discorso comunque creerò una playlist dove potrete poi seguire tutto il percorso iniziamo a vedere cosa dice è effettivamente il pensiero richiederà prende le mosse da un confronto con l'idealismo vede trovava a berlino a seguire le lezioni di schelling e subito si confronta con l'idealismo dato nè il realismo è la filosofia dominante nell'europa del tempo non si può fare a meno di avere
un confronto con l'idealismo e vedere cosa si pensa nell'idealismo ora kierkegaard a una prima momentanea ammirazione per il realismo che però mette subito da parte e come dicevo già seguendo le lezioni di schelling si renda conto che l'india lismo non riesce a risolvere quelli che lui ritiene essere veramente i problemi dell'uomo o meglio finge di risolverli ma in realtà finisce per aggirarli completamente cosa voglio dire voglio dire che l'idealismo è una filosofia basata il lirismo hegeliano che quello più rappresentativo potremmo dire ci parla della realtà del mondo dell'universo della storia con la s maiuscola in
termini sempre molto astratti intanto è in termini sempre molto generali si dice sì la storia un senso un significato tutto nella storia serve è un tassello di un percorso anche le contraddizioni i momenti di caduta ai momenti di difficoltà i momenti di negatività sono passaggi obbligati che la storia deve compiere che l'assoluto deve compiere per raggiungere il suo scopo quindi la vita resistenza all universo anno in senso uno scopo che si rende chiaro soprattutto a livello dell'assoluto ok l'infinito trova soluzione il finito è solo una parte dell'infinito e sono tutti i concetti abbiamo detto più
e più volte con hegel e in descrizione vi mette un link magari a questi concetti espressi da chi ma cosa pensa pensa che è vero che se noi ci mettiamo nella prospettiva degli idealisti le soluzioni si trovano l'esistenza assenso per come la presidenza non i realisti ma l'esistenza presentata agli idealisti della non esistenza reale l'esistenza vera è l'esistenza del tutto astratta nell'esistenza troppo generale per poter coinvolgere l'uomo faccio un esempio molto concreto per capirci mettiamo che io sia un uomo che sta vivendo mettiamola così non ad esempio di kercher ma mettiamo cinque semplici un ebreo
nella germania del 1939 ok ora scoppia la seconda guerra mondiale la germania inizia a eliminare gli ebrei tedeschi e poi via via polacchi eccetera germania nazista ovviamente io posso essere consolato dal fatto che la storia o significato che i momenti di negatività sono necessari per arrivare poi alla soluzione è che mi potrebbe di un hegeliano che potrebbe dire sì seconda guerra mondiale è stata un dramma un atroce crimine né olocausto è stato la cosa più brutta della storia però come sempre era una fase di antitesi una fase di caduta e poi sarebbe stata superata con
l'andare avanti il procedere della storia in effetti negli anno potrebbe anche lì ci vedete negli anni quaranta stata la guerra mondiale ma poi dagli anni 50 in poi è iniziato un periodo di pace per l'europa e di progresso e di sviluppo economico sociale e così via quindi la seconda guerra mondiale è stata brutta drammatica orribile ma era necessaria per arrivare a quello che è accaduto dopo questo direbbe un hegeliano che guarderebbe la storia non nell'ambito di pochi decenni ma nell'ambito dei secoli nel medio lungo periodo ovviamente l'uomo che vive però la storia da dentro cioè
l'ebreo e la germania del 39 non è che si consola pensando che tra 30 anni le cose andranno meglio lui muore domani viene portato alle camere a gas poco dopo lui viene ucciso allora per lui sapere o pensare anche che va beh nell'infinito tutto trova soluzione l'eternità dell'assoluto la storia approcciare verso il bene le contraddizioni vengono superati in una sintesi a lui non gliene frega niente tutto questo perché lui vive dramma visive la contraddizione è in lui la contraddizione non viene superata se lui vede nella storia che lui sta vivendo la sua storia con la
