l'europa unita un sogno che forse nasce con carlo magno o forse piuttosto nasce col manifesto di ventotene nel 1941 oggi parleremo di unione europea e ne parleremo dal punto di vista giuridico costituzionale per capire come l'italia partecipa al sistema dell'unione europea sono alfonso celotto e insegno diritto costituzionale a roma tre molti pensano che la nostra sia la costituzione più bella del mondo io non so se questo è vero perché stabilire qual è la costituzione più bella del mondo è come decidere una volta per tutte qual è il calciatore più forte di sempre all imperatore romano
più grande ma forse anche inutile deciderlo perché una costituzione non va valutata per la bellezza va valutata per la sua forza per la sua applicazione e la nostra costituzione repubblicana la costituzione del 1946 47 è una costituzione forte viva applicata che ci fa vivere da cittadini in una repubblica democratica da oltre 70 anni perciò dobbiamo sempre conoscerla sono particolarmente contento di questo corso un corso di diritto costituzionale grazie al pubblica la scuola di amici [Musica] oggi parliamo di unione europea a dire la verità può sembrare strano parlare di unione europea all'interno di un corso di
diritto costituzionale perché in fondo l'unione europea non è un argomento di diritto costituzionale l'unione europea è un sistema di stati che si pone al di fuori e al di sopra della nostra costituzione e infatti la nostra costituzione non parla di dio europea o meglio ne parla in maniera soltanto marginale e soltanto l'articolo 117 in maniera esplicita nel testo riformato dopo il 2001 eppure la sovranità dello stato italiano ormai non è più completa perché perché l'abbiamo limitata rispetto al sistema dell'unione europea cioè l'italia ha ceduto parte importanti della sua sovranità come ad esempio sulla moneta che
ormai non può più essere battuta a livello nazionale ma è unica europea come ad esempio sulle leggi perché ci sono ampi settori della legislazione e sono rimessi all'unione europea perché la legge italiana deve essere conforme ai regolamenti e direttive ecco allora che il tema dell'unione europea diventa molto importante anche per il diritto costituzionale che per capire come funziona dall'unione europea dobbiamo tornare indietro dobbiamo tornare indietro alla seconda guerra mondiale non tanto al manifesto di ventotene che in fondo è lo spirito essenziale dell'unione europea del sistema europeo ma alla fine della guerra quando i vari capi
di governo e di stato si confrontano con l'idea di dare all'europa un periodo di pace e di prosperita un periodo senza guerre un periodo di ripresa economica dobbiamo tornare con la mente ad alcide de gasperi adenauer schuman cerci lo diciamo nè cioè ai padri fondatori dell'unione europea l'oro non pensarono all'unione europea pensarono più semplicemente a degli accordi internazionali che peraltro iniziarono da pochi stati però nel tempo in oltre 50 anni il sistema si è evoluto e di molto e per capirlo dobbiamo fare proprio un quadro storico inizialmente si parlava di comunità europee e se ne
parlava al plurale perché le comunità europee ero tre ed erano la ceca l'acea e là c'è cosa significano queste sigle comunità europea del carbone e dell'acciaio comunità europea dell'energia atomica e comunità economica europea sono tre comunità nate da un accordo internazionale le prime due nel 1951 e la terza nel 1957 erano degli accordi di cooperazione prima su due settori specifici il carbone l'acciaio l'energia atomica e poi un accordo più generale economico la comunità economica europea all'inizio questo accordo riguardava pochi paesi cioè francia germania italia che tre paesi del benelux olanda belgio e lussemburgo quindi i
paesi fondatori sono sei e simbolicamente si riferisce a roma la fondazione dell'unione europea perché nel 1957 proprio a roma furono firmati i trattati istitutivi della cei cioè della comunità economica europea che era per la prima volta un accordo aperto cioè un accordo di cooperazione ampio su tutta l'economia e non più soltanto su determinati settori carbone acciaio energia atomica negli anni il sistema delle comunità ha fatto dei passi in avanti molto importanti innanzitutto nel 1973 si è passati da 6 a 9 paesi con l'aggiunta di regno unito irlanda e danimarca e poi nel 1979 si è
eletto un parlamento europeo a suffragio universale perché il fino ad allora esisteva un parlamento europeo ma era un parlamento di designati dei parlamenti nazionali cioè i parlamenti nazionali mandavano a bruxelles ea strasburgo dove sede il parlamento europeo alcuni propri parlamentari invece nel 1979 si legge per la prima volta il parlamento europeo come parlamento dei cittadini dopo queste elezioni e simbolica nel 1981 anche la grecia si aggiunge al sistema delle comunità e quindi si arriva a dieci paesi che poi diventano 12 nel 1986 quando entrano spagna e portogallo in quegli anni si comincia a pensare a
