L'Asia e la decolonizzazione: India, Cina e conflitto israelo-palestinese

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l'altra volta abbiamo parlato della storia del dopoguerra soprattutto confrontandoci sui due blocchi principali quello fino americano e quello filo sovietico ma il mondo negli anni cinquanta e sessanta non fu solo un mondo bipolare ci furono anche altri paesi che comparvero sulla scena spesso lottarono per la loro indipendenza per la loro crescita ed ebbero un ruolo fondamentale nella storia del novecento oggi ci concentreremo su questi paesi paesi per lo più asiatici a volte vicini a noi nel vicino oriente a volte invece è molto lontani ad esempio la cina e l'india andiamo a cominciare [Musica] [Applauso] [Musica]
allora vi ho detto parleremo dell'asia e partiamo dal principale paese asiatico degli anni 50 ma anche oggi in fondo cioè la cina principale paese asiatico soprattutto dal punto di vista dei numeri è ovviamente è il paese più popoloso del mondo ma anche dal punto di vista della crescita economica o comunque del modello di riferimento voi sapete che al di là cina è una repubblica popolare uno stato comunista però molto diverso da come uno si aspetterebbe perché si parla addirittura di capitalismo di stato perché è sì un modello comunista ma in cui sono forti le istanze
anche capitalisti che ci sono aziende fortissimi economicamente e ormai multinazionali ora questo modello attuale non è quello degli anni cinquanta però è chiaro che prende avvio negli anni cinquanta in qualche modo e noi abbiamo visto l'altra volta in un video precedente che la cina effettivamente nel 1949 ha conquistato la sua si tiene pendenza dai confronti dei vari paesi che avevano avanzato pretese coloniali su di esso sia si è data una nuova forma politica che è quella appunto della repubblica popolare grazie grazie alla lunga marcia di mao zedong ora questa nuova cina che diventava un paese
enorme popolosissimo e comunista inizia a diventare un modello di riferimento per molti intellettuali comunisti in giro per il mondo perché diventa una possibile alternativa al modello sovietico non nasce veti che è stato il primo paese in cui è avvenuta la rivoluzione comunista e per molto tempo lune sovietica è stato l'unico punto di riferimento della sinistra mondiale ora non è più l'unico perché c'è una possibile via alternativa al comunismo in un grande paese come quello cinese quando mao imprese il potere nel 1949 scese infatti di dare una faccia arrivarsi al comune giorno del suo paese anche
per le specificità della cina che era ben diversa dell'unione sovietica decise proprio di fare a meno delle esempio sovietico e di proporre dei cambiamenti più adatti alla realtà è spesso agraria del suo paese infatti la prima cosa che fece già a partire dal 1950 fu una grandissima riforma agraria che aveva come scopo la redistribuzione delle terre ai contadini in questa prima fase ma ho infatti sposò una linea politica un po particolare che viene ricordata come la politica dei cento fiori da uno degli slogan che lo stesso mao zedong coniò per promuoverla livello propagandistico la sua
frase cardine è la fiorisca nel cento fiori che è una frase che doveva rappresentare anche l'apertura in parte almeno all'iniziativa privata infatti questi contadini a cui era stata ridistribuita la terra furono costretti dallo stato e riunisce in cooperative cooperative che erano poi controllate proprio dallo stato però c'era ancora un po di margine per l'inventiva privata per l'iniziativa privata per una certa libertà di impresa in piccolo ovviamente quindi sì una forma di comunismo perché lo stato controllava maniera anche abbastanza precisa queste cooperative ma allo stesso tempo una parziale libertà l'idea di mano a era che questa
politica dei cento fiori avrebbe favorito la crescita economica della cina che era un paese ancora profondamente arretrato è povero in realtà dopo qualche anno lo stesso de jong si rese conto che questa crescita era lenta o quasi inesistente cioè che questa politica dei cento fiori non aveva raggiunto pienamente il suo scopo quindi decise di cambiare strategia e lancio un nuovo slogan quello del grande balzo in avanti cioè prospettava la cina un grandissimo sforzo per far sì che il paese nel giro di 10 15 anni potesse diventare una potenza economica e industriale competitiva con le altre
grandi potenze mondiali un grande sforzo quindi che avrebbe dovuto riguardare si di nuovo l'agricoltura ma anche finalmente l'industria qualcosa del genere era stato fatto qualche decennio prima anche nelle sovietica in russia se vi ricordate quando abbiamo parlato di stalin abbiamo anche mostrato come coi piani quinquennali la russia nel giro di appena un decennio era diventata davvero una grande potenza industriale era cresciuta enormemente nella produzione soprattutto nell'industria pesante la cina sembrava voler fare qualcosa però ma ho ancora una volta scelse di non replicare l'esempio sovietico c'e una via completamente diversa cioè non accettò la burocratizzazione che
i russi in fondo suggerivano e preferì un modello decentrato cioè in pratica invece di accentrare tutto nella capitale tutte le decisioni scelse di lasciare libertà a tutta una serie di comuni che andranno a creare in giro per il paese sorsero in tutta la cina migliaia di comuni ognuna raggruppava alcune decine di migliaia di persone e queste comuni erano tutte dotate nell'altoforno ed alcuni impianti industriali oltre che di campi l'idea di mabhouh era quella di dare a queste comuni la possibilità di un certo senso autogestirsi ed autosostentarsi lavorando le terre producendo lavorano nelle fabbriche producendo l'acciaio
producendo il ferro e così via cioè piccole comunità indipendenti chiaramente comuniste e comunitarie che dovevano lavorare insieme collettivamente coprendo anche diverse mansioni questo grande balzo si rivela però un vero disastro sotto tutti i punti di vista cioè se la strategia sulla carta poteva sembrare anche funzionale in fondo anche forse più democratica aperta di quanto non fosse stato in unione sovietica alla prova dei fatti il progetto di mouse fallì miseramente producendo anche circa 30 milioni di morti inteso nel senso che in tanto è vero che si considerano altiforni impianti industriali in tutta la cina ma con
la foga dei doveri costruire ovunque questi altiforni furono spesso di scarsa qualità e anche l'acciaio che riuscivano a produrre era di conseguenza di scarsa qualità quindi la produzione iniziale aumentò ma non decollò in secondo luogo a lavorare in queste fabbriche neonate dovevano essere gli stessi contadini che dovevano infatti rinunciare al lavoro dei campi per trasformarsi in operai cosa che divenne assai complessa e difficile perché non erano intanto addestrati abituati al tipo di lavoro di fabbrica e poi finirono per indebolire la forza agricola perché ovviamente avevano nono tempo per dedicarsi ai campi e dovevano invece lavorare
nelle fabbriche che producevano per la materiale di scarso valore di scarsa qualità l'effetto quale fu l'effetto fu che ci fu una grandissima carestia in tutta la cina ha certo non motivata per forza esclusivamente dalle scelte di mauna in fondo aggravata per le scelte di mao perché si rivelarono particolarmente sfortunati in queste circostanze arrivò la carestia e mourinho come vi dicevo in poco tempo circa 30 milioni di cinesi e quindi fu è una cosa ampiamente drammatica luttuosa e ripeto fallimentare tra le conseguenze di questo più grande balzo indietro più viene avanti ci fu la rottura definitiva