s minuscola se lui e la sua storia vede il dramma della contraddizione avere lo scontro dialettico lui sa che questo scontro dialettico difficilmente verrà superato nella sua esistenza anche aderendo all'idealismo anche pensandola come la pensano gli idealisti lui sa che questo sconto avrà superato con lui sarà già morto capite il senso dell'esistenza penalisti si trova nella storia ma ma che me frega del senso dell'esistenza sia nella storia magari emerga tra mille anni io voglio sapere qual è il senso della mia esistenza questo è il grande difetto secondo kierkegaard e idealismo l'idealismo non guarda al singolo
l'idealismo guarda al tutto e spiega la razionalità del reale spiega il senso delle cose per il tutto mai per il simbolo è infatti singolo viene ampiamente ha trascurato il singolo viene visto solo come una parte del tutto e ci si dimentica le single ma il dramma noi abbiamo come singoli non come tutto noi la vita non la viviamo nell'eternità nell'eternità siamo morti sepolti e decomposti noi la vita e i suoi drammi li vediamo nella singolarità nella momentanea età nel tempo non eterno ma qui breve in divenire che ci è dato vivere nei pochi decenni che
ci sono arrivati da vivere qui dovevamo trovare il senso della nostra esistenza dire che il senso della nostra esistenza è del tutto infinito che si realizzerà tra qualche secolo come non dirci niente sapete è un aggirare il problema per questo chi dice che gli idealisti si risolvere problemi dell'uomo uccidendo l'uomo perché risalgono risolvono i problemi dell'esistenza danno un senso all'esistenza a patto che non la si guardi dalla prospettiva dell'uomo e allora che senso ha spiegare l'esistenza se dobbiamo dimenticarci dell'uomo noi vogliamo capire l'esistenza dall'ottica dell'uomo perché siamo uomini no esistenzialismo di kirchner critica l'idealismo perché
ha sbagliato tutto ha sbagliato completamente prospettiva è facile spiegare le cose dall'alto non vogliamo vedere dal basso è qui che noi viviamo non la non nell'eternità viviamo nella monumentalità nell'istante e questo è l'approccio sarà da qui in poi l'approccio di kirchner liberarsi da questo concetto dell'astratto degli idealisti co della nazionale e guardare le contraddizioni basse umane concrete della nostra esistenza momentanea quotidiana particolarmente importante da questo punto di vista sono appunto quelle contraddizioni di cui parlavo prima né leaderismo le contraddizioni esistono tutta la storia assegnato alla contraddizioni da tesi e antitesi che si confrontano tra loro
luna il contrario dell'altro l'antitesi è sempre la negazione della tesi il contrario rispetto alla tesi ok e d'altronde la legge della storia la legge dialettica cioè la legge di scontro di confronto di lotta questo è che la varetto più e più volte c'era anche i think the anticipato magari ancora in nuce e diciamo poi è che l'aveva ben esposto definitivamente il senso della storia e la lotta il confronto è la contraddizione ma questa contraddizione per huggel viene sempre superata tesi anti ci sono solo i due punti di partenza di una triade in realtà che si
conclude nella sintesi la sintesi supera le contraddizioni supera le lotte mette pace perché la sintesi riprende la tesi potenziandola tramite l'attraversamento dell'antitesi avevamo visto ad esempio nello stato in particolare no c'è la famiglia che è la tesi dove tutto è in equilibrio c'è la società civile che è l'antitesi dove tutto è lotta invece perché le varie classi sociali lottano tra loro i vari interessi si scontrano eccetera e poi però c'è lo stauto che è la sintesi perché alla sintesi perché prende insieme famiglie e società civile e le pacifica e quindi le contraddizioni si risolvono le
contraddizioni ci superano tutto va per il meglio in fondo quale abbiamo parlato della dialettica hegeliana avevamo detto che l'avevo detto più volte che la verticale a una v può essere vista come un percorso di tragedie che però si concludono in commedie la tragedia è sempre una fase momentanea perché poi l'esito complessivo della storia è quello di una commedia cioè con il lieto fine potremmo dire un po banalizzando ok kierkegaard pensa anche lui che le contraddizioni ci siano anche per lui la storia umana stavolta la storia dal basso come vi dicevo prima è una storia di