una moneta unica ha un'economia unica e nel 1992 avviene un gesto simbolico molto importante il nome della comunità europea cambia perché perde una e non si parla più dice ma semplicemente dc e cioè non più comunità economica europea ma comunità europea perché perché la perdita dell'aggettivo ci fa capire che la comunità europea punta a fini generali cioè diventa una comunica ampia a fini politici e infatti in quello stesso 1992 a maastricht viene creata l'unione europea che è un altro accordo internazionale che si affianca alle comunità originarie e che riguarda due settori tipicamente della sovranità statale
cioè politica estera sicurezza comune giustizia affari interni quindi l'unione europea nasce nel 1992 dalla trasformazione di comunità essenzialmente economiche in una comunità politica ma eravamo ancora soltanto a 12 stati e questi stati diventano 15 nel 1995 quando entrano nel sistema dell'unione europea anche austria finlandia e svezia a dir la verità anche la norvegia era stata ammessa al sistema delle comunità però con un referendum rifiutò l'ingresso e quindi nel 1995 arriviamo a 15 paesi cioè i sei fondatori il regno unito l'irlanda la danimarca la grecia la spagna e il portogallo austria finlandia e svezia nel 1999
viene varato l'euro cioè la moneta unica che però entra in circolazione nel 2002 e che oggi riguarda 18 stati perché non tutti gli stati dell'unione europea hanno l'euro come moneta però quel punto il processo di trasformazione di un sistema essenzialmente economico di una collaborazione economica in collaborazione giuridica e politica è avviato e infatti nel 2000 viene adottata la carta di nizza cioè la carta dei diritti dell'unione europea perché fino ad allora gli accordi internazionali della cede la ceca dell'euratom ma anche dell'unione europea parlavano soltanto di funzionamento degli organi e non garantivano dei diritti comuni europei
dei diritti dei cittadini quindi diventa anche questo è un passo simbolico molto importante perché la carta di nizza riconosce i diritti dei cittadini e noi come ben sappiamo di una costituzione in un sistema costituzionale devono essere previsti due elementi cioè diritti e doveri dei cittadini e divisione dei poteri soltanto allora si può parlare di costituzione di sistema costituzionale e con il 2000 l'unione europea si avvicina molto ad un sistema costituzionale tanto che nel 2003 viene approvata la bozza di costituzione europea cioè la trasformazione di tutti i trattati esistenti in una vera e propria costituzione un
unico trattato col nome di costituzione nel 2004 abbiamo un grande ampliamento dell'unione europea perché si aggiungono 10 paesi cioè gran parte dei paesi dell'est europa lituania lettonia estonia slovenia slovacchia repubblica ceca polonia e ungheria e le due isole di malta e di cipro nel frattempo si svolgono in tutti gli stati ormai venticinque i referendum e le procedure per approvare la costituzione europea che tuttavia si blocca nel 2005 perché la francia e l'olanda votano contro il e quindi due paesi si oppongono e crolla l'idea della costituzione europea nel frattempo ripartono le trattative ripartono le trattative perché
nel 2007 si aggiungono due nuovi paesi la bulgaria e la romania che poi nel 2013 la croazia per arrivare a 28 paesi nel frattempo la costituzione europea non riesce ad essere approvata ma si passa al trattato di lisbona che è un trattato che comunque correggi rivede tutti i trattati istitutivi i trattati tradizionali per stabilire una nuova architettura dell'europa dell'europa che ormai è arrivata a 25 ea addirittura 28 stati il problema della mancata approvazione della costituzione riguarda anche un problema di identità europea perché il punto su cui gli stati non sono riusciti a mettersi d'accordo e
il punto di come far lavorare una cooperazione una cooperazione allargata una cooperazione che non ricordava più paesi storicamente culturalmente vicini ti sei fondatori che poi diventano 15 ma che riguarda una comunità molto più ampia e in questa comunità più ampia non si riescono a raggiungere le regole di funzionamento per questa ragione nel 2005 non viene approvato il trattato costituzionale e per questa ragione si arriva soltanto al trattato di lisbona a quel punto però in europa si apre un periodo potremmo dire di euro scetticismo cioè mentre per anni c'è stato veramente il sogno europeo cioè tutti