dei rapporti con l'unione sovietica perché in cina erano presenti da molti anni dei funzionari dei tecnici e degli esperti russi che dovevano supportare aiutare il governo cinese in questo sviluppo economico però questi funzionari questi esperti erano scarsamente ascoltati da pechino perché appunto mao aveva le sue idee e voleva percorrere la sua strada indipendentemente dalle linee sovietica quando i risultati della sua strada si rivelarono dannosi i sovietici decisero di lasciare la cina e tornarsene a casa anche in maniera abbastanza brusca appunto rompendo i rapporti di amicizia che erano stati fino ad allora difatti da lì in
poi comincia un vero e proprio giallo tra russia e cina anche con qualche piccola squadra che scaramuccia armata qua e là oltretutto è la cina cerca ormai non più protetta dalla sovietica di trovare una propria strada tanto è vero che già nel 1964 riuscì a dotarsi di un armamento nucleare in modo da poter essere una potenza in grado di tener testa in qualche modo sia l'unione sovietica sia soprattutto agli stati uniti oltretutto il fallimento di questa grande balzo in avanti portò anche ma o all'estromissione della leadership del partito venne presto soppiantato da nuovi leader che
cercarono di varare politiche diverse ma o android l'ombra per qualche anno ma fece la sua ricomparsa sulle scene maniera abbastanza clamorosa tra il 1968 il 1969 quindi ormai venti anni dopo la rivoluzione quando lanciò la nuovo slogan della rivoluzione culturale con cui praticare una feroce critica che il vecchio leader rivolgeva alla nuova classe dirigente accusandola di revisionismo di tradimento del comunismo e di infiltrazioni di mentalità borghese cioè mao facendo leva stavolta sui giovani e sull'esercito riuscì a mettere in grande difficoltà chi qualche anno prima l'aveva messo da parte uno degli elementi cardine di questa nuova
polemica di mao era il famosissimo libretto rosso di mao che ebbe un grandissimo successo tra i giovani studenti e soldati cinesi ma poi si diffuse anche in tutto il mondo e si arriva quindi a scontri sempre più forti in cina pa i maoisti e gli anti maoisti scontri che finirono quasi per sfociare in una vera e propria guerra civile che venne chiusa qualche tempo dopo quando mao riuscì finalmente a ripeto è davvero e mano la leadership del partito a estromettere gli altri leader anzi a farli spesso anche epurare e a processarli e spedirli in campi
di rieducazione così venivano chiamati quindi chiaramente era un ritorno sulle scene inatteso e forte in realtà anche mao nel giro di poco tempo se da lui gli stessi suoi fedeli ragazzi giovani che avevano chiesto cambiamenti dimostrando che in fondo questo suo tentativo di ulteriore rivoluzione era un modo anche per ritornare al potere in qualche modo è una volta giunto a questo potere cercò di amministrarlo senza troppi scossoni anche facendo arrestare spesso alcuni dei più feroci fautori delle sue idee alcuni dei protagonisti della stessa rivoluzione culturale che lui aveva promosso poco prima in ogni caso bisogna
dire che con questa nuova stagione con mao e poi coi suoi fedeli collaboratori perché ormai mauro è abbastanza anziano la cina cercò di modificare soprattutto la sua politica estera i rapporti con adesso venetica rimasero molto freddi e non certo non si riavvicinarono però proprio per non rimanere isolata perché non aveva più un interlocutore sovietico la cina decise di aprire poco alla volta e timidamente agli stati uniti con una svolta per certi versi clamorosa visto che la cina comunista vedeva come il diavolo gli stati uniti e viceversa quest'apertura tra l'altro fu molto particolare perché passo attraverso
lo sport nel senso che nel 1970 i primi americani che riuscirono a mettere piede in cina dopo la rivoluzione comunista fu la sua furono i componenti della squadra di ping pong appunto statunitense che andarono in tournée in cina quella tournèe molto seguita dal taglio ganelli informazione dalle tv e c'è altra fu epocale e aprì la strada a nuovi colloqui tra cina e stati uniti i colloqui che non c'erano stati per molto tempo quindi nel 70 questa tournée nel 72 addirittura il presidente degli stati uniti richard nixon di cui parleremo ancora perché fu un protagonista degli
anni 70 andò in visita ufficiale nel paese cinese nella repubblica popolare e poco tempo dopo proprio il segno di questo disgelo la cena poter avere il suo seggio nel consiglio di sicurezza dell'onu vi ricordate che vi avevo detto che quando era stato la rivoluzione il seggio che spettava la cina era stato in realtà assegnata a taiwan dove si trovava il governo cinese in esilio ora la cina popolare alle nostre esclusa da questa scelta per molto tempo ma negli anni 70 questo vulnus diciamo fu sistemato e la cina popolare poter riprendere il seggio che le spettava
col beneplacito anche degli stati uniti questo è quello che accade in cina negli anni cinquanta e sessanta e nei primi anni settanta sono cose importanti perché sono le premesse per la cina di oggi anche per un certo verso è però l'asia non è solo la cina ovviamente c'è anche l'unione sovietica che però obiettivamente si orienterà spesso più verso l'europa che verso l'asia ma poi si può più vicino alla cina c'è un altro paese gigantesco di enorme come l'india e l'india anch'essa nella seconda metà del novecento lotta si guadagna un indipendenza e difficile faticosa ma importante
di cui vale la pena di parlare un'indipendenza che porta il nome tatuato su di sé di gandhi uno degli uomini più importanti del novecento come forse ricorderete l'india era da molto tempo una colonia britannica apparteneva al regno unito e era stata ampiamente sfruttata dal regno unito anche se sì vi ricordate come abbiamo parlato del colonialismo abbiamo anche detto che la politica del regno unito era tutto sommato una delle meno gravose rispetto alle varie potenze coloniali europee e ripete anche in india c'erano sistema di caste ma alle caste più importanti e più elevate del sistema indiano
venivano tutto sommato rispettate dagli inglesi e c'era una certa e parziale libertà per olivia voleva l'autonomia la voleva da tempo e vari partiti indiani si erano formati per richiedere appunto questa indipendenza dalla gran bretagna in particolare esisteva un partito che amato il partito del congresso che era un partito di grande sostegno legale consenso nel paese guidato appunto da gandhi questo partito del congresso già prima della seconda guerra mondiale aveva strappato diciamo una sorta di promessa al governo britannico cioè è l'india si impegnava a sostenere della grande taglia le nello sforzo bellico che in effetti ci
furono circa 2 milioni di volontari indiani che si arruolarono per combattere contro i nazisti al fianco dell'inghilterra ma in cambio il partito del congresso breva qualcosa volevano un autonomia dal da londra ed effettivamente il governo britannico dicevo si era impegnato a garantire nel dopoguerra uno status di dominion all'india questo status era una parziale indipendenza in pratica cioè l'india sarebbe rimasta comunque legata alla corona inglese ma con un suo parlamento con la possibilità di varare leggi autonomi somma con una indipendente di fatto dopo la guerra però la situazione si rivela o meno semplice del previsto non
tanto per gli inglesi che in fondo già distrutti dalla guerra già in gravi difficoltà economica erano anche tutto sommato abbastanza disponibile a concedere quanto promesso quanto piuttosto per gli indiani perché all'interno del paese si scatenò una vera e propria guerra civile tra le varie i vari gruppi religiosi presenti nel paese l'uomo che già dagli anni trenta si era battuto per l'indipendenza era gandhi appunto di cui avevamo già parlato che aveva scelto la via della non violenza l'avete assistito nominare molto spesso questa linea questa politica di gandhi una politica della non violenza che consisteva nel protestare
