Pascal: vita e divertissement

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abbiamo da poco finito di presentare cartesio un grande filosofo del seicento molto apprezzato anche molto criticato padre del razionalismo e oggi però iniziamo a vedere uno dei grandi oppositori di capaci 1 rischio e grandi nemici che impatto abbiamo già citato quando di spiega vola ciliegio fia del padre del cogito cioè parliamo di pascal un filosofo contemporaneo di cartesio un filosofo non sempre francese quindi che vive nello stesso ambiente culturale diciamo così un filosofo anche lui che come cartesio si interessa di matematica si interessa di fisica è un grande scienziato oltre che un grande filosofo e
quindi davvero sembra uscire lo stesso retroterra culturale diciamo è però un filosofo che arriva a conclusioni molto diverse da quelle di cartesio e differenti anche proprio per impostazione perché e pascal è considerato uno degli anticipatori uno dei padri nobili dell'esistenzialismo una corrente che si è poi sviluppata dall ottocento e novecento e ha avuto grande successo proprio di recente in francia e non solo in francia andiamo a cominciare [Musica] [Applauso] [Musica] i quali caffè come sempre d'obbligo mettiamo lo guarì farlo cadere batman coeli lo vedrete sempre presente sempre attento alle elezioni che facciamo e se non
mi conoscete vi chiameranno ferretti sono un professore un insegnante di storia e filosofia delle superiori insegna in un liceo scientifico è ormai da marzo uso questo canale per periodicamente postare anzi molto frequentemente postare delle video spiegazioni che seguono in parallelo il programma di storia e o il programma di filosofia che si parli superiori con approfondimenti spiegazioni cose di questo genere c'è anche qualche video sull'interesse di educazione civica quel che libro su qualche video sui libri qualche video arriverà presto anche sui film sempre però in ambito storico filosofico quindi se siete interessati a queste materici vi
incuriosiscono essere state studiando ce l'avete già studiate trovate molto molto materiale la lezione di oggi è una lezione come vi dicevo all'inizio di filosofia è concentrata sul pescato introduciamo questa figura non esauriremo oggi tutti i discorsi che si possono fare sul pascal perché vorrei presentavano con la dovuta calma filosofo importante è un filosofo anche molto interessante che di solito piace moltissimo agli studenti forse uno di quelli che più spesso gli studenti a mano ed effettivamente è un filosofo affascinante un filosofo che anche poco filosofo ne parleremo perché alla fine è un filosofo che arriva a
dire che la filosofia sostanzialmente sbaglia quasi tutto e bisognerebbe farle magari verso o addirittura non farla e ne parleremo e forse è anche per questo che piace agli studenti perché rispetto ad altri pensatori non ha uno sguardo sistematico organizzato razionale estremo tipo quello di aristotele per dirne uno che è molto metodico pascale è più diciamo così cruento da un certo punto di vista è uno spirito libero che si scaglia anche con forza e anche con frasi molto interessanti contro alcuni sistemi di pensiero e quindi piace anche per quello e poi soprattutto affrontare i temi che
i giovani piacciono moltissimo e non solo i giovani i temi tipici dell'esistenza e senso alla nostra vita come spendiamo il nostro tempo e come come come viviamo come scegliamo a cosa a sfidarci ecco diciamo temi che chiaramente in un adolescente sono centrali ma ripeto non solo in un adolescente prima però di vedere nel dettaglio il pensiero di pascal iniziare a vederlo proprio oggi diremmo già qualcosina liberiamo la vita come sempre infine all'inizio di un filosofo presenta brevemente la vita che vale la pena di approfondire in questo caso anche perché il nome di pascal blaise pascal
non dovrebbe suonare del tutto nuovo se avete fatto un po di studi di fisica ad esempio sicuramente l'avete già sentito nominare allora chi è pascal pascal è uno scienziato uno studioso francese che vive nel seicento l'anno di nascita del 1623 l'anno di morte al 1662 quindi muore anche se fatti i conti abbastanza giovane muore prima ancora di compiere quarant'anni e quindi nonostante la giovane età di morte come ha lasciato un lascito importantissimo i vari abiti perché effettivamente un ragazzo prodigio già da giovane mostra un grandissimo talento già sedici anni pubblica il primo trattato è a