noi fino a una ventina d'anni fa pensavamo che gli stati uniti d'europa potessero veramente garantire l'evoluzione del nostro continente un continente che doveva entrare sul mercato internazionale sul mercato mondiale unito anche perché di fronte alle grandi potenze cina stati uniti russia soltanto un'ora 8 unità poteva essere un interlocutore valido invece con il fallimento delle trattative per la costituzione europea e con l'ampliamento a 25 28 paesi potremmo dire che l'unione europea ha un po perso la sua unitarietà il suo spirito non si è riusciti a capire se arrestare un accordo economico o arrivare a un accordo
politico più ampio che veramente potesse sancire gli stati uniti d'europa che questo è uno scetticismo avuto la sua punta più evidente nella cosiddetta break si cioè nell'uscita del regno unito il regno unito ricordiamo è un paese che entrato soltanto nel 1973 che però rappresenta un paese molto importante nel sistema europeo e nel 2016 come ricordiamo è stato approvato il referendum per l'uscita referendum che poi faticosamente ha portato alla vera e propria uscita del regno unito dall'unione europea oggi quindi il sistema comunitario è un sistema 27 paesi ed è un sistema e comunque altri paesi candidati
che vorrebbero entrare ma tuttavia non riesce ancora a individuare quale sia il suo futuro cioè il fondo il sistema dell'uno europea è un grande accordo internazionale che sul punto da diventare un sistema di stati uniti ma che comunque non riesce a compiere questo passo anche perché non riesce a comprendere esattamente come configurarsi ma questo ci arriveremo perché adesso dobbiamo vedere come funziona il sistema dell'unità europea il sistema dell'unione europea e un sistema che funziona sulla base della classica divisione dei poteri quindi abbiamo un legislativo un esecutivo un giudiziario ma ovviamente così tre poteri tengono fortemente
conto che infonde un sistema federale cioè un sistema di stati oltre che di cittadini e quindi gli organi saranno composti dagli stati oltre che dai cittadini dobbiamo anche dire da subito che attualmente abbiamo soltanto un'unica comunità europea cioè l'unione europea perché l'unione ha raggruppato tutte le comunità precedenti quindi la ceca l'euratom la cee poi ancora l'unione europea che era priva una delle comunità bari e che ora invece è l'unica comunità che la corda tutte per cui organi sono comuni oggi abbiamo solo una comunità l'unione europea e quindi si parla ormai di diritto dell'unione europea e
non più di diritto comunitario il primo organo da esaminare è il parlamento europeo il parlamento europeo rappresenta i cittadini rappresenta il popolo europeo e infatti eletto direttamente in tutti gli stati da tutti i cittadini ciò accade dal 1979 infatti prima fino al 1979 l'elezione era in diretta cioè erano parlamentari designati dai singoli parlamenti nazionali che andavano a comporre il parlamento della comunità europea perché allora si chiamava comunità ora invece dal 1979 si vota direttamente si vota in tutti i paesi e si vota aver 705 deputati europei si vota per quote nazionali cioè ogni paese ha
una quota proporzionale rispetto alla sua popolazione in base alla popolazione la germania a 96 deputati europei la francia 79 l'italia 76 e così via fino ai paesi più piccoli cipro e avrà sei il lussemburgo 6 malta 6 l'estonia 7 e così via per avere tutti i parlamentari tutti gli stati il parlamento europeo lavora su 26 di bruxelles e strasburgo ea competenze essenzialmente legislative cioè deve approvare gli atti normativi dell'unione europea che sono soprattutto di due tipologie come vedremo dopo regolamenti e direttive il potere legislativo è esercitato in forma bicamerale però il parlamento è l'unico organo
rappresentativo eletto direttamente perché l'altro organo per condivide il potere legislativo è un organo rappresentativo degli stati perché il consiglio dell'unione europea il consiglio dell'unione europea è composto dai ministri dei singoli stati ed è una composizione variabile cioè muta ogni sei mesi anche come presidenza perché la presidenza del consiglio e turnaria dipende cioè ogni sei mesi da paese a paese e ogni volta che viene convocato viene convocato su temi specifici cioè nel senso cioè il consiglio che riguarda l'economia e quindi vari ministri dell'economia c'è il consiglio che riguarda i trasporti e valli ministeri dei trasporti e
così via in composizioni variabili e comunque come un ministro per ogni stato in questo senso il consiglio dell'unione europea non è un organo permanente ma un organo che si riunisce volta a volta a seconda delle materie di competenza è molto importante perché il consiglio ha potere legislativo cioè nel senso che un potere bicamerale assieme al parlamento e qui vediamo la particolarità dell'unione europea che è un modello bicamerale dove le due camere però una rappresenta il popolo il parlamento e l'altra rappresenta invece gli stati il consiglio dell'unione europea ma in questo senso un vero bicameralismo nel