contro gli inglesi in maniera pacifica appunto tramite manifestazioni tramite rifiuti scioperi ma senza mai usare armi e la forza bruta ora questa politica della non violenza che aveva fatto aprire gli occhi al mondo aveva suscitato entusiasmi in india ma anche al di fuori e dell'india ora si rivelava in grande difficoltà davanti a queste lotte che apprendiamo nel paese notte violente lotte sanguinose dior i reciproci dunque nel 1947 ci fu una prima parziale vittoria perché in linea ottenne l'indipendenza da londra la ottenne realtà due parti diciamo così con una doppia faccia nel senso che nacquero due
stati separati proprio perché ormai queste divisioni religiose sembravano insanabili i due stati erno l'unione indiana l'india attuale quella che ancora oggi chiamiamo l'india a maggioranza indù induista quindi un'unica religione e il pakistan anche eco lodge e si spera e grandissima nonché il pakistano invece a maggioranza musulmana cioè musulmani e indù non riuscendo a convivere insieme deciderlo decisero di spartirsi il territorio nelle regioni a maggioranza musulmana nacque il pakistan nelle regioni a maggioranza induista nacque l'india con ovviamente però anche grandi migrazioni di massa perché nelle regioni a maggioranza musulmana erano presenti anche molti indù nelle regioni
a maggioranza indù erano presenti anche molti musulmani quindi ci furono veri e propri esodi di popolazione da una parte all'altra dei due paesi i problemi le violenze però non terminarono già nel 1948 appena una dopo di questa indipendenza e allo stesso grandi venne assassinato da un fanatico indù della sua stessa religione che lo accusava di essere stato troppo tenero coi musulmani segno che l'odio era forte ma si stima che in quelli mesi in quegli anni morirono circa 200 mila persone dovuti dovute queste morti agli scontri religiosi in più l'india il pakistan che iniziano amati diciamo
pacificamente spartendosi il territorio arrivarono presto alle armi e ci arrivarono già nel 47 47 49 ci fu una prima guerra poi ce ne fu un'altra negli anni sessanta dovuta al controllo del cashmere kashmir è una regione di confine contesa tradizionalmente in parte ancora oggi tra pakistano una parte e india dall'altra in questi due paesi sono venuti alle armi in due lunghe occasioni e sanguinose occasione l'india nel corso degli anni andò consolidandosi anche con parecchi problemi il problema più evidente e in parte presenta con oggi anche se le cose stanno rapidamente cambiando era quello della povertà
l'india rimase per tutti gli anni cinquanta e sessanta settanta un paese poverissimo ai limiti della sopravvivenza in parte che questo era dovuto anche a un governo tutto sommato autoritario affidato prima a nehru che era stato un grande collaboratore di grandi poi a sua figlia indira gandhi che mantenne potere per molti anni è in parte dovuto anche alla povertà intrinseca del paese del sistema economico molto debole e poco modernizzato in più in india permane 3 masoero per un certo tempo anche in parte ancora oggi contrasti religiosi di nuovo non tanto tra i due musulmani musulmani ormai
sono in pakistan quanto tra indù e sikh che non altra minoranza religiosa che forse avete visto anche nelle vostre strade perché c'è una discreta comunità sikh anche in italia questo per quanto riguarda l'india il pakistan anch'esso però problemi simili per tutti gli anni 60 e 70 in più e diventa un paese di estremismo religioso nel senso che nascono dei gruppi di islam radicale che e poi fomentano in qualche modo anche il terrorismo in più il pakistan ha un ulteriore problema perché a un certo punto dal pakistan si stacca il bangladesh con una sanguinosa guerra civile
e quindi lo stesso pakistan si divide in altri due stati quelle dalla vecchia colonia indiana britannica alla fine avremo tre paesi diversi pakistan bangladesh e india segnati da diversi culture tradizioni religioni a volte anche ovviamente in principio vi avevo detto che avremmo parlato dell'asia e ma dell'asia nell'estremo oriente ma anche nel vicino oriente dall'estremo oriente li abbiamo visti abbiamo parlato nella cina abbiamo parlato dell'india l'altra volta abbiamo visto anche la corea al vietnam avevano fatto una panoramica su tutti i paesi principali della zona quelli che almeno sono attraversati da grandi fenomeni storici ora però vediamo
cosa accade nel vicino oriente invece perché anche quella in medio oriente e vicino oriente a un area molto calda nel dopoguerra in particolare per quanto riguarda la presenza di israele un nuovo stato che si viene a formare e che come ben sapete perché lo il discorso vale ancora oggi diventa per sé diversi destabilizzante nell'area però prima di affrontare questo problema dobbiamo fare un passo indietro e ricordarci come erano le cose alla fine della prima guerra mondiale perché ne avevamo parlato ma bisogna avere ben chiara la situazione se vi ricordate infatti con la prima guerra mondiale
crolla anche il vecchio impero ottomano sostituito dalla turchia attuale però tutti i domini che l'impero ottomano aveva nel medio oriente cioè libano l'attuale israele e la siria a tutte quelle zone lì ero state affidate come protettorati a francia e gran bretagna che se le erano spartite l'idea era di tornare inizio la società delle nazioni aveva detto le affidiamo a voi perché create una delle istituzioni perché create una classe dirigente e poi questi paesi un po alla volta progressivamente diventeranno indipendenti quindi francia gran bretagna erano si è arrivati in queste zone con l'idea però di rimanerci
poco quella era almeno in origine la prospettiva le cose però via via cambiate perché perché in quelle zone erano stato scoperto il petrolio e quindi una volta che sia il petrolio sotto mano si è meno propensi ad andarsene velocemente perché petrolio sono soldi ovviamente questo comportamento di gran bretagna e francia aveva favorito il sorgere di un vero e proprio nazionalismo arabo cioè movimenti di protesta che chiedevano la cacciata degli europei e la nascita di stati indipendenti in queste regioni ovviamente poi era arrivata la seconda guerra mondiale i problemi erano diventati altri però nel dopoguerra effettivamente
questo nazionalismo arabo si fa forte e d'altra parte francia e gran bretagna già fortemente spossati indeboliti della guerra non possono far altro che concedere l'indipendenza questi paesi però generalmente in tutti questi paesi nascono dei regimi conservatori monarchici per lo più cioè in cui il potere viene affidato a un re che è in qualche modo legato a doppio filo a parigi oa londra l'inglese se ne vanno ma dicono vi lasciamo uno stato indipendente ma il potere deve essere gestito dal vostro sovrano che è un nostro amico la francia perché l'idea è sempre quella di andiamocene però
gli affari il petrolio vogliamo in qualche modo controllarlo noi perché ripeto è una grande un grande valore economico ormai il petrolio è il fondamentale non è più qualcosa che non si sa come usare è l'elemento cardine della produzione industriale quindi nascono nuovi stati indipendenti però in qualche modo diciamo controllati ancora indirettamente dall'europa questi nuovi stati sono vari c'è libano ad esempio c'è l'iraq cioè l'egitto c'è lo yemen è l'arabia saudita c'è la trans ur dania celeri tutti si diradi ci sono tutti i paesi la siria ecco cosa manca tutti i paesi della zona mediorientale che