contraddizioni di lotte di confronti di contrari che si scontrano il problema è che nella storia umana queste sintesi non arrivano raramente arrivano nella storia dell'umanità bo può anche darsi che le contraddizioni legni hanno superato in una sintesi in mano e la nostra storia concreta non è così prendo ad esempio una situazione di vita che spesso colpisce i giovani che fanno i superiori e che stanno finendo i superiori della città in quinta superiore e quindi è un esempio penso abbastanza calzante finite le superiori finito liceo bisogna scegliere anche prima ho prima rifinirlo bisogna scegliere quale percorso
universitario fare bisogna scegliere cosa fare nella vita in quale direzione andare voglio fare medicina o voglio fare giurisprudenza voglio fare ingegneria o voglio fare lettere o voglio fare fino giustizia voglio fare storia tante strade che si aprono davanti a uno studente strade tra loro contraddittori e vero che a volte noi abbiamo delle così tendenze ci piace di più la materia di un'altra ma molto spesso questo accade nella maggioranza degli studenti ci sono due tre strade che piacciano che sembrano plausibili a uno studente a volte mi piace una sola eva è una scelta obbligata ma molto
più spesso gli studenti hanno 23 strade che gli si prospettano avanti tra cui devono scegliere strade tra loro contraddittorie ovviamente perché poniamo che uno debba scegliere tra filosofia e fisica sono avuti studenti che hanno avuto scegliere tra filosofia e itc allora tra filosofia e fisica in due belle fa contatto 22 belli dei corsi di laurea interessanti e intriganti benissimo 1 per i ragazzi sia l'una sia l'altra può essere può capitare quale scelgo è chiaro che le due strade sono contraddittorie perché sono auto escludenti o scelgo l'una o scelgo l'altra non posso scegliere sceglierle entrambe oddio
è vero che io posso anche dire mi laureo in filosofia e un futuro mila euro ha un fisico o viceversa a milano in fisica e in futuro milano della filosofia però alla prova dei fatti non è così semplice poi può accadere c'è gente che prende due lauree ma in genere a 19 anni quando scegli la facoltà universitaria sceglie anche il lavoro che poi vorrei andare a fare perché se uno dice scelgo filosofia è chiaro che tra cinque anni quando finirò i tre più due di filosofia potrò anche iniziare fisica ma kimi manterrà i miei genitori
di sim e temi diramarsi pensino anche l'arte tiranno adesso cerca di un lavoro giusto e quindi fisica rimarrà magari il sogno nel cassetto da fare alla pensione ora fare nei ritagli di tempo una volta che aveva iniziato a lavorare e viceversa sparò fisica stessa cosa per filosofia quindi è chiaro che provata che scelgo l'altra strada viene almeno momentaneamente tagliata e atene data fuori e comunque in rete nell'ambito della mia ricerca di lavoro quanto meno e quindi è un aut aut vero e proprio per ritornare a questo titolo di chirurgia al che presto riprenderemo perché se
scelgo una escluda l'altra e se scelgo late scuro la prima capite le due contraddizioni sono due scelte con territorio non possono arrivare a una sintesi dice che nella vita concreta non c'è sintesi è che la sognata immaginato che tutte le contraddizioni poi arrivano una sintesi nella storia ma nella vita dell'uomo non è così sposò questa reggina olsen o non la sposò mai che posso dire non la sposo è però poi c'è la sintesi la sposano stesso devo scegliere se la sposa non posso più essere uno scapolo se non la sposa non possono essere un marito
non c'è una via di mezzo una soluzione sintetica che prenda entrambe le soluzioni quando devo scegliere per la mia vita scelgo una strada che appena imbocca una strada tutte le altre strade possibili decadono capite non posso tenere aperte tutte le strade sinteticamente abbracciarla e tutte se scelgo di fare un lavoro rinuncio a poter fare tutti gli altri lavori se scelgo di fare una certa università rinuncio contemporaneamente a tutte le altre università si è scelto di sposare una donna rinuncia alle altre donne poi è vero che sì al divorzio però se cio divorziare rinuncio al essere
uno che si è scordato una sola donna le scelte di vita si ripropongono più volte no nella vita non è stata una scelta è l'ultima ce ne sono altre da dover fare spesso davanti a noi ma ogni scelta è una scelta esclusiva dove una scelta sintetica è una scelta che uccide tutte le altre possibilità che nega tutte le altre possibilità per questo la scelta in kierkegaard e non è un qualcosa di positivo non è un qualcosa che ci doveva far gioire per la nostra libertà come invece ricevono gli illuministi come sostenevano kant volta ere compagnia