senso che le due assemblee diversamente composte rappresentano le due anime dell'unione europea il potere esecutivo quindi il potere amministrativo spetta invece alla commissione europea la commissione è un vero e proprio organo governativo ed è composto dai commissari i commissari sono uno per stato che sono nominati dal consiglio dell'unione europea con approvazione del parlamento e qui c'è il presidente dell'unione europea che anch'esso un presidente eletto quindi la commissione è un organo esecutivo amministrativo che ai diversi ministri che sono i commissari che sono nominati però con la fiducia del parlamento anche qui abbiamo quindi una forma comunque
di governo parlamentare nel senso che il parlamento deve approvare la nomina dei ministri dei commissari i commissari come detto sono uno per paese quindi sono 27 ea ciascuno viene affidato un portafoglio un ministero cioè ci sono le relazioni istituzionali la democrazia e la demografia lo stile di vita europeo il bilancio dell'amministrazione il commercio l'innovazione il lavoro l'economia come se fossero dei ministeri però rappresentano uno per stato anche qui sistema misto fra un sistema di stati e un sistema comunque di cittadini poi abbiamo il consiglio europeo da non confondere col consiglio dell'unione europea perché il consiglio
dell'unione europea è quello fatto dai ministri e collabora la funzione legislativa invece il consiglio europeo è il vero e proprio organo di indirizzo politico e si compone dai capi di stato e di governo che si riunisce variabilmente ogni 2 3 mesi per dare l'indirizzo politico le grandi scelte le grandi decisioni all'unione europea per completare poi abbiamo il sistema giudiziario che un sistema che ha due organi giudiziari il tribunale e la corte di giustizia dell'unione europea sono organi composti con un giudice a paese quindi con 27 giudici e 27 avvocati generali che invece fanno la parte
dell'istruttoria ma bisogna tener presente una cosa perché la corte di giustizia dell'unione europea che competente a giudicare sia le cause interne all'unione europea sia dare interpretazioni uniforme del diritto comune in tutti i paesi quindi sul ricorso dei diversi paesi o anche di diversi giudici ha sede a lussemburgo invece in europa abbiamo un'altra corte internazionale sovranazionale che la corte di strasburgo la corte di strasburgo invece non è la porta dell'unione europea ma è la corte della cedu cioè della convenzione europea dei diritti dell'uomo la convenzione europea dei diritti dell'uomo cedu comunemente è un'organizzazione più ampia per
che raggruppa 47 paesi e la corte dei diritti è una corte competente soltanto sulle questioni dei diritti umani dei diritti dell'uomo a cui si può far ricorso direttamente anche nell'ambito dei singoli stati tuttavia è completamente diversa la competenza perché la cedu opera nell'ambito della convenzione dell'accordo sui diritti dell'uomo europea mentre la corte di lussemburgo è la corte di giustizia dell'unione europea e quindi ri guarda e giudica sulle competenze dell'unione il sistema di funzionamento quindi è articolato in misto perché come abbiamo detto rappresenta sia i cittadini dell'unione europea presenti nel parlamento sia gli stati che invece
sono presenti nel consiglio nella commissione del consiglio europeo e nella corte di giustizia però le competenze sono sono intrecciate potremmo dire perché da un lato la funzione legislativa è esercitata in maniera bicamerale da un organo tipicamente rappresentativo degli stati il consiglio dell'unione europea e dal parlamento il potere esecutivo aspetta la commissione europea che però al tempo stesso all'iniziativa legislativa che non ha invece il parlamento e il consiglio mentre l'indirizzo politico quindi le linee guida spettano al consiglio europeo questa composizione un po articolata forse anche difficile da capire rispecchia proprio la composizione variabile mista dell'unione europea
che mescola cittadini e stati più facile invece pensare al sistema giudiziario tribunale corte di giustizia svolgono funzioni giudiziarie sia all'interno del sistema dell'unione sia nei rapporti con gli stati le competenze dell'unione europea sono elencate e trattati sono competenze fisse tassative e possono essere di diverse tipologie innanzitutto ci sono le competenze esclusive che sono elencate nell'articolo 3 del trattato sull'unione europea il trattato sull'unione europea attualmente si chiama trattato sul funzionamento dell'unione europea considerati f e dovrebbe essere quella che era dell'idea la costituzione europea non si chiama con questo nome il perché lo abbiamo già detto ma