sfociano fino anche al nord africa l'egitto si trova lì ovviamente tutta quella ampia fascia che prende appunto quello che noi non avete chiamiamo il medio oriente questi nuovi stati nel 1940 5 da novità anche a una nuova istituzione che viene chiamata lega araba che sostanzialmente sancisce un'alleanza politica ed economica proprio tra questi sette paesi ripeto libano siria transgiordania iraq egitto arabia saudita e yemen ora l'idea è quella di crescere insieme ad aiutarsi insieme e sostenersi insieme magari anche guadagnandosi un po alla volta un po di autonomia dall'europa c'è però un problema che presto questi paesi
devono affrontare e riguarda la palestina quella zona perché perché prima della seconda guerra mondiale quella zona era stata affidata appunto il mandato fiduciario cioè una sorta di protettorato alla gran bretagna ed era una zona in cui vivevano circa un milione 250 mila palestinesi arabi musulmani è però in cui già da qualche anno erano iniziate ad emigrare molti ebrei europei cioè questo già prima che i terreni della guerra perché perché hitler inizia a perseguitare gli ebrei se vi ricordate già nel 1933 e per gli ebrei europei si capisce che l'aria non è proprio delle migliori quindi
rimedi ai tedeschi poi anche gli ebrei dell'est europa poi qualche brano francesi italiane eccetera decidono che è meglio lasciare la vecchia europa e spostarsi prima che sia troppo tardi appunto nella terra promessa cioè in questo in questa terra di palestina che tra l'altro è in mano agli inglesi cioè un popolo somma democratico liberale che dovrebbe poter garantire una certa libertà di immigrazione per questi ebrei quindi abbiamo da un lato un milione e 250 mila palestinesi dall'altro circa all'inizio della seconda guerra mondiale 550 mila ebrei ovviamente la convivenza già prima della guerra era non è molto
facile perché si assiste ad alcuni scontri ad alcuni atti violenti sia da parte palestinese sia da parte ebraica nei confronti dell'altra comunità quando poi finirla seconda guerra mondiale nel 1945 ci fu un nuovo ingresso di ebrei nel paese perché ovviamente quegli ebrei che si erano in qualche modo salvati in europa a quei pochi che si erano salvati spesso non vogliono più rimanere nei paesi che li avevano mandati nelle camere a gas non mandato i loro parenti nelle camere a gas e in qualche misura decisero quindi di spostarsi in palestina ci fu un vero e proprio
esodo di nuovo cosa che fece aumentare velocemente il numero di ebrei residenti in palestina e preoccupa molti palestinesi perché si arriva sostanzialmente a due gruppi quasi alla pari la gran bretagna altra parte del protettorato ma voleva presto liberarci di questo problema tanto è vero che nel 1947 chiese aiuto all'onu disse noi vorremmo andarsene in pratica ma cosa facciamo di questa terra con questi due popoli che in qualche modo continuano a ammazzarci anno volersi non voler convivere tra loro l'onu elabora un piano per cercare di risolvere la situazione un piano appunto da pato 1947 che prevedeva
la nascita di due stati autonomi uno stato ebraico e uno stato palestinese nella zona cioè sarebbero dovuti spartire i territori questo piano però non venne accettato dai palestinesi che ritenevano che la terra fosse loro si avviarono quindi delle trattative perché bisognava cercare in qualche modo trovare un compromesso tra i palestinesi e gli ebrei ma nel 1948 gli inglesi decisero nel frattempo di levare l'ancora e lasciare il paese appena lo fecero in maniera unilaterale il primo ministro ebraico david ben gurion proclamò la nascita dello stato di israele cioè di fatto supera le trattative le rese nulle
perché bere vita a un nuovo stato che i palestinesi non volevano riconoscere in quei termini questo provoca subito la dura reazione della lega araba a quell'alleanza dei paesi arabi che circondavano israele ovviamente perché erano tutti attorno e nacque una guerra una guerra velocissima che venne però a sorpresa vinta da israele c'erano sette paesi arabi just ricattini da tempo organizzati che dichiaravano guerra allo stato appena nato con pochi abitanti isolato eppure misero gli israeliani segno che gli israeliani si erano pochi avevano piccolo paese ma erano a molto agguerriti e b anche molto ben armati con grandi
capacità tecniche e logistiche militari erano risposte a difendersi fino all'ultimo contro le aggressioni gli attacchi degli arabi circostanti israele aveva infatti è avara anche negli anni successivi molte frecce al suo arco in primo luogo aveva un'economia molto vivace che era uno strano miscuglio di capitalismo e cooperative perché c'erano elementi effettivamente il capitalismo avanzato delle industrie e c'erano però anche cooperative agricole che spesso venivano anche fondata in italia impervie del territorio perché il territorio in realtà palestinese non è così adatto all'agricoltura eppure e soprattutto in queste zone impervie nacquero questi bus come forse sentito nominare che
sono appunto delle efficienti cooperative agricole questo è un primo elemento un secondo elemento di forza era erano gli aiuti economici che arrivavano dagli ebrei di tutto il mondo cioè è vero che alcuni ebrei si trasferirono in israele è vero anche che molti altri ebrei rimane non negli stati uniti in francia in italia pochini in giro per il mondo ora questi ebrei che rimanevano degli altri paesi alla volta e non erano particolarmente ricchi ma volte erano invece molto ricchi e continuavano a fare continuano ancora oggi in parte a fare ampie donazioni economiche a israele in segno
che il paese può contare sulle sue risorse economiche ma anche sull'aiuto straniero insomma o dei suoi cugini diciamo che vivono all'estero in più israele fin da subito trovò il forte appoggio degli stati uniti anche in parte dovuto al fatto che negli stati uniti è presente una cospicua comunità ebraica anche abbastanza potente gli stati uniti di venderlo subito fedeli alleati di israele li sostengono sempre le loro sforzi ancora oggi li sostengono in maniera molto netta a seconda dei presidenti e questo diede a israele competenze tecniche economiche per costruire un esercito di grande valore ovviamente infine ultimo
elemento da degno di nota il fatto che in israele forse anche per via di questi questo accerchiamento dei dei nemici era fortissimo fin da subito un forte senso patriottico è un forte anche voglia di difesa è vero come sapete servizio militare è molto duro è aperto anche alle donne che fanno servizio militare l'addestramento è uno dei più efficienti del mondo se non il più efficiente e così via segno che israele è appunto non è il popolo ebraico che subisce non è più il popolo ebraico che subisce passivamente o semi passivamente le ingiurie di dare al
popolo ebraico che adesso si vuole difendere con le unghie e con i denti e quindi e riesce a farlo peraltro piuttosto bene quindi israele si difese molto bene legale va a venne sconfitta ma i veri sconfitti di questa guerra furono i palestinesi che da lì in poi iniziarono un periodo di disgrazie continue che a volte purtroppo li vede ancora protagonisti in pratica lo solo israele occupò i territori che nel piano dell'onu lì sarebbero spettati ma vista la guerra visto il succedersi degli eventi decise anche di espandersi sui territori che dovevano essere assegnati invece i palestinesi
che mi occupo a tutti i palestinesi vennero quindi in parte cacciati inoltre la giordana transgiordania che si trovava appena al di là del fiume giordano in base a una parte della cisgiordania danno originano cambiando nome danno origine a un nuovo regno chiamato il regno di giordania e togliendo di fatto anch'essa delle terre al palestinese che erano originariamente destinati ai palestinesi quindi i palestinesi di colpo si trovarono senza più terreno restare e circa un milione di loro dovette emigrare chiedendo ospitalità la giordania al paese vicino furono accolte in giordane ma spesso marginalizzati spesso discriminati chiuse in
