ciao ragazzi oggi parliamo di naturalismo verismo e venga allora innanzitutto dobbiamo collocare nel giusto periodo storico queste cose questi argomenti di cui vogliamo parlare il periodo storico a cui ci riferiamo è la fine dell'ottocento vediamo un po quali sono le caratteristiche di queste per i di questo periodo innanzitutto è un periodo di pace perché a partire dal 1870 fino all con lo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914 l'europa attraversa un lungo periodo di pace ma questo è anche un periodo caratterizzato da uno straordinario progresso scientifico e tecnologico è infatti il periodo della cosiddetta seconda
rivoluzione industriale la seconda rivoluzione industriale è caratterizzata da tutta una serie di progressi scientifici e tecnologici in particolare vengono utilizzate nuove forme di energia quali il petrolio che va a sostituire il carbone e l'elettricità e queste forme di energia trovano applicazione in moltissimi campi e vanno a stravolgere completamente a migliorare la vita delle persone ad esempio il petrolio viene utilizzato come carburante del motore a scoppio e quindi da uno straordinario impulso allo sviluppo dell'industria automobilistica mentre l'elettricità ad esempio trova applicazione anche diciamo proprio nella vita quotidiana delle persone perché per la prima volta le grandi
città vengono illuminate di notte quindi le strade delle città vengono tutte illuminate questo è un cambiamento radicale nella vita delle persone perché le città anche di notte diventano molto più sicure e quindi molto più percorribili dicevamo appunto lo sviluppo dei trasporti è importante soprattutto per quanto riguarda l'automobile ma sia anche uno straordinario sviluppo delle telecomunicazioni infatti questo è il periodo in cui meucci inventa il telefono ma ancora abbiamo degli importantissimi progressi della medicina infatti per la prima volta vengono utilizzati i vaccini creati da pasteur che chiaramente riducono moltissimo la mortalità il tasso di mortalità di
molte malattie ma questo è anche un periodo di importanti cambiamenti della società infatti lo sviluppo delle fabbriche delle industrie porta pian piano gli operai la massa degli operai e dei lavoratori ad acquisire consapevolezza dei propri diritti delle disuguaglianze sociali per cui gli operai cominciano ad organizzarsi per rivendicare i propri diritti per rivendicare dei salari più alti degli orari di lavori di lavoro diciamo più umani nasce infatti in questo periodo il socialismo mentre la borghesia che era la classe che nella prima metà dell'ottocento era stata protagonista delle lotte risorgimentali delle lotte per gli ideali di libertà
adesso invece sostiene una politica conservatrice che mira a difendere i propri guadagni e il potere conquistato dal punto di vista culturale questo è il periodo del positivismo il positivismo è un movimento filosofico culturale per il quale l'unico sapere e l'unico vero sapere è quello che si basa sulle scienze e il metodo scientifico sperimentale che era stato elaborato da galileo galilei nel 1600 è l'unico valido per indagare la realtà era il metodo ricordiamo che si basava proprio sulla come dire creazione di un ipotesi che andava poi verificata sulla base di un esperimento e in base ai
risultati dell'esperimento si confermava l'ipotesi oppure si smentiva il positivismo trova applicazione anche in letteratura con il naturalismo il naturalismo è una corrente letteraria che si sviluppa in francia i cui principali rappresentanti sono emile zola autore di un romanzo che si intitola lascio noir che significa allo scannatoio ma anche i fratelli concur che scrivono un romanzo che si intitola germi di laser tempo con questi scrittori il romanzo diventa uno strumento di indagine della società è uno strumento di denuncia sociale questi scrittori analizzano indagano anche in maniera molto cruda tutti diciamo gli strati della società soprattutto gli
strati più degradati ma con una prospettiva ottimistica la volontà è quella di denunciare il degrado che spesso caratterizza per esempio proprio le classi operaie il proletariato urbano per evidenziare la bruttura le condizioni degradate in cui vivono queste persone e invitare i politici invitare i governanti a migliorare le cose a migliorare la condizione di queste persone la narrazione deve essere sempre distaccata e oggettiva condotta con rigore scientifico il loro obiettivo è quello di realizzare una fotografia della situazione una fotografia della vita della realtà di queste persone senza lasciar trasparire nulla dei propri sentimenti dei propri pensieri