comunque è il trattato base il trattato costituzionale come dicevamo l'articolo 3 riguarda le competenze esclusive dell'unione e sono la materia doganale la materia commerciale la materia monetaria quindi le materie principali proprio della cooperazione economica abbiamo poi all'articolo 4 invece le competenze concorrenti dell'unione europea cioè che sono competenze che nei principi sono regolate dall'unione europea e nel dettaglio dagli stati la pesca l'agricoltura la politica sociale la tutela dei consumatori l'ambiente trasporti l'energia la sicurezza pubblica comune sono competenze concorrenti elencate nell'articolo 4 poi abbiamo ancora competenze di coordinamento e competenze di sostegno che trovammo elencate negli articoli
5 e 6 del trattato sul funzionamento dell'unione europea e sono le politiche economiche e le politiche occupazionali l'industria la cultura il turismo l'istruzione giovani lo sport e queste sono le competenze di coordinamento e di sostegno che non sono competenze dirette dell'unione ma collaterali dove l'unione collabora con gli stati per raggiungere questi valori il funzionamento dell'unione europea è complicato ma è complicato anche perché concorrono tanti stati ciascuno con le sue tradizioni questo lo vediamo anche dal punto di vista linguistico perché normalmente le lingue di lavoro sono soltanto due l'inglese e il francese eppure le lingue ufficiali
dell'unione europea sono addirittura 24 cioè tutte le lingue degli stati membri e tutti gli atti giuridici e normativi dell'unione europea vengono tradotti in tutte le lingue prova elencarle bulgaro ceco croato danese estone finlandese francese greco inglese irlandese italiano lettone lituano maltese olandese polacco portoghese rumeno slovacco sloveno spagnolo svedese tedesco e ungheria l'elenco è impressionante per all elenco ci fa capire la parità degli stati all'interno dell'uno europea ciascuno ha diritto alla sua lingua e quindi tutti gli atti sono tradotti in tutte le lingue questo ovviamente è alcun costo notevole per il sistema dell'uno europea però è
un principio importante il principio della parità degli stati e della parità dei cittadini perchè tutti debbono poter accedere agli atti dell'unione europea ciascuno nella sua lingua l'unione europea si finanzia con contributi nazionali che sono contributi proporzionali per i diversi stati e poi a le tasse proprie che sono l'iva comunitaria e i dazi doganali imposti dall'unione europea rispetto alla politica commerciale estera questi soldi sono spesi soprattutto per la politica agricola comune la pac circa il 30 per cento e per il fondo di sviluppo rurale l'undici per cento poi le politiche di coesione rappresentano un'altra fetta molto
importante che supera il 40 per cento del bilancio il resto invece viene speso nel politica estera e per amministrazione lune europea costa mediamente poco perché costa circa 150 miliardi di euro l'anno come il bilancio che molto poco rispetto a quelli di un singolo stato sappiamo che l'italia ha per esempio una spesa pubblica di 800 miliardi e un pil di oltre 2.000 miliardi quindi del rapporto linee europea è un sistema economicamente abbastanza piccolo l'unione europea oltre alle politiche di sviluppo e quindi e trasferimenti all'agricoltura al fondo sociale al fondo per il lavoro emana anche atti normativi
cioè come gli stati emana delle regole che sono regole che si indirizzano non solo e non tanto al funzionamento interno dell'unione europea ma se indirizzo direttamente agli stati perché debbono vincolare il funzionamento delle politiche dei mercati uno degli scopi fondamentali del meno europea è proprio il ravvicinamento delle legislazioni nazionali cioè porre delle regole comuni che avvicinano le legislazioni nazionali in maniera che sia più facile la concorrenza lo scambio l'economia all'interno degli stati cioè basta un esempio noi pensiamo che ciascuno stato ha le sue regole sull'agricoltura ha le sue regole sulle banche le assicurazioni ovviamente se
ciascuno stato a regole differenti sarà molto più difficile il commercio e lo scambio all'interno di un mercato unico ecco allora che l'unione europea cerca di rendere uniformi i diversi mercati statali con delle regole con delle vere e proprie leggi che però non si chiamano leggi il potere legislativo dell'unione europea è regolato dall'articolo 288 del trattato sul funzionamento che prevede cinque tipologie di atti i regolamenti le direttive le decisioni le raccomandazioni e i pareri ovviamente raccomandazioni e pareri sono atti non vincolanti sono atti di indirizzo e quindi quelli che importano di più sono regolamenti direttive e