campi diciamo di non dire di concentramento non essere sono danno ma campi di migranti e non integrati nel paese quindi sti poveri palestinesi vennero visti come dei reietti cioè arabi che ha parole anche paesi arabi vicini volevano difendere ma che pochi volevano veramente tenere nei loro confini e questo creerà come vedremo negli anni 60 e 70 dei forti proprio per il momento però negli anni fino alle 40 internet 50 israele minacciato ma forte e i palestinesi a peregrinare per il medio oriente ora questa sconfitta però della lega araba brucia brucia in tutti i paesi che
fanno parte della lega produce in egitto brucia in iraq brucia in giordania transfer l'anea giordania come cambierà nome insomma sono tutti i paesi che vedono israele come fumo negli occhi ma sono anche paesi dilaniati per certi versi al loro interno perché anche loro interno non sono così uniti in molti di questi paesi sono presenti infatti due forze principali che si contendono il potere da un lato ci sono partiti diciamo il principale è il partito dei fratelli musulmani che è una formazione fondata circa negli anni 20 da un egiziano che vuole sì l'indipendenza di questi paesi
dalla dominio europeo dal colonialismo eccetera ma spinge per una indipendenza che sia fortemente legata alla religione islamica quindi i fratelli musulmani movimento islamista generalmente che vuole la nascita potremmo dire anche di regimi teocratici in cui la legge dello stato possa in qualche modo coinciderà con quanto meno essere ispirata dalla legge del corano quindi sono movimenti di radicali dal punto di vista religioso e politico questo è un lato dall'altro lato a contendere potere a questi fratelli musulmani si sono in genere dei partiti nazionalisti che sono più spesso laici quindi che guardano all'occidente come modello diciamo di
riferimento l'istituzione politiche vogliono parolo indipendente al loro paese e sono laici e spesso legati alle forze dell'esercito quindi tutti e due vogliono che so un egitto libero una siria libera che così via però non lato ci sono gli islamici islamisti meglio ancora dall'altro ci sono i laici questa lotta tra le due tendenze si vede in particolare in egitto che è uno dei paesi principali di questa lega lava se non il principale è sicuramente uno dei più ricchi e popolosi e in egitto quando gli inglesi avevano lasciato il paese si era formata una monarchia in cui
però il sovrano come vi dicevo era strettamente legato a londra quasi prendeva ordini dall on e nei primi anni cinquanta e particolare nel 1952 ci fu un colpo di stato che fece cadere la monarchia a fondare una repubblica però il male militari a condurre questo colpo di stato era stato proprio quel partito nazionalista laico e vicine militari che chiedeva riforme e ci fu in realtà qualche veloce avvicendamento ma poco dopo divenne leader di questo nuovo egitto repubblicano e militarizzato nascere un uomo politico aumentare a sua volta di grande spessore e anche di grande influenza in
tutta l'area mediorientale divenne per certi versi il capofila del nazionalismo arabo cioè l'uomo che dovrebbe incarnare questo sentimento di indipendenza dei vari paesi arabi dall'europa dagli stati uniti dalla russia su cosa si fondava la forza di massa intanto aveva un potere di stampo militare cioè in egitto nasce una vera faber dittatura militare non possiamo nascondercelo quindi tiene potere con la forza e questo modello verrà replicato in molti paesi vicini e più o meno vicini in fondo anche la libia era una dittatura militare originariamente quella libia voglia dire di gheddafi di cui parleremo anche in futuro
quindi c'è la forza dell'esercito ma contemporaneamente una serra avvia tutta una serie di riforme che vorrebbero modernizzare il paese cioè a cacciare intanto gli europei le compagnie le aziende europee le banche europee alle europee e poi creare nel paese illustrarne apparati moderni vie di comunicazione anche istituzioni moderna già rendere l'egitto un paese che può in qualche modo crescere e porsi sul mediterraneo quantomeno o almeno guidare l'altra orale del nordafrica questo è lo sforzo che in parte riesce almeno nelle prime nei primi anni c'è da dire che in questo sforzo di autonomia d'indipendenza dell'europa si abbracciano
a volte è proprio in egitto con una share le tendenze vagamente socialiste che portano le gite in qualche modo ad avvicinarsi anche se timidamente all'unione sovietica questo avvicinamento dell'egitto alla russia anche se timido lento e quale preoccupa molto gli stati uniti che chiaramente non volevano che nord africa diventasse comunista o vicina non è sovietica alleato dell'unione sovietica e nel 1956 che è un anno chiave vi ricordo è l'anno in cui cruiser denuncia i crimini di stalin è l'anno dei fatti l'ungheria succede il finimondo però sempre in quell'anno lì gli stati uniti decidono di tagliare i
fondi all'egitto l'egitto e stava ricevendo infatti degli aiuti economici da parte della banca mondiale per la costruzione della diga di assuan una grande opera importantissima per lo sviluppo effettivamente economico dell'agricoltura egiziano vi ricordate la banca mondiale era uno di quei verismo infondati con gli accordi di bretton woods che dava finanziamenti ai paesi in via di sviluppo l'egitto aveva diritto a questi finanziamenti li stava ricevendo negli stati uniti preoccupati che l'egitto si avvicini alla sovietica a un certo punto mi bloccano per tutta risposta la ser non accetta il ricatto diciamo negli stati uniti e decide di
fare una mossa molto forte cioè decide di nazionalizzare il canale di suez voi sapete che il canale di suez è quel canale artificiale che permette di passare il passaggio delle navi dal mediterraneo al golfo persico che è importantissimo come canale per le petroliere perché le petroliere prendono il petrolio appunto nelle zone della rabbia del medio oriente passando per il golfo persico passano il canale di suez e poi vanno mediterraneo poi servono tutta europa ora quel canale di suez era stato costruito un secolo prima ma era stato costruito dagli inglesi e dai francesi che ancora nel
1956 detenevano la proprietà di questo canale si erano spartiti il canale e quindi ottenevano grandi proventi economici dallo sfruttamento di questo canale decide di espropriare le compagnie inglesi e francesi di questo canale e di nazionalizzarla cioè di farlo diventare di proprietà dello stato esiste anni francia gran bretagna ovviamente non la presero molto bene e addirittura decisero di muovere guerra all'egitto per questa nazionalizzazione del canale di suez muovere guerra alleandosi anche con israele che aveva tutto l'interesse a danneggiare i genitori mente francia gran bretagna attacco con l'egitto appunto con battaglie campali i seal infatti occupa il
sinai però c'è un però perché la medaglia e francia sono costretti nonostante le vittorie quasi subito a ritirarsi a tornare indietro con la coda tra le gambe perché sono queste a far questo perché di fatto hanno mosso guerra senza chiedere preventivamente l'autorizzazione a washington agli stati uniti cosa inaudita ormai nell'europa degli anni 50 magari 20 anni prima della medaglia francia potevano fare queste cose potevano crearci in piedi coloniali di agire con le loro politiche estere indipendenti oggi non possono più oggi intendono il 56 non possono più a gestire la politica estera dei paesi dell'europa occidentale