18 anni arriva addirittura a creare la prima macchina calcolatrice la cosiddetta pascalina se voi siete i soliti frequentare gli ugelli la scienza forse no però ogni tanto se capita il rito ciglio e magari qualche museo della scienza che ne sono un po in tutta italia e anche all'estero potreste imbattervi in della cosiddetta pascalina la pascalina che prende il nome proprio da pascal era una specie di calcolatrice meccanica che si usava un tempo una volta dal seicento in fogge prima dell'invenzione chiaramente dei microchip cosmetici elettroniche noi oggi abbiamo le calcolatrici elettroniche per cui scriviamo ma che
c'è il cellulare se n'è uno ovviamente in ogni cellulari scriviamo i numeri 12 per 727 ci viene il risultato perché il microchip elabora il risultato ovviamente prima dell'invenzione dei chip e dell'informatica questo non era possibile e però pascal riesce a creare una macchina e con ingranaggi quindi maniera meccanica restituisce il risultato di alcune semplici operazioni chiaramente ero supporto al calcolo quando uno doveva fare tanti calcoli calcoli anche difficili certo poteva farci di tutti amano ma poteva risultare particolarmente lungo e gravoso la macchina calcolatrice di pascale è un'innovazione importante anche per lo sviluppo della matematica segno
che quest'uomo anzi il ragazzo perché lei mente a 18 anni è un spirito intraprendente sia dal punto di vista teoretico cioè teorico diciamola così sia anche dal punto di vista pratico fa molti studi anche nel campo della fisica come le dicevo in particolare studia il vuoto come abbiamo visto anche ronca con galileo ci sono i primi le prime ricerche i primi dubbi dei fisici sul vuoto come è fatto il vuoto che ha fatto che proprietà crisi che ha come si spostano i corpi nel vuoto e così via e questi studi nel vuoto lo portano quali
è importante conclusioni anche dal punto di vista della pressione voi ricorderete se avete studiato appunto un po di fisica alle superiori o magari anche con l'università sapete bene che esiste pascal che l'unità di misura è vietata propria la memoria di blaise pascal che indica la pressione che misura la pressione ovviamente quindi a volte ritrovate anche quello che so la pressione dei pneumatici più spesso il bar che è sempre unitario di giura simile però in fisica praticamente decisa il pascal segno che questo pascal è uno scienziato di prim'ordine ovviamente uno dei grandi protagonisti delle ricerche scientifiche
dell'epoca quindi in campo rispetto fisico in campo però ricordiamoci questo anche matematico oltre che per quanto riguarda la pascalina pascale è importante anche per lo studio del calcolo delle probabilità di uno dei primi matematici enti ad essa sia questo nuovo settore per l'epoca all'epoca era nuovo oggi non è più così tanto nuovo mac ora molto interessante che è quello del calcolo delle probabilità alle superiori non sempre lo si fa il calcolo delle probabilità a volte sì a volte no dipenderà dagli ordinamenti di scuola però è un branca anche interessante utile come sapete oggi visto che
il nostro mondo è sempre più visto come un mondo propone probabilistico lo studio della probabilità diventa particolarmente interessante e importante pascale un deprime raffrontano e sottolineo questo aspetto perché lo ritroveremo anche in filosofia eccoli di studi di pneumatica diciamo di pressione di fisica non lo influenzeranno qualche di tanto nella lavorazione del suo pensiero filosofico invece gli studi probabilistici sì vedremo che la probabilità rientrerà in qualche modo anche in alcune analisi che pascal faccio dio e ne parleremo al suo tempo sarà molto interessante e quando ci arriveremo vi ricorderò questo discorso che vi sto facendo ora
tutte queste grandi scoperte questi grandi studi scientifici realtà pascali fa me la gioventù li fa dai 16 anni in poi tutto diciamo di 20 anni eccetera va avanti fino a circa 30 anni facendo grandi studi poi un certo punto improvvisamente abbandona tutto quindi questo è già un segnale forte di quanto fosse geniale questo personaggio perché il di petto le scoperte che ha fatto le persone cioè i grandi recente alle parli nell'arco di tutta la vita lui ne ha fatti in pochi anni negli anni giovanili poi ripeto attorno ai 30 anni in particolare nel 1654 pascal