gli illuministi avevano esaltato la libertà dell'uomo no peraltro l'uomo ha tante possibilità di scelta bene meglio più possibilità di scienziati sono meglio è perché luogo potrà scegliere con la sua intelligenza con la sua capacità e potrà quindi crearsi una sua vita per kierkegaard ha più scelte si hanno più si rischia di rimanere paralizzati invece cioè la scelta è qualcosa di angosciante perché lo è perché paralizzante perché è drammatica la scelta proprio perché la scelta implica l'annullamento implica la nullificazione la nullità di tutte le altre possibilità quando io a davanti non un'unica possibilità non unica strada
ma tante possibilità devo scegliere e quando scelgo mi chiudo router addestrare mi do una faccia che così facendo però nega tutte le altre facce che potrei avere e quindi la scelta diventa qualcosa di incredibilmente responsabilizzante perché io posso scegliere una strada potrei fare la scelta migliore per ma potrei anche sbagliare e in quel calcio una volta che io ho chiuso la tre strade io ho fatto la scelta sbagliata io divento etici dei mad rami delle mie felicità degli dei miei errori posso cercare di rimediare certo con altre scelte e anche vero davanti varie strade e
anche lì avrò davanti la possibilità di sbagliare e la possibilità di annullare ogni scelta implica la negazione ogni affermazione implica la negazione dire che scelgono questa strada vuol dire che non scelgo tutte le altre e per questo c'è una paralisi c'è una difficoltà dell'uomo per difficoltà dell'uomo a capire proprio io a capire quando si vuole essere e cosa si è anche perché non c'è solo la scelta tra l'università a all università b cioè che la scelta tra cosa siamo che tipo di persona siamo che tipo di persona vogliamo essere e queste scelte le analizzeremo tutte
sono scelte esterne all uomo cioè cosa fare con chi sposarmi che lavoro intraprendere che carriera eccetera ma ci sono anche scelte interne cioè cosa sentiamo di essere cose decidiamo di essere e queste scelte interne sono gravosi e tanto quanto se non di più di quelle esterne capite quindi la scelta non è mai un qualcosa di bello allegro da affrontare a cuor leggero per kirk è qualcosa in angoscia per questo gli studenti di quinta superiore in genere ti interessa molto perché perché la loro scelta la vivono spesso come una cosa e ne angosciante non sono contenti
di dover scegliere quale università fa perché perché vengono ri sbagliare ora questo timore di sbagliare timore di aver imboccato non sarà sbagliata un timore che abbiamo tutti quando cresci anno quando facciamo le scelte neanche quando sono già cresciuti a volte magari un pochino meno netto ma nell'adolescenza particolarmente forte perché abbiamo alcune scelte fondanti da dover compiere per questo lo sente particolarmente vivo e vitale per questo che riguarda ribadire che la scelta erano certo senso il punto zero dell'esistenza umana cioè il punto di partenza a cui però ritorniamo costantemente perché non è che ci sia una
sola scelta ce ne sono infinite le scelte infinite da fa scelte da fare una volta ma poi anche da rinnovare e da rifare cioè è tutta una scelta noi torniamo sempre al problema della scelta lirica abbiamo continuamente non c'è via riscatto e quindi è qualcosa con cui dobbiamo misurarci continuamente anche il fatto che lo stesso kirill componga come firma nelle sue opere degli pseudonimi elena tico perché pare quasi che lui stesso a verificata scegliere chi vuole essere sì da tanti pseudonimi come se si desse tante facce e questa difficoltà questa grossa della scelta si vede
fin da lì in qualche modo c'è una via di scampo a questa angoscia c'è una via di scampo a questo problema della scelta che tra poco nei prossimi video vedremo più in dettaglio la risposta è sì ben anticipo già non è una via di scampo che in genere piazza e poi così tanto di studenti alla maggior parte degli studenti perché come vedremo la via di fuga chiamiamola così la l'uscita dall angoscia e la scelta è un'uscita molto parola sale molto anche drammatica suo noto ed è un uscite non ce l'ho senso nella fede l'unica via