decisioni le decisioni sono veri e propri atti amministrativi atti amministrativi singolari cioè che vanno su singoli destinatari per intervenire su singoli ambiti commerciali in alcuni paesi oi più paesi e quindi invece gli atti generali sono i regolamenti e le dirette il regolamento come recita l'articolo 288 a portata generale che è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli stati membri la direttiva invece vincolo stato membro a cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere salva restando la competenza nazionale in merito alla forma e ai mezzi regolamenti e direttive cioè
rappresentano due modalità diverse di legiferare perché diversi sono gli obiettivi con il regolamento si emana immediatamente una regola unica valida in tutti gli stati in tutti i territori per tutti i cittadini perché è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabili cioè una regola approvata a bruxelles dal parlamento europeo e dal consiglio entra direttamente in vigore in tutti i territori di tutti i 27 stati ecco quindi che come se fosse una legge unica diverse la direttiva perché la direttiva invece contiene soltanto dei principi e quindi sulla base dei principi di stati del bollo poi
adeguare la legislazione interna regolamenti e direttive quindi sono strumenti a diversa velocità nel senso che il regolamento direttamente mette in comune le legislazioni e invece la direttiva stabilisce finalta unitarie principi comuni che poi stati attuano al loro interno quindi la scelta dell'unione europea che se emanare un regolamento una direttiva dipende dall ambito della materia su cui interviene cioè se le materie sono già abbastanza simili in tutti gli stati si emana direttamente un regolamento e in questo modo la regola sarà unica unitaria se invece le legislazioni sono differenziate si emana una direttiva sulla base della direttiva
gli stati sono obbligati a recepirla a dargli efficace all'interno dello stato però i principi sono comuni perché le regole i principi vado lì in tutti gli stati a quel punto le legislazioni saranno più simili e così probabilmente dopo qualche anno dopo una serie di direttive l'unione europea interverrà con un regolamento perché a quel punto il tessuto normativo è già più simile più maturo per cui può essere direttamente uniformato facciamo un esempio in materia di banche ovviamente la legislazione era molto differente nei singoli paesi su quelli che sono i requisiti per costituire una banca per creare
una banca ecco allora che inizialmente il mio europea interviene con direttive per avvicinare le legislazioni uniformarle a principi comuni ma poi dopo un certo numero di anni interviene con regolamenti perché a quel punto pone direttamente una legislazione unitaria unica comune per capirci a livello quantitativo in un anno l'unione europea emana circa 1500 regolamenti e circa una sessantina di direttive questo ovviamente nel tempo per un dato variabile perché se prendiamo il dato del 2005 c'erano più direttive e meno regolamenti oggi invece passati quindici anni abbiamo più regolamenti e meno direttive perché perché ovviamente essendo già in
corso da anni l'opera di riavvicinamento delle legislazioni nazionali ecco allora che sono necessari più regolamenti e meno direttive [Musica] ovviamente diventa molto importante capire qual è l'effetto sull'ordinamento italiano del sistema dell'unione europea e quindi quali sono gli effetti normativi e giuridici all'interno della nostra costituzione [Musica] la nostra costituzione non parla di unione europea anche perché in fondo quando la costituzione è stata scritta nel 1946 47 ancora non si pensava davvero l'unione europea cioè si è vero c'era stato il manifesto di ventotene c'erano le prime idee però in quegli anni alla fine della guerra si pensava
soprattutto a costituire una onu forte l'onu e l'organizzazione delle nazioni unite cioè l'organizzazione unica mondiale di tutti gli stati proprio per garantire pace e giustizia fra le nazioni ecco allora che i costituenti scrivono nella nostra carta un articolo relativo all onu e in particolare l'articolo 11 dell'articolo 11 si prevede l'italia consente in condizioni di parità con gli altri stati alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo leggendo l'articolo 11 è abbastanza chiaro che rivolto ad un'organizzazione
mondiale che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni in generale ma tuttavia i fatti storici sono noti a tutti loro è nata in maniera piuttosto debole ed è rimasto in organizzazione debole che agisce soprattutto con indicazioni raccomandazioni e non certo con atti vincolanti invece col passare degli anni non l'ho europea che diventando un organismo sempre più forte a livello interno c'è il problema quindi dare una base giuridica l'unione europea perché altrimenti resta un accordo internazionale un accordo esterno e noi sappiamo che gli accordi internazionali non hanno diretta applicazione all'interno degli stati in fondo
