[SUB12] TROCANDO O JUGO COM JESUS - Luciano Subirá

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Luciano Subirá
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Video Transcript:
Gente, mi trovo qui nella città di Maringà, nello stato del Paranà, nel parco del Giappone, passando per portare un’altra parola per ispirare il vostro cuore e per rafforzare la vostra fede. Il Signore Gesù fece questa dichiarazione in Matteo 11, dal verso 28 al 30: "Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime.
Perché il mio giogo è dolce il mio peso è leggero! " Questa dichiarazione molto conosciuta di Gesù, tendiamo a vederla in modo incompleto, perché Gesù dice: "Venite a me, voi tutti che siete aggravati" e Lui ci offre sollievo, immaginiamo solamente un atto in cui Gesù toglie il nostro giogo, il nostro carico e il nostro peso. Ma la verità è che il Signore Gesù dice: "Prendete su di voi il Mio giogo".
Lui non ci propone mai di alleviarci solamente del nostro giogo. Ciò che realmente ci propone è uno scambio di giogo, Lui dice: "Io tolgo il tuo, ma tu dovrai portare il mio. " Dobbiamo comprendere meglio qual è la proposta di Gesù e cosa sia lo scambio dei gioghi con Lui.
Nei prossimi minuti voglio parlare di questo. Rimani con me. In questo testo di Matteo 11, Gesù ci lancia due inviti distinti, due proposte molto distinte.
Nella prima Lui dice: "venite a Me", e nella seconda Lui dice "Prendete su di voi il Mio giogo. " Il Signore Gesù sta facendo due proposte e, per ognuna di esse, c’è un risultato differente. Quando accettiamo l’invito che fa all’inizio: "Venite a me", Lui dice "Troverete sollievo".
Ma quando dice "Prendete su di me il mio giogo", Lui sta dicendo "Troverete riposo per le vostre anime. " C’è una differenza tra sollievo e riposo. Molti di noi si fermano alla prima proposta del Signore Gesù.
Ci rivolgiamo a Lui quando siamo stanchi, aggravati, quando ci troviamo schiacciati da un carico, portando un peso, anzi, questo è uno dei significati della parola giogo. Molte volte questo apparirà nella Parola di Dio. Per esempio, in Isaia nel capitolo 10 il Signore dice: "Allontanerò il carico dalle tue spalle" e Dio sta parlando di rimuovere un peso che qualcuno stava portando.
Ma la parola "giogo" ha un significato maggiore e più ampio che tra poco esploreremo. Ma molta gente si ferma alla prima proposta di Gesù e quando si ferma sulla prima proposta, che è: "Venite a me tutti voi che siete travagliati e aggravati", ottiene solamente il primo risultato, che è il sollievo. Ma quando rispondiamo alla seconda proposta, che è prendere il giogo di Gesù, otteniamo riposo, è questo che ci sta offrendo.
C’è una differenza tra sollievo e riposo. In un’occasione ho dovuto spingere una macchina che aveva un problema meccanico per una strada scoscesa. È stato molto difficile spingere quella macchina e alla fine mi trovavo al limite delle mie forze, al limite dello sfinimento fisico.
Smettere di spingere la macchina mi diede sollievo, ma il riposo vero e proprio, arrivò solo il giorno dopo perché il corpo potesse ricomporsi da tutto quello sforzo. Nella stessa maniera, in un’altra occasione, ero al mare e salvai una persona che si stava affogando, dovetti riportarlo a nuoto solamente fino ad un certo punto, quando i bagnini entrarono e alla fine salvarono non soltanto la persona, ma anche me, perché anch’io ero al limite dell’esaurimento fisico. Nel momento in cui smisi di nuotare, quando i bagnini mi raccolsero assieme alla persona che avevo salvato, sentii il sollievo, ma il riposo arrivò solamente dopo alcuni giorni, perché avevo esagerato nello sforzo fisico.
Allo stesso modo, Gesù ci sta proponendo due cose distinte. Sono due risultati per due livelli di invito o di appello che ci presenta. Purtroppo, il Vangelo è stato predicato da molti come se Gesù avesse presentato solo la prima proposta, ed il problema di quando ci fermiamo alla prima proposta, è che ci fermiamo anche al primo livello del risultato.