di fuga sarà la fede complice anche l'educazione richiese al che vi ho detto è uno che aveva meditato giovane anche di diventare pastore luterano è uno che vive la religiosità maniera molto forte anche lì nella fede forse c'è l'unica via di scampo in questo si lega in un certo senso anche a pascal per una fede vissuta in maniera molto drammatica molto tragica ne parleremo una fede assurda per certi versi e vi spiegherò perché lui vede qui questa via di fuga certo nel esistenzialismo del novecento poi che riprenderà molti dei termini kercher a volte questa via
di fuga nella fede mancherà cioè l'esistenzialismo del novecento sarà spesso un esistenzialismo ateo o vicino in qualche modo all'ateismo certo non cattolico non particolarmente cattolico se non in qualche figura particolare e quindi ci sarà un problema perché se l'esistenzialismo di chili di carne risolvere i problemi nella fede e se questa fede non ha più senso per chi filosofo e novecento allora l'esistenzialismo e novecento difficoltà a risolvere i problemi dell'uomo in difficoltà molto gravi e ne parleremo io ho letto qualche video c'è già sid curiosi mary lynn coin d'iscrizione ovvio però per concludere questa parte introduttiva
è tutta la filosofia di hegel sarà incentrato sull'uomo sul singolo come vi dicevo prima sono e lui voleva come epitaffio due parole quel singolo come le patate lo sapete la frase che si iscrive sulla lapide quando si muore quel singolo perché l'esistenza umana un esistenza singolare sempre è un singolo che si pone davanti alla vita e se vogliamo capire che senso ha questa esistenza dobbiamo affrontarlo dal punto di vista le singole dal punto di vista del finito dell'uomo della sua esistenza delle sue scelte quindi non certo dal punto di vista dell'assoluto hegeliano per il quale
non ha molto senso per questo in kirchner non c'è la risoluzione definito nell'infinito commerciare in heaven negati o detto infinito noi siamo solo una faccia dell'infinito una parte un elemento dell'infinito e quindi non abbiamo molto senso di per noi stessi dobbiamo essere ricondotti sempre all'infinito in tiri che arnone cosi il card c'è un infinito ed io gli ho detto che lui è un fedele cristiano c'è dio dio inteso anche come infinito ma tra noi ed io tra il finito e l'infinito non c'è un collegamento così veloce e semplice come leva tifosi l'idealismo c'è un salto
c'è un abisso c'è una distanza incolmabile l'infinita è un qualcosa di lontanissimi noi siamo finiti con territori sofferenti davanti alla scelta l'infinito e altrove è distante e per noi è difficile appellarci a questo infinito non facciamo con grandissime difficoltà con salti mortali per tre motivi e vedremo che questo tornerà a los mi spiegherò nel dettaglio cosa intende dire credo che quando parla di questo abisso di questo salvo ma questo è portato da capire non c'è una pagina soluzione una facile via di fuga in dio cioè dio c'è una via di fuga ma non è certo
facile ecco questo era quello che volevo dirvi per introdurvi un po il pensiero e circa circa guard e confrontarlo con il pensiero degli idealisti che tanta parte ha avuto nella filosofia dell'ottocento la prossima volta andremo avanti iniziamo a vedere proprio aut aut quest'opera che vi ha citato dove circa rappresenta i primi stadi dell'esistenza perchè gli ho detto l'uomo davanti a delle scelte e in base alle scelte che fa o al modo a questo approccio a queste scelte diciamola così vive diverse forme di esistenza lui parla di sta lì ne presenterà due subito e un kart
o fuori e quindi iniziamo a vedere questi star i quali caratteristiche hanno come si passa se è possibile passare da uno all'altro se c'è un salto incolmabile insomma avremo modo di discutere abbastanza indiscrezione come al solito vi ricordo ho scritto gli argomenti che ho trattato e col minuto cliccabile per recuperarli nella presentazione qualsiasi manuale trovate queste cose di violetto leggetevelo anche lì modo la fare confronto con quello che ho detto io magari avere un po più chiare le questioni e poi vi ho detto in d'iscrizione trovate anche link a video su hegel e su altre
cose che si collegano e si confrontano con quello che vi ho detto in questa particolare elezioni ci vediamo qui presto per altre lezioni di sookie rdine arma poi anche ovviamente le direzioni di filosofia su altri argomenti e di storie educazione civica e quant'altro ciao alla prossima [Musica]