delle proprie opinioni in particolare emile zola e autore di un saggio che si intitola proprio il romanzo sperimentale in cui lui spiega le caratteristiche di questo nuovo tipo di romanzo e in questo saggio lui afferma che lo scrittore è uno scienziato tutti gli effetti che coopera al progresso della società analizzando in maniera razionale il comportamento umano denunciando tutto quello che non va nella società e quindi la prospettiva è ottimistica perché loro sono convinti di poter contribuire al miglioramento della società e della vita delle persone il naturalismo si diffonde con la francia poi in tutta europa
e arriva anche in italia in italia però presenta dei caratteri particolari che lo dei caratteri originali per cui in italia parliamo di davis ma il termine verismo chiaramente deriva dalla parola vero perché anche qui lo scrittore vuole riprodurre la realtà è così come in maniera vera in maniera oggettiva per far emergere la verità delle cose però a ben guardare naturalismo e verismo hanno anche delle profonde differenze infatti il naturalismo sceglie come soggetto come argomento privilegiato il proletariato urbano la vita delle classi più basse delle delle classi come dire che ne vivono in maniera degradata nella
periferia parigina mentre il soggetto del verismo è il mondo contadino anche perché ricordiamo che in italia l'industria era poco sviluppata il settore industriale era poco sviluppato preoccupato soltanto in alcune zone del nord italia mentre i principali autori del verismo sono tutti i meridionali soprattutto siciliani e quindi chiaramente in sicilia l'industria era pressoché inesistente quindi l'ambientazione dei romanzi naturalisti e quella delle fabbriche delle grandi città mentre l'ambientazione dei veristi è la campagna i paesi di campagna e poi un'altra importantissima differenza è che mentre naturali stiano la prospettiva ottimistica loro sono convinti di poter contribuire al miglioramento
della società i veristi invece hanno una prospettiva assolutamente pessimistica non c'è alcuna possibilità di miglioramento loro si limitano a fotografare una realtà che però non può essere in alcun modo cambiata tra i principali autori del verismo abbiamo appunto giovanni verga verga nasce a catania nel 1840 da una famiglia di proprietari terrieri di ascendenza anno biliare allo sbarco dei garibaldini lui si arruola nella guardia nazionale in favore dell'unità d'italia quindi è uno dei sostenitori delle lotte che porteranno poi l'italia l'unificazione nel 1872 si stabilisce a milano dove conobbe luigi capuana che è un altro scrittore siciliano
molto importante perché lui che contribuisce a diffondere in italia le idee del naturalismo francese tra il 1880 il 1889 verga compone i suoi capolavori che sono la raccolta di novelle vita dei campi e novelle rusticane ma anche i suoi romanzi di malavoglia e mastro don gesualdo muore a catania nel 1922 allora venga progetta un ciclo di cinque romanzi che viene chiamato lui stesso definisce il ciclo dei vinti perché protagonisti di questi romanzi sono i denti sono gli sconfitti in realtà diciamo questo nel ciclo di romanzi lui non arriva a completarlo scriverà soltanto i primi due
romanzi malavoglia il mastro don gesualdo e parte del terzo cioè della richiesta di leira che però resterà in completo allora vediamo adesso qual è la poetica di verga lui adotta la cosiddetta poetica dell'impersonalità che consiste nel fatto che lo scrittore scompaia si eclissi completamente nel racconto lo scrittore non si deve percepire il lettore non deve accorgersi della sua presenza e quindi lo scrittore deve mettersi completamente nella pelle dei suoi personaggi vedere le cose con i loro occhi ed esprimersi con le loro parole in questo modo l'opera sembrerà essersi fatta da sempre non si percepirà la
presenza di una mano creatrice di una mente creatrice il lettore quindi avrà l'impressione non di sentire un racconto di fatti ma di assistere lui in prima persona a fatti che si svolgono sotto i suoi occhi quindi scompare il narratore onnisciente che spiega gli antefatti traccia il ritratto dei personaggi commenta giudica e dialoga con il lettore così come avveniva ad esempio nel nei promessi sposi di manzoni un esempio chiaro diciamo di questa poetica dell'impersonalità è costituito dalla novella rosso malpelo che la prima novella verista pubblicata da verga nel 1878 l'incipit della novella è questo malpelo si