Molta gente si avvicina al Signore Gesù solo per tentare di risolvere i suoi problemi momentanei, i suoi problemi terreni. Se uno è infermo, ha bisogno di cura, andiamo a cercare la soluzione nel Signore Gesù; se ha un problema economico, andiamo a cercare aiuto nel Signore Gesù; se ha un problema familiare, andiamo a cercare aiuto nel Signore Gesù. Non sto parlando a sfavore di chi cerca questo tipo di aiuto e molto meno di chi sta predicando questo aiuto che il Signore Gesù ci offre.
Lo stesso Signore Gesù svolse un ministero nel quale toccava i bisognosi. Normalmente Lui inizia a toccare la vita di qualcuno in giro. Lui presenta questa proposta, dice: "Tu che sei stanco, tu che sei sovraccarico, tu che sei oppresso, vieni a me, io ti darò il sollievo", ma il problema non è rispondere a questa prima parte, il problema è quando ci fermiamo lì.
Il problema è quando trattiamo il Vangelo come se si limitasse solamente a questo. Mi piace dire che questo livello di intervento in aree di necessità delle nostre vite è importante, ma è appena l’inizio di un’opera del Signore Gesù. Leggiamo quel testo in Luca 17, dove dieci lebbrosi furono curati ed il Signore Gesù chiede all’unico di quei dieci che era tornato: "Dove sono gli altri nove?
" Con questa domanda, Gesù non sta rendendo questa persona era tornata responsabile per gli altri nove, ma si sta sfogando: "Dove sono gli altri? " Come per dire: "Io non volevo solamente curarli, questo era solo l’inizio di quello che avevo da offrirvi. Volevo fare di più per voi, ma non mi avete permesso di continuare quello che avevo iniziato.
" Molte volte le persone dicono che ci sono due forme di avvicinarsi a Dio, al Signore Gesù, o andremo per l’amore, o per il dolore. Io discordo con questo, non conosco nessuno che lo abbia fatto per amor. Forse la persona non sia arrivata per il dolore, ma sarà arrivata per qualche tipo di interesse.
Noi svilupperemo l’amore a partire dal momento in cui conosciamo il Signore. La realtà è che la maggior parte di noi arriva a causa di qualche tipo di necessità. Io ho consegnato la mia vita a Gesù quando ancora bambino, perché qualcuno mi disse che se io non avessi accettato Gesù sarei andato all’inferno.
Io non ho amato Gesù a prima vista, io iniziai ad amarlo dopo che averlo scoperto, dopo averlo conosciuto. Comprendo che la chiesa deve portare le persone oltre alla prima proposta, perché quando ci fermiamo alla prima proposta, ci fermiamo al primo risultato. Allora tentiamo di comprendere meglio la seconda proposta.
Gesù non sta dicendo solo: "Ehi, voglio alleviare il tuo giogo", Gesù sta proponendo uno scambio di gioghi. Lui sta dicendo: "Portami il tuo giogo, lascialo ai miei piedi, perché il tuo giogo è pesante". Ma Gesù sta dicendo: "Prendi il mio giogo al posto del tuo.
" La differenza tra un giogo e l’altro è che Gesù dice: "Il Mio giogo è dolce, il Mio peso è leggero. " Che cosa sta dicendo? "Lascia il tuo carico pesante per ricevere il mio carico leggero.
" Qui dobbiamo comprendere l’altro significato della parola giogo. Il giogo, o una costrizione, come la chiamiamo in alcune parti del Brasile, era un apparato di legno per unire due animali in modo che lavorassero assieme. Il giogo, in realtà, parla di unione.
Così come obblighi due animali a camminare assieme, stando vincolati da quel apparato di legno che usano al collo, quella costrizione, nello stesso modo, nella relazione l’espressione giogo viene usata con lo stesso significato. Il termine che usiamo per parlare delle coppie: "coniugi", significa compagni di giogo, qualcuno che è vincolato ad un impegno. Credo che quando Gesù sta dicendo: "Devi prendere il mio giogo", Lui sta dicendo: "Devi essere vincolato a Me, devi iniziare a camminare al Mio fianco, devi procedere nello stesso modo in cui io cammino, vivere come vivo Io.
" Questa, in realtà, è una parola di impegno. In altre parole, dobbiamo comprendere che Gesù, sta dicendo: "Io non voglio solo risolvere i tuoi problemi, voglio iniziare risolvendo alcuni dei tuoi problemi per attarti ad un luogo di impegno. " La ragione per la quale la Parola di Dio dice che non possiamo metterci sotto un giogo diverso con gli increduli è che l’espressione giogo significa impegno e non ha senso mettersi in società, comunione tra luce e tenebre, tra giusto e ingiusto, tra uno che serve Dio e uno che non lo serve.