degli stati uniti sono gli stati uniti non possono fare di testa loro e gli stati uniti non appaiono affatto la guerra che francia e gran bretagna stanno muovendo all'egitto perché perché è vero che gli stati uniti hanno bloccato i fondi della banca mondiale per la diga di assuan però temono che l'intervento franco britannico porti gli altri paesi della lega araba cioè l'iraq la rabbia eccetera a inimicarsi l'europa a dire basta voi europee ancora qui e gli stati uniti non ci difendono cioè il rischio è che tutta la zona araba per reazione si stacchi dall influenza
americana e passi si avvicini all'unione sovietica cioè se tenti sono intervenuti per evitare che l'egitto diventasse filo sovietico ma adesso di colpo rischiano che tutta la zona araba diventi filo sovietica per colpa dei francesi e degli inglesi quindi sostanzialmente cosa accade washington fa una bella telefonatina a londra ea parigi e dice i vari governi britannico e francese fate a meno di fare queste cose tornatevene a casa francia e gran bretagna obbediscono che se ne vanno e questo è una vittoria per la ser diplomatico ovviamente sul campo aveva perso ma diplomaticamente è una sua grande vittoria
perchè segna il fatto che ha saputo tener testa almeno diplomaticamente alle potenze europee e ha saputo ottenere quello che voleva cioè l'indipendente all'autonomia tra l'altro la lega araba non diventerà filo sovietica in fondo rimarrà va non si avvicina gli stati uniti anche se con qualche distinguo però la russia continuerà ad avvicinarsi all'egitto l'egitto in fondo non dimenticherà questa mossa sconveniente e cercherà nelle russia un protettore sarà effettivamente questo avvicinamento che gli stati uniti temevano quindi nasser ha rimesso in riga diciamo così francia e gran bretagna gli rimane però un programma più vicino e più serio
che quello di israele che tutto il mondo arabo vede come una costante minaccia nemico in casa in un certo senso una serie infatti questo problema israeliano non se lo dimentica passa qualche anno cerca di intanto di modernizzare il paese di sviluppare anche l'esercito è però verso la metà degli anni sessanta nasser sembra pronto per nuove guerre israele stringe anche un accordo con la giordania e chiude l'accesso di israele al mar rosso tutte mosse che lasciano presagire lo scoppio di una guerra siamo alla fine quando ci hanno tutto sembra pronto nel 1967 che questa guerra sembrava
a un passo dallo scoppiare islam decise di prendere lei l'iniziativa anticipando egitto e giordania con una guerra preventiva una guerra che fu rapidissima si combatte proprio nel 1967 durò appena sei giorni infatti ricordata come la guerra dei sei giorni cara bellissima perché israele sbaraglio nemici in tempi rapidissimi attacco egitto giordania e siria subito a parte tutta la gli aerei tutta la flotta aerea egiziana prima ancora che potesse decollare e occupò nel giro di poche ore praticamente la città di gerusalemme che prima era detenuta solo in parte da israele la cisgiordania le alture del golan e
la striscia di gaza cioè in pratica occupò anche quei pochi territori che ancora erano in mano in parte ai palestinesi in parte occupate dalla giordania o da altri paesi cioè ottenne una vittoria schiacciante e rapidissima a segno della grandissima forza di israele in realtà dell'impotenza di maser e dei suoi alleati arabi proprio l'esito così veloce rapido e indolore potremmo dire della guerra dei sei giorni convinse definitivamente i palestinesi che per loro non c'era la possibilità di ritornare nelle loro terre e grazie all'aiuto dei paesi arabi fino a quel momento per siamo nel 67 68 cioè
per 12 13 anni 15 anni i palestinesi avevano sperato di poter ritornare a casa tra virgolette magari con l'aiuto appunto del i genitori una giornalieri qualche altro paese ora diventa chiaro che questi paesi anche provandoci non hanno i mezzi per sconfiggere israele e allora alcuni gruppi palestinesi decidono di cambiare strategia e decidono di formare delle organizzazioni di stampo prettamente terroristico che devono agire non affidandosi ai paesi arabi ma agire loro magari con attentati con guerriglia con altre forme di lotta per ottenere appunto l'indipendenza loro paese la più importante di queste organizzazioni anzi una che poi
ne racchiude altre perché è una nasce da una fusione di varie altre lezioni minori è una cosiddetta o lp l'organizzazione per la liberazione della palestina e cui leader subito è molto importante e molto famoso diventa gli esseri arafat questo lp era aveva la sua base logistica in germania cioè nel paese che aveva ospitato un ricordato quel milione di palestinesi già nel 1947 48 però erano redazione lp che si era nata via via rafforzando medicalizzata spesso cioè con le armi e costituiva una sorta di stato nello stato perché è vero che c'era in germania lo scatto
giordano ma non è che le autorità giordane avessero tutta questa forza di governare deprimere e controllare i palestinesi quindi palestinesi ei giornali sono i ferri corti in più israele inizia a fare pressioni sulla germania perché appunto sa che proprio il giornale si creano queste organizzazioni terroristiche che vogliono colpire israele insomma pressato dall'interno e dall'esterno il religioso da nina che si chiama hussein nel settembre del 1970 vara un'operazione che ha come scopo quello di cacciare i palestinesi questa operazione si chiama settembre nero divenne famosissima perché per le senesi vennero proprio espulsi arrestati fu un'operazione di polizia
in grandissimo stile e i palestinesi non l'ha presa affatto bene dovettero lasciare il paese e in gran numero e ripararono per lo più in libano cioè nel nord di israele tra l'altro creando scompiglio anche il libero perché poi nasceranno guerra civile in libano proprio per la lotta tra diverse comunità tra cui appunto i palestinesi è però soprattutto reagendo con durezza contro in parte dal giornale ma soprattutto contro israele perché da lì in poi l'ellepì inizierà a fare attentati terroristici in giro per il mondo contro gli israeliani ovviamente ma anche a volte risultando aerei solo per
attirare l'attenzione sul problema palestinese però ecco la più eclatante di queste operazioni di terrorismo è sicuramente quella che si compie nel 1972 quindi poco tempo dopo a monaco di baviera durante le olimpiadi di monaco perché in questa occasione pacifica di sport e di amicizia internazionale tra l'altro ospitate da una città della germania ovest che voleva far dimenticare il nazismo e le vecchie macchine voleva ripresentarsi come una città nuova pacifica non violenta e finisce proprio a monaco di baviera appunto lp compie una strage perché che penetra nel villaggio olimpico e rapisce un gruppo di atleti israeliani
ci sono scontri a fuoco con la polizia insomma gli effetti rimangono uccisi quindi infatti di monaco destra lo scalpore in tutto il mondo mi fanno vedere che i palestinesi vogliono anche vendetta per quello che è accaduto finora fino adesso un'ulteriore svolta nella questione diciamo arabo israeliana arriva l'anno dopo nel 1973 perché ci sono due forti che vale la pena ricordare il primo riguarda l'egitto di nuovo in egitto non c'è più una serpe nel frattempo è morto per di vecchiaia insomma gli è succeduto sadat che era un suo braccio destro ora questo sabato il nuovo presidente
decide di visto che è la tradizione di famiglia di muore guerra israele alleandosi di nuovo con la siria ora per muovere guerra però stavolta decide non di fare di fare mille avvisaglie diciamo come era successo con la guerra dei sei giorni ma di agire di soppiatto e in particolare di sfruttare una festività ebraica che è la festa dello yom kippur difatti questa diventerà famosa questo nel 1973 come la guerra del kippur perché perché una festività ebraica gli ebrei non si aspettavano ovviamente di essere attaccati durante una delle loro feste però egitto e siria attaccano cogliendo