gli stati e come se fossero dei grandi castelli medievali cioè all'interno del castello si applicano solo le regole stabilite dal castello stesso dalla città dallo stato in fondo questa è la sovranità applicare le regole decise all'interno dello stato tutto ciò che al di fuori delle mura del castello dello stato sono atti esterni che possono entrare soltanto se accompagnati cioè soltanto se approvati e autorizzati all'interno per questa ragione tradizionalmente il codice civile francese o spagnolo in italia non ha nessun valore perché perché diritto esterno che si applica dello stato francese o nello stato spagnolo quando occorre
che una legge francese spagnola si applica anche in italia occorre una norma di accompagnamento quindi una norma che consenta l'applicazione della legge esterna questo è vero anche per gli accordi internazionali perché l'accordo internazionale viene stipulato fra più stati e poi per avere efficace all'interno degli stati per essere recepito se ipotizziamo che ne so una convenzione internazionale tra italia stati uniti e canada sull'estradizione dei prigionieri questa convenzione sarà un atto di diritto internazionale poi occorre una legge interna che la rende efficace in italia ecco allora che in tutte le organizzazioni esterne allo stato gli atti non
hanno diretto efficacia cosa voglio dire voglio dire che tradizionalmente si e le organizzazioni internazionali sia gli accordi internazionali sia gli stati esteri non possono emanare regole che si applicano direttamente all'interno dello stato e qui invece fa eccezione lune europea perché come abbiamo visto l'unione europea emana regole direttamente applicabili i regolamenti una volta emanati a bruxelles sono efficaci subito in tutti gli stati degli stati non debbono recepirli ma devono semplicemente applicarli ecco allora che l'unione europea comporta una forte limitazione di sovranità dell'italia con tutti i problemi che ne discendono i trattati che hanno istituito alle comunità
europee sono stati recepiti in italia come se fossero trattati internazionali e quindi abbiamo delle leggi di recepimento cioè delle leggi interne che consentono al trattato internazionale di operare in italia in particolare il trattato più famoso volo più tradizionale cioè il trattato di roma del 1957 il trattato sulla cee sulla comunità economica europea è stato recepito in italia con una legge ordinaria una legge del 1957 anche abbastanza nota la legge numero 1.203 ma a quel punto si è subito ha posto il problema gli atti recepiti dall unione europea e che entrano in italia attraverso la legge
di recepimento quindi la legge del 1957 che efficacia anno perché in fondo formalmente gli atti dell'ue europea sono atti esterni che entro e italia grazie alla legge di recepimento paradossalmente l'italia potrebbe disattende ricco una legge ulteriore ma se così fosse verrebbe meno lo scopo di lui europea cioè emanare regole uniche valide per tutti per questa ragione il diritto dell'unione europea cioè il diritto emanato a bruxelles deve applicarsi immediatamente in tutti gli stati e prevalere anche sulle leggi interne perché se così non fosse non sarebbe più un atto di ravvicinamento delle legislazioni nazionali il punto è
ovviamente un po indigesto per l'ordinamento giuridico statale perché l'ordinamento giuridico statale basa la propria sovranità sulla propria sovranità normativa cioè sulla applicare solo le leggi interne ecco che si spiega la difficoltà con cui ci siamo dovuti confrontare per dare efficacia immediata e diretta alle norme dell'unione europea perché ci sono voluti molti anni per arrivare ad affermare quello che oggi è scontato cioè che in caso di contrasto tra la legge interna e un regolamento comunitario prevale il regolamento comunitario a questa importante affermazione che deroga la sovranità italiana si è arrivati con un'interpretazione della costituzione e soprattutto
con un interpretazione dell'articolo 11 perché l'articolo 11 in pool italia consente a limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri pace giustizia tra le nazioni questo articolo 11 è stato interpretato in maniera evolutiva cioè non più rivolto solo eventualmente all'onu ma rivolto anche organizzazioni internazionali più limitate territorialmente e quindi all 1 europea ecco allora che l'unione europea trova fondamento nell'articolo 11 ed ecco allora che gli atti dell'unione europea non entrano italia solo in forza della legge nazionale che le ha recepite una volta per tutte col trattato perché quello è una legge che ha copertura