Questa parola parla di connessione, questa parola parla di impegno, parla di essere legati e dobbiamo comprendere che l’essenza del Vangelo è quella di portarci oltre a questi primi soccorsi, oltre ad un livello di intervento nelle nostre vite. Quando cerchiamo il Signore Gesù per consegnargli il nostro giogo, noi incontriamo sollievo, ma la piena misura di ciò che Dio ci offre è quando incontriamo riposo per le nostre anime. Riposo, questo luogo di una realizzazione e di un intervento più profondo da parte di Dio, avverrà solamente quando andremo oltre al solo volere consegnare il nostro giogo al Signore Gesù, quando entriamo in questo luogo dove permetteremo che il Suo giogo venga fissato sulle nostre spalle.
Cioè, il Signore Gesù sta aspettando da noi questo impegno profondo. Dopo aver moltiplicato i pani, le persone iniziarono a cercare Gesù come colui che avrebbe risolto i loro problemi meramente terreni, naturali e temporanei. È in questo momento che il Vangelo di Giovanni mostra Gesù dicendo: "se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue", Lui stava palando di impegno.
Lui usa un’illustrazione che gli orientali conoscevano molto bene circa un’alleanza di sangue e Lui sta parlando di di mistura di vita. Quando dice: "Se non mangiate la mia carne o bevete il mio sangue", Lui non stava parlando di un rito cannibalistico. Stava parlando di un profondo livello di impegno.
Quando fa questa promessa, questa dichiarazione: "Se non mangerete la mia carne e non berrete il mio sangue non dimorerete in me", alcuni trovarono questo discorso forte ed iniziarono ad andarsene via, perché molte persone vogliono il sollievo ma non vogliono il riposo. Esse vogliono lasciare il loro giogo ai piedi del Signore Gesù, ma non vogliono prendere il Suo giogo. Ricevere un intervento di Dio ci impegna.
La Parola di Dio dice che Ezechia, che ricevette un grande miracolo di cura, un segnale straordinario di Dio, la Bibbia dice che lui non corrispose al miracolo che gli fu fatto. Quando Dio agisce per me e per te, in realtà ci mette al di sotto di una responsabilità di corrispondere a Lui, di entrare in un luogo più profondo della Sua presenza. Voglio portare una parola al tuo cuore, la chiamata del Signore Gesù non è appena per risolvere alcuni dei nostri problemi, è per vincolarci profondamente a Lui.
È quando entriamo in questo luogo profondo di impegno che proveremo quello che Lui ha di migliore. Alcuni dicono: "Ma questo discorso di impegno è pesante. " Gesù dice: "No, il mio peso è leggero, il mio giogo è dolce.
" Mi piace dire che è il peccato che è pesante. Nella 1ª lettera di Giovanni, nel capitolo 5, là nel verso 3, la Bibbia dice che i Suoi comandamenti non sono gravosi, non sono difficili. Quando entriamo nel luogo di impegno, per primo troveremo la grazia del Signore, ci sarà aiuto e ausilio da parte dello Spirito Santo e passeremo a viver in un luogo, spiritualmente parlando, dove invece del peso del peccato con le sue conseguenze, incontreremo non solo il sollievo, ma il vero riposo dell’avere un’anima vincolata al Signore Gesù, dell’entrare nel luogo di comunione e intimità con Dio.
È una realtà che Gesù porta il sollievo. È una realtà che rimuove il tuo peso, ma voglio ricordarti, Lui vuole fare molto più di questo. Devi andare oltre.
Rafforza il tuo impegno con il Signore Gesù perché mentre tu rafforzi il tuo impegno con Gesù prendendo il Suo giogo, tu scoprirai quello che realmente Lui può fare per te. È oltre ai miracoli, è oltre alla soluzione dei problemi naturali o temporanei, grazie a Dio anche per questo, ma è una misura dove la tua anima incontrerà il vero riposo, la vera totalità di ciò che Dio ha per te. Nel nome di Gesù, che nella tua vita cristiana, tu non diventi né superficiale né solamente un credente con seconde intenzioni, che cerchi solamente le risposte momentanee di Dio, ma che tu possa entrare in un luogo profondo di alleanza e impegno.
"Il segreto dell’Eterno è rivelato a quelli che lo temono, ed Egli fa loro conoscere il Suo patto. ", dice il Salmo 25:14. Che il Signore ti benedica.
Che il tuo impegno si rafforzi in Lui, nel nome di Gesù.
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