decide di abbandonare completamente gli studi di matematica e di fisica perché rimane preda diciamo di una forte conversione a una grande crisi interiore e che lo porta a convertirci e avvicinarsi prepotentemente al cristianesimo anche prima era cristiano ma prima questo tema del cristianesimo era stato per lui decisamente secondario di non grande di non forte impatto mentre adesso le cose stanno cambiando le cose stanno cambiando prepotentemente decide di abbandonare mettere da parte appunto tutti questi studi che aveva affrontato fino a quel momento è entrare in convento in un certo senso meglio in un'abbazia che l'abbazia di
porter why al in francia questa abbazia era molto famosa all'epoca perché era una mattina un po particolare non è che attenzione pascale diventa monaco diventa plate no entra dall'alto ma all'interno di questa abbazia droga uno spazio appunto qui laici cioè quelle persone non consacrate che volevano fare un cammino di ricerca interiore volevano avvicinarsi al cristianesimo elia all'interno della batteri port royal trovavano una comunità particolarmente devota ma in particolare non troppo fissata sui riti sulle celebrazioni eccetera ma una comunità dello spirito potremo dire in cui più che i neet in sé ed è importante la ricerca
ed è importante la meditazione è importante la preghiera del singolo quindi basta si ritira commenta in questo questa pazzia per staccarsi dalle distrazioni del mondo che staccarti anche nei cestoni in qualche modo e per cercare di capire meglio chi è cosa vuole e qual è la sua chiamata la sua vocazione che aveva una cosa in termini cristiani ovviamente rimarrà di fino alla notte praticamente è però c'è da dire un'altra cosa mentre coleman e contemporanea mentre lui entra in questa abbazia si riformi in francia e proprio anche dentro la battere post royale in generale nell'ambiente virtuale
francese una nuova dottrina chiamiamola quelli che ha il cosiddetto giansenismo che è una dottrina che per il momento è una corrente che potremmo definire interna alla chiesa cattolica ma anche nel giro di pochi anni verrà sempre più osteggiata dalla chiesa ufficiale fino a un certo punto essere dichiarata eretica ripeto cos'è questa dottrina deriva da un vescovo che si chiama cornelio giansenio o almeno questo è il nome latinizzato del vescovo che scrivere proprio in quegli anni nel 1641 un libro che si intitola augustinus cioè il latino è il nome di sant'agostino quest'opera dagli usa al serio
con vescovo fiammingo cioè dell'attuale belgio barra olanda di quella zona li scrive questo questo libro in cui riporta una serie di suoi studi legati alla figura di agostino e soprattutto al pensiero di sant'agostino se volete voi ricordate più sant'agostino non abbiamo già fatto presentato i nuovi da apposito che trovate in descrizione che poi tornarvi a rivedere se avete voglia cosa dice jean serio appunto in più o meno in questi anni pensando a d'agostino dice fa notare che agostino in realtà sulla il problema del libero arbitrio aveva avuto una posizione che non è esattamente quella che
la chiesa cattolica nel tempo va una pagando va diffondendo quella differenza che la chiesa cattolica del tempo quella del seicento e in parte ancora quella di oggi sosteneva questo sosteneva che l'uomo il singolo uomo e cristiano si potesse salvare cioè guadagnarsi il paradiso nell'aldilà tramite la tramite il concorrente l'uso di due i due elementi chiama così cioè da un lato serviva la grazia divina cioè bisognava che dio e si avvicinasse all'uomo donasse all'uomo le capacità necessarie perché lo amo potesse fare il bene perché l'uomo macchiato la peccato originale ha bisogno anche dell'aiuto di dio dello
spirito santo della grazia di qualcosa che dio non ha variato creato non è gesù è morto e risorto per noi perché voleva dare gli abili una mano siamo della qui per semplificare qua c'era bisogno della grazia divina cioè di un un andare incontro di dio ai luoghi ma ma diceva la dottrina cattolica c'era un lato la grazia divina e dall'altro ci dovrebbero essere le opere buone dell'uomo l'uomo si salvava grazie al concorrente utilizzo di queste due di questi due elementi grazia divina crollato opere buone dall'altro quindi c'era qualcosa che derivava da dire qualcosa che l'uomo
doveva metterci di suo ovviamente poi l'uomo poteva sbagliare poteva applicarsi dover confessare ovviamente doveva farsi perdonare i peccati ma poteva riprovarci e ripartire e l'impressione generale era che gli uomini cristiani ci potessero salvare potevano peccare potevano sbagliare quindi poi nell'aldilà avrebbero dovuto passare un certo tempo in purgatorio magari per assolvere per turbarci per cancellare le colpe però bene o male con un certo numero di vapore buone e con la grazia di vita gli uomini potevano legittimamente salvarsi questo era il messaggio della chiesa cattolica nel messaggio più o meno ancora valido oggi servono gli eventi serve