alla sprovvista gli ebrei ed effettivamente ottennero qualche piccolo risultato è nata abbastanza modesto l'egitto di una cupa una parte del sinai ma insomma non è un gran vantaggio e diciamola così questo è un primo elemento un secondo elemento riguarda però una decisione che non solo l'egitto ma tutti i paesi arabi prendono nei confronti del resto del mondo perché decidono sostanzialmente di internazionalizzare la crisi fino a quel momento la questione israeliana era stata gestita dai paesi arabi come una faccenda locale cioè i vari paesi ieri a giovani agitavano mosso guerra israele e avevano perso per lo
più ma lasciando la guerra entro i confini dei loro paesi ora questi paesi arabi ritengono adesso nel 73 che israele vinca con i sconfigga o comunque non perda perché è sostenuta dai paesi occidentali quegli stessi paesi occidentali che continuano a praticare politiche neocoloniali nei confronti degli stessi paesi arabi quindi la lega araba decide di sferrare diciamo così un pugno all'europa agli stati uniti al mondo perché proprio nel 1970 13 dell'improvviso di alzare il prezzo del petrolio questa e legarla mera il più grande produttore di petrolio al mondo e chiaramente tutti i paesi europei e americani
certa si rifornivano di pezzolo da loro se io altri prezzi che fino a quel momento erano state in realtà tenuti piuttosto bassi possono danneggiare l'economia e lo posso usare quest'arma del prezzo del petrolio come un'arma di ricatto nei confronti dei paesi occidentali voi se strumenti e israele allora dovete pagarsi il doppio il triplo 10 volte il prezzo del petrolio che avete pagato finora questa è la strategia ed è una strategia che funziona perché nel 73 scoprirà una pesantissima crisi economica e tutto il mondo che è proprio la crisi petrolifera di cui parleremo proprio avanti parlando
dell'economia degli anni 60 70 però sappiate nasce anche per motivi politici negati in parte l'autonomia dei paesi arabi in parte alla questione israelo palestinese però qualche anno dopo verso la fine degli anni settanta sadat e decise di cambiare nuovamente strategia visto che comunque questa politica certo economica petrolifera portando qualche risultato ma non risolveva ha fatto la questione israele ha deciso di cambiare e si fece si dimostrò anche più pragmatico più abile dal punto di vista diplomatico di quanto non fosse stato una serie show predecessore per che cosa fece saddam fece due mosse importanti la prima
fu quella di allontanarsi del cebit che invece riavvicinarsi agli stati uniti cioè cacciano i tecnici russi che stavano in egitto ormai da molti anni e avvio dei colloqui con gli stati uniti con lo scopo di concordare una politica comune primo elemento secondo elemento e allacciare rapporti perfino con israele quello che era fatto fino a quel momento il mortale nemico contro cui si erano combattute tra varie guerre questo riavvicinamento riavvicinamento con israele portò sabata addirittura una visita ufficiale sarà arisa è le una vita al parlamento israeliano e nel 1978 alla firma di un accordo tra egitto
e israele storico che si venne a firmare a camp david negli stati uniti sono gli accordi di camp david patrocinati dal presidente degli stati uniti che voleva quindi farsi garante di questa pace tra israeliani ed egiziani in pratica l'egitto riotteneva il sinai da israele che era ancora in parte occupato dell'inizio degli anni in cambio del riconoscimento di israele perché fino a quel momento israele non era stato riconosciuto dai paesi arabi in questo caso l'egitto riconosce israele come esistente e instaura delle normali relazioni diplomatiche questa svolta di sadat in realtà questo cara al presidente egiziano perché
pochi anni dopo nel 1981 venne ucciso in un attentato da un fan antico arabo che lo accusava di essersi venduto al nemico però in realtà la data era stato abbastanza lungimirante perché nel corso degli anni ottanta vari altri paesi arabi cs rohri seguire le sue orme cioè di riconoscere in qualche modo israele e iniziare ad avviare delle trattative diplomatiche israele ormai non era più battibile più eliminabile bisognava scenderci a patti in qualche modo è addirittura questa politica venne a un certo punto seguita perfino dalla lp perché sa rà fatta nel corso gradualmente nel corso degli
anni ottanta mise da parte le pratiche le politiche terroristiche e decise di proporre degli accordi israele cioè i palestinesi non le p prometteva il cessate il fuoco cioè di non fare più attentati e non scatenare più lotte in cambio della cessione da parte di israele di alcune terre ai palestinesi in particolare delle terre occupate come la striscia di gaza come la cisgiordania e così via c'è da dire che israele inizialmente non non ascoltò molto queste proposte di arafat perché ci fu una grande chiusura una parte dell'establishment ebraico che riteneva arafat ha ancora un terrorista di
cui non ci si poteva fidare però proprio nella seconda metà degli anni ottanta in particolare nel 1987 nacquero forme di protesta sempre più veementi nei territori occupati contro gli israeliani in questi territori come la cisgiordania si celi gaza convivevano israeliani e palestinesi con gli israeliani che erano lì con l'esercito quindi militarizzati e palestinesi che era la popolazione del posto ora questa popolazione povera disarmata spesso apparentemente in difesa avviene vita a forme di protesta come il lancio dei sassi e varie forme di lotta spontanea con quello che si trovava per strada che divenne famosa come intifada
e se no i segni e in parte ancora oggi la vita di questi territori dove all'epoca almeno israeliani e palestinesi erano costretti in qualche modo a convivere in più come vi dicevo tutta la situazione venne complicata anche dalla guerra civile in libano che confine al libano a nord con israele perché perché come vi ho detto no quel settembre nero i palestinesi in gran numero si erano trasferiti in libano in libano c'erano ora musulmani ma c'erano anche cristiani perché libano era popolato non avrà numerosi cristiani insomma queste primi e entrano in conflitto già a metà degli
anni 70 ne nasce una guerra civile in questa guerra civile viene aggravata nell 82 perché israele da su di eva del libano proprio per alleandosi con i cristiani contro i palestinesi quindi è un disastro in clamorose una guerra civile che dura per molti molti anni con un sacco di morti di distruzione e così via se vi guardate un film come valzer con bashir vi fate anche un'idea della situazione e tutto si risolve molto difficilmente con grandi difficoltà nella seconda metà degli anni 80 non perché di per sé le varie fazioni trovino una pace un compromesso
ma perché interviene una forza di pace internazionale di questa parte anche l'italia che interviene in libano per rimettere la pace tra queste popolazioni però ho capite che i problemi etnici religiosi nazionalistici sono fortissimi ed esplodono non solo contusione ma anche in tutto il circondario in fondo anche oggi con la guerra in siria anche la guerra in siria è un prodotto di queste pensione tra diverse etnie tra anche musulmani di diverse fedi perché il mondo musulmano non è uniforme un monolite è formato da sciiti sunniti eccetera che ogni tanto soprattutto in certe situazioni arrivano a scontrarsi
e ascoltarsi maniera molto sanguinosa queste secondo me erano le cose più rilevanti da dire riguardo all'asia dagli anni 40 agli anni 70 e direi anche 80 quasi perché credo con la cina sembra fine anni settanta l'india più o meno anche però parlando di israele siamo siamo affacciati a tutti gli anni ottanta ovviamente chiaramente l'asia non fu l'unico continente in cui ci fu una vasta decolonizzazione nel corso degli anni 40 50 e 60 anche l'africa fu attraversata da spinte simili anche se forse meno meno rilevanti a livello globale nel senso che la cina lista globale l'indian