chiamava così perché aveva i capelli rossi e aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo che prometteva di riuscire un fior di birbone ora il fatto che i capelli rossi siano indice di cattiveria chiaramente non può essere il pensiero di una persona di un intellettuale colto come verde ma evidentemente il frutto di una visione superstiziosa che non appartiene allo scrittore ma appartiene all'ambiente ai minatori ad esempio che vivevano e lavoravano nella cava insieme a questo ragazzo e questo è un esempio non solo della tecnica appunto dell'impersonalità ma anche nella cosiddetta tecnica dello
straniamento cioè il narratore si mimetizza talmente tanto nei suoi personaggi scompare così tanto da adottare il loro modo di pensare e da presentare come normale ciò che invece è assolutamente estraneo al sentire comune per cui lui ci fa apparire normale l'idea che uno sia cattivo perché ai capelli rossi o che ha i capelli rossi perché è cattivo è chiaro che questa idea assolutamente lontana dalla nostra visione razionale delle cose ma non era lontana dal modo così superstizioso primitivo ignorante dei minatori che lavoravano insieme a rosso malpelo il linguaggio di verga evidentemente non è il linguaggio
con cui si esprimerebbe una persona colta come lo scrittore è un linguaggio molto spoglio molto povero ricco di proverbi di modi di dire dalla sintassi elementare volte scorretta però verga non usa mai dialetto siciliano e questo perché chiaramente lui vuole rivolgersi a un pubblico ampio a un pubblico nazionale e chiaramente se usasse il dialetto siciliano non comprenderebbero però comunque dalla sua lingua traspare si coglie la struttura dialettale un'altra caratteristica del linguaggio verdiano e il cosiddetto discorso indiretto libero che cos'è il discorso indiretto libero verga per far parlare i suoi personaggi non usa il discorso diretto
che è quello caratterizzato dai due punti e le virgolette oppure neanche il discorso indiretto ad esempio e disse che eccetera eccetera ma utilizza molto spesso un'altra struttura che è cosiddetto discorso indiretto libero in questa maniera e gli fa sue le parole dei personaggi e le confonde con le proprie quindi il le parole il pensiero dei personaggi si come dire introducono nel discorso senza che ci sia un passaggio non vengono introdotte dallo scrittore ma è come se fossero le parole stesse dello scrittore ad esempio in questo brano dei malavoglia si dice che stavolta i malavoglia erano
la e lavavano il pavimento dal gran piangere come se il morto fosse davvero tra quelle quattro tavole con i suoi in vini al collo che lo zio crocifisso li aveva dati a credenza ma se volevano truffarli la sua roba col pretesto che bastianazzo sarà negato lo truffavano a cristo come vero è dio quindi qui nell'ultima parte si inserisce quello che è il pensiero e le parole di questo zio crocifisso ma non abbiamo come dire un segno chiaro del fatto che si inizi che inizia a parlare questo personaggio le sue parole si sono infilate nel discorso
dello scrittore delle parole del narratore senza che ce ne siamo rese conto proprio perché il narratore le ha fatte su e le ha presentate come su e infine un altro elemento importante che dobbiamo introdurre il cosiddetto ideale dell'ostrica ora noi dicevamo che i velisti hanno un atteggiamento estremamente pessimista ed è questo è rappresentato proprio dall'ideale del nostri ca infatti come l'ostrica sopravvive perché rimane aggrappata al suo scoglio e quando si stacca dallo sco e trasportata via dalla corrente del mare e viene distrutta allo stesso modo l'uomo deve fare come l'ostrica quindi deve restare attaccato al
proprio scopo e in questo caso lo scoglio sono la propria famiglia la propria casa le proprie tradizioni proprio lavoro nel momento in cui prova a staccarsi dal proprio scoglio per cercare di progredire per cercare di migliorare la propria condizione come fanno per esempio i malavoglia che a un certo punto mettono da parte il loro lavoro di pescatori per iniziare un'attività commerciale il commercio dei rubini questo tentativo di progredire inevitabilmente li porta alla rovina alla distruzione perché sono stati trascinati dalla fiumana del progresso dice verga l'unico modo invece per sopravvivere è quello di restare attaccato alle
proprie cose alla propria famiglia il proprio lavoro alla propria casa ok io ha concluso vi auguro buono studio e ci vediamo presto