la grazia divina serve l'impegno dell'uomo non serve la penitenza dell'uomo servono le opere buone il giansenismo invece ispirandosi a d'agostino e avvicinandosi per certi versi anche ad alcune dottrine protestanti dice questo il peccato originale ha macchiato l'uomo in maniera indelebile il peccato originale cioè adamo ed eva che ma giorno del frutto proibito ha inclinato necessariamente l'uomo al mare l'uomo di fatto non è veramente capace con le sue forze di fare bene non è veramente capace con le sue forze di fare le opere buone quindi quando noi diciamo servono la grande le opere buone diciamo in
qualcosa che per carità può essere anche vero il girone già azionisti ma è molto illusorio perché l'uomo le aprì buone da solo non le fa l'uomo la pre buone non può riuscire a farle con le sue sole forze in realtà time dei due bracci diciamo di questo binomio è molto più importante della grazia divina perché solo la grazia divina consente all'uomo di fare il bene l'uomo di per sé farebbe solo il male è inclinato al mare non è capace di fare il bene non sa neppure cosa si ripeta ma la grazia divina permette agli uomini
di capire cos'è il bene è come se ne rischiara sia la loro mente e consente loro di capire cosa avviene quindi li spinge a fare bene ok rimane libera vito perché l'uomo può scegliere comunque è lui il responsabile della scelta ma la grazia divina gli rischiarono la mente gli illumina la mente questo lo riceve in buona misura anche agostino in fondo non la teoria dell'illuminazione abbiamo parlato e la sua visione dell'anima eccetera agostino più o meno dice questo in realtà e poi è vero che la chiesa cattolica romana del tempo pur ispirandosi a d'agostino ha
un forte nuoto alcuni elementi della chiude costino che poi erano anche infatti col territorio cercando silenziati taxi su tele mai questo in certi altri testi lo dicevamo anche una spiegazione iniziale sembrava un po dubbio sulla questione quindi c'è un po di ambiguità in agostino però cornelio giansenio padre di questa corrente ma quello che agostino riceva e di secondo ma è la verità cioè che la grazia conta molto di più delle opere buone e anti influenzale opere buone qual è la conseguenza che può sembrare una queste questi possono sembrarvi scorsi da teologi che poco influiscono sulla
vita umana e lealtà influisce molto stories forse perché la differenza era poi nel modo di intendere la fede nel senso che la chiesa cattolica in particolare i gesuiti che in questa fase storica sono quelli che si fanno portatori della e difensori nella classica dottrina cattolica sosteneva che in pratica tutti i cristiani tutti i cattolici bene o male si salvasse perché perché dio donava ragazzi a tutti indifferentemente a chiunque si avvicinasse a lui chiunque frequentava la messa a chiunque frequentava la parrocchia chiunque si riconoscesse come cristiano riceveva da dio la grazia di una bava davvero a
tutti nel suo grande amore per l'umanità io non aveva tutti la grafica quindi tutti avevamo la grazia e tutti ci provavamo più o meno tutti i cristiani più o meno ci provavano a fare bene poi magari alcuno ci riuscivano meglio alcuni ci riuscivano a roma si confessava da tentare ci riprovavano e quindi era legittimo pensare che buona parte del mondo cristiano forse ha destinato la salvezza che quasi tutti i cristiani fossero destinati a sequenzialmente i gesuiti esistevano molto su questo punto cioè che la salvezza è disponibile a tutti e alla portata di tutti e che
tutti bene o male se rispettano le leggi della crisi se frequentano la mensa se fanno la comunione scelta si fanno i sacramenti possono ambire alla salvezza questo è quello che diceva che la chiesa ufficialmente che in particolare i gesuiti sostenevano quindi una salvezza davvero a largo raggio tutti o quasi potevano salvarsi iger sionisti invece cosa dicono dicono che tutto dipende dalla grazia in pratica quasi tutto dipende dalla grazia perché è la grazia che fa capire cosa è bene quindi porta a fare bene se tu non sai cos'è il bene non puoi neanche provandoci riuscire a
fare bene quindi dipende tutto la grafica amadio questa grazia non la concede a tutti secondo i jersey nisti dio concedere ragazze a pochi eletti li sceglie egli sceglie perché lui ha un progetto che a noi è comprensibile ma io le sceglie totti di questi eletti questi eletti sono quelle persone e quei santi che noi vediamo nel mondo quelle persone molto vicine a dio molto vicine alla religione non chi semplicemente vanno man ammessi alla comunione ma quelle persone che rischiavano che si notano per la loro vicinanza a dio quindi la differenza quale attinge azionisti dicono a