protagonista globale o quasi israele anche i paesi africani rimangono ancora abbastanza poveri ma certo anche lì ci sono tre anni due sconti guardiani guarin cinili grandi guerre sanguinose non abbiamo il tempo ora qui di approfondirle ma segue quello di interesse sui nostri libri di testo trovate pagine anche su questi argomenti un altro continente che fu attraversato la spinta e simili fu sudamerica ri centro e sud america non tanto perché i paesi si legge nei indipendenti adesso i paesi del centro e sud america erano già indipendenti e dall 800 perlopiù quanto perché in alcuni di questi
paesi del centro e sud america diciamo gli interessi americani erano particolarmente forti non c'era il colonialismo ma c'erano forme questo sì di neocolonialismo cioè esistevano dei governi che formalmente erano autonomi ma che in pratica erano strettamente legati a washington e subordinati a washington in alcuni di questi paesi avvennero delle rivoluzioni che ebbero un peso importante nella storia novecento il primo fu cuba il cuba vi ho già detto qualcosa parlando degli stati uniti ma chiudo il cerchio raccontandovi brevemente cosa accadde allora cuba che è questa isola del centroamerica avvicina alla florida c'era era in piedi negli
anni 50 una dittatura guidata da un certo battista che era di fatto un uomo degli stati uniti strettamente legato agli stati uniti e il suo potere si basano la propria sull'appoggio delle compagnie delle aziende e della politica americana questo battista nel 1959 subisce però un colpo di stato anzi meglio una rivoluzione perché un piccolo gruppo di giovani soldati guidati da fidel castro un cubano e ernesto che guevara un argentino contro una vera e propria rivoluzione e riesce a far cadere il governo di battista e rovesciare l'ordine costituito a cuba come vi ho già detto inizialmente
questo nuovo governo guidato da fidel castro non si schiera immediatamente curvone sovietica anno si presenta come un governo comunista si presenta come un governo diciamola così anti americano perché il suo obiettivo è piuttosto quello di fare grande riforma agraria e soprattutto cacciare le compagnie americane che di fatto controllavano l'economia di cuba cioè rendersi indipendenti da occupa gli americani però come abbiamo già visto non accettano questo cambiamento questo status l'andamento di status tant'è vero che già con teneri quindi poco tempo dopo tentano un colpo di mano appunto nella baia dei porci vi ricordate ve l'avevo già
raccontato questo colpo di mano fallisce e ha l'effetto opposto perché invece di evitare che cuba diventi comunista fa sì che cupa diventi proprio comunista perché fidel castro minacciato dagli americani non può in un certo senso far altro che schiera secolo nella sovietica chiedere l'aiuto di pusher e quindi passare a quello schieramento diciamo una cosa da lì poi nascerà la crisi dei missili e di quello abbiamo già detto però ecco fidel castro rimarrà al potere fino sostanzialmente alla morte avvenuta tra l'altro abbastanza di recente e il regime cubano sarà un altro regime socialista particolare che però
resterà in piedi fino ai giorni nostri anche se oggi qualche modifica cambiamento è in atto nel paese mi dicevo che però che il braccio destro di fidel castro in questa impresa cubana era un argentino ernesto guevara detto il ceo che divenne celeberrimo in tutto il mondo perché era il prototipo del guerrigliero che combatte per le proprie idee che lascia anche il proprio paese e gira per il mondo quasi un novello garibaldi potremmo dire no eroe di più mondi che va in giro a esportare la rivoluzione infatti c'è gara per qualche tempo in realtà lavora come
ministro di cuba non ha presto rimane insofferente all'ambiente cubano e decide di partire fa gira anche per l'europa incontra sarto in un famoso colloquio si reca in bolivia perché la sua idea è quella di promuovere la rivoluzione anche in altri paesi è riuscito a fare la rivoluzione a cuba forse si può farla anche in altri paesi e nessun america e sceglie la bolivia è però queste imprese boliviana va malissimo perché viene catturato quasi subito e piena in pratica giustiziato dal governo boliviano nel 1967 c'è che vara muore maniera molto truce tra l'altro perché le foto
fanno il giro del mondo insomma cosa che è uno shock per i giovani di sinistra però avrà anche un ruolo questa figura riceveva e negli eventi quali 68 la protesta studentesca e giovanile in giro per il mondo infine poco tempo dopo nel 1970 c'è da dire quello che accade in cile allora in cile vinsero le elezioni socialisti è formato un nuovo governo guidato dal leader di questi socialisti cileni si chiamava salvador allende questo avviene appena giunta potere annunciò l'intenzione di nazionalizzare le miniere di rame aveva un grande il programma di riforme però c'era anche questo
in particolare la nazionalizzazione delle miniere di rame questi miniere erano un bene di primaria importanza in cile ma erano state controllate fino a quel momento da compagnie americane o come quello che avveniva su etna canali sue tare ha controllato le compagnie inglesi e francesi e nasser nazionali in cile le miniere di rame controllate dagli americani e aziende vuole nazionalizzarle questo è il suo tentativo genera una brutta reazione americana che porta a un colpo di stato organizzato in realtà dall'esercito cileno con l'appoggio degli americani in particolare a guidare questo colpo di stato è il generale pinochet
che è appunto un generale cileno ma fortemente legato a washington a jenne viene ucciso massacrato e qui non c'è va al potere e terrà in piedi una dittatura che continuerà fino quasi alla sua morte molti anni dopo quindi anche il cile c'è un'apertura verso istanze di sinistra socialisti non ancora comunista anche solo su triste ma gli streamit i fedeli alla loro vecchia dottrina monroe ve le ricordate per cui tutta l'america è un affare statunitense decidono in qualche modo di intervenire come avevano provato a fare cuba a cuba era fallito in cile ci riescono qualcosa del
genere negli anni successivi avverrà anche in uruguay e in argentina dove ci saranno dittatura dei colonnelli di membri dell'esercito spesso appoggiate dagli stati uniti spesso molto violente e molto sangue che porteranno la morte di moltissime oppositori politici ea un regime molto duro che però gli stati uniti vogliono tenere in piedi per evitare che quella zona diventi comunista e per controllare anche le risorse economiche di quelli di quei paesi che spesso hanno delle miniere delle risorse primarie che fanno gola agli stati uniti ci sarebbe anche altro da dire ovviamente su un america e su altre parti
del nonno ma purtroppo il tempo stringe dobbiamo ancora parlare dell'italia e vedere cosa accade poi nel mondo quindi l'obiettivo di queste elezioni e dare una panoramica poi appunto voi se volete avete tutti gli strumenti per approfondire gli consiglio di ascoltare i video mandare il libro come al solito prendere qualche appunto vedere anche qualche film perché vi ho citato un passaggio anche film ce ne sono vari che raccontano questi eventi del 900 che hanno segnato la storia del mondo e ci rivediamo la prossima volta perché la prossima volta iniziamo però vedere in dettaglio cosa accade in
italia ci sarà molto da raccontare rimanete in contatto e ci vediamo qui alla prossima
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