nell'articolo 11 ed ecco quindi che c'è la superiorità del diritto dell'unione europea raccontato così sembra semplice ma invece è stato molto difficoltoso perché sono state necessarie decine di sentenze italiane delle corti supreme della corte di cassazione della corte costituzionale della corte di giustizia per affermare questo principio la primazia la primo the del diritto comuni del diritto dell'unione europea che deve applicarsi immediatamente e direttamente in tutti gli stati poi la primarietà del diritto comunitario del diritto dell'unione europea oggi ha trovato un'importante conferma nell'articolo 117 della costituzione perché oggi dopo la riforma del 2001 nell'articolo 117 leggiamo
che la potestà legislativa esercitata dallo stato e dalle regioni nel rispetto della costituzione nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario quindi nel 2001 abbiamo costituzionalizzato il vincolo comunitario cioè la superiorità delle norme dell'unione europea rispetta la legge peraltro questo grande potere trasferito al europea per esempio pensiamo anche al potere monetario al potere giudiziario oggi noi abbiamo la corte di giustizia abbiamo la moneta unica ha avuto bisogno anche di un'altra base costituzionale un referendum nel 1989 c'è stato un referendum consultivo costituzionale un referendum per trasferire la sovranità all'unione europea un referendum cioè per dare poteri costituenti al
parlamento europeo agli organismi europei a leggere oggi i risultati sembrano veramente paradossali perché nel 1989 ha votato addirittura all 80 per cento degli aventi diritto in italia con la 88 per cento di sì a favore dell'unione europea che cos'è che sorprende sorprende la percentuale così alta ma perché perché negli anni ottanta cioè 30 anni fa eravamo tutti euro entusiasti cioè erano tutti a favore dell'unione europea di un'unione forte che potesse arrivare agli stati uniti e poi e poi invece le cose sono cambiate come abbiamo detto perché negli anni lui europea sinners tutto allargato molto e
ancora nel 1989 avevamo una quindicina di paesi tutti anche abbastanza omogenei per tradizione cultura e vicinanza geografica poi l'allargamento a est l'allargamento alle isole e tutto lo sviluppo quindi di questa politica più difficile ha messo un po in crisi lo spirito europeo in fondo quando si ripensa ai referendum olandese e francese che ne che hanno bocciato che bocciarono la costituzione europea si parla di paura dell'idraulico polacco cosa significa paura dell'idraulico polacco significa paura del mercato unico cioè paura che questo allargamento così ampio a tanti paesi potesse portare anche nei mercati nazionali ed ecco che allora
come sappiamo dal 2004 2005 l'europa ha perso un po la sua identità e anche la moneta unica che da un lato molto rafforzato le conomie comuni dall'altro invece molti pensano ci abbia impoverito e messo in difficoltà anche la moneta unica è diventata un elemento di scetticismo e di discussione io credo che se oggi facessimo nella popolazione italiana referendum sull'unione europea i risultati sarebbero diversi cioè probabilmente ancora noi saremmo a favore dell'unione europea ma non certo con una maggioranza dell 88 per cento del resto i fatti di break si confermano certo dal punto di vista complessivo
in europea è veramente un fenomeno importante rispetto alla costituzione italiana perché perché noi oggi grazie all'in europea abbiamo una cittadinanza dell'unione europea perché noi siamo anche cittadini dell'uno europea oltre che dello stato e questo comporta la libera circolazione cioè il fatto che possiamo girare fra i diversi paesi senza passaporto anche se con qualche limitazione della residenza poi c'è il mercato unico l'unione doganale cioè il fatto che si possa senza problemi scambiare emerge fra i diversi paesi e ancora abbiamo i fondi europei cioè le politiche di sviluppo europea fa per le aree più deboli le aree
svantaggiate che comunque importanti l'immigrazione sovranità giurisdizionale monetaria legislativa ovviamente lui europea è un fenomeno molto importante anche dal punto di vista costituzionale a mio avviso non è ancora detto quale sarà il futuro dell'unione europea cioè quale sarà la sua evoluzione se ne parla tanto un sistema a diverse velocità un sistema che diventerà più debole più forte questo ce lo dirà solo la storia però una cosa è certa l'unione europea ha di molto favorito lo sviluppo commerciale ed economico di tutti i paesi e sicuramente ha garantito un grande periodo di pace e di collaborazione fra gli
stati europei che invece precedentemente erano stati molto più divisi e molto più in guerra fra di loro [Musica] [Applauso] [Musica] principe [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] [Musica] [Musica] [Applauso] no [Applauso] [Musica]