pochi si salvano non si salveranno tutti tutti quelli che vanno a messa ma poi continuano a vivere la loro vita come una vita normale come se dio non ci fosse facendo ai loro piccoli peccatucci eccetera eccetera eccetera non sono le stesse alla salvezza pochi si salvano gli eletti quelli che vi ho scelto perché quei pochi sono quelli che hanno ricevuto la grazia e tramite questa e batte capiscono qual è il vero bene e quindi c'è una bella differenza perché per la chiesa cattolica per i gesuiti si chiamavano tutti qua o quasi per i gelsi reti
si salvano i pochissimi in pochissimi i pochi prescelti e credo che questa per dirigersi vestigia di potrebbe ricordare alcune dottrine che abbiamo visto con luteranesimo o con il calvinismo effettivamente era per quanto ci fossero poi delle differenze ma differenze non così abissali e dar certo molto vicina ad alcune teorie protestanti e infatti come vi dicevo la chiesa cattolica dopo un'iniziale titubanza dopo qualche anno di vediamo come va a finire vediamo cosa sostengono xvi si diffondono a questa dottrina dava questa iniziale titubanza la chiesa passera ha contrattato condannerà le dottrine di giansenio fino a un certo
punto a dichiararle proprio eletti che pascal vive queste dibattiti queste discussioni sul giansenismo proprio durante la sua vita perché vi ripeto il libro di gen se vi viene pubblicato nel 41 e poi negli anni 50 quando pascal è ormai entrato nella battaglia di quart noi al e c'è anche landi dibattito all'interno della chiesa cattolica tenete presente che durante le vite di pascal non arriva alcuna la condanna definitiva adagiarsi ritmo c'è solo nel 1653 una prima condanna di alcune tesi giansenisti da parte di papa innocenzo decimo ma alcune tesi su cui poi grazzini di stili iniziato
16 farne una sorta di ricorso perché dicono in realtà queste tesi non si ritrovano così espresse nel libro è già un segno quindi se ne può ancora discutere negli anni 50 si sta facendo un cuore un grande dibattito intorno a queste tesi certi giansenisti sono in odore di eresia però la chiesa ripeto per il momento non sa bene viene da troppo netta che posizione prendere sulla questione però i jean sinistri sono attaccati in particolare dei gesuiti come le dicevo e in particolare ea tutti i gesuiti il capofila di questo attacco agli azionisti è un certo
molina che era uno dei principali gesuiti del tempo uno dei principali intellettuali all'interno della chiesa del tempo che martella molto sulla dottrina della sinistra cercando di difendere beh c'è la posizione ufficiale della chiesa lo stesso pascal da port royale decide di intervenire nella questione infatti tra il 1656 nel 1657 pubblica quelle che verranno chiamate lettere provinciali sono una serie di lettere appunto di vario argomento però in cui vasca infrequentemente entra nel dibattito sulla legittimità del cinismo e sulla dottrina quindi della grazia e evidente che queste lettere provinciali sono un vero capolavoro della letteratura nel senso
che vengono ancora studiate per chi studia letteratura francese per chi fa francese perché sono uno dei testi più belli anche dal punto di vista stilistico e letterario del seicento patire quanto questo pascal forse davvero un grande personaggio a tutto tondo grande cercato un grande filosofo un grande anche scrittore per certi versi e in queste lettere provinciali in particolare pascal si scaglia contro molina si scaglia contro i gesuiti sostenerli difendendo siamo così in giansenismo sostenendo che non sia uguale a protestantesimo che ci siano delle differenze perché giansenismo non lascia il libero di tra l'uomo non c'è
nessuna predestinazione però sostenendo anche che la grazia di dio davvero illumini la mente degli uomini davvero li spinga a fare bene perché gli inclini al bene li spinga al bene pur rimanendo in libero.it oppure non essendoci predestinazione perché dio ci concede ancora la scelta questo per dire della primo grande capolavoro ma dopo aver pubblicato queste lettere provinciale pascal inizia a stendere un altro libro ancora più ampio in cui vorrebbe ancora di più prendere le difese di jean cinismo a spiegare la sua visione della fede della vita in tutto il resto questo libro delle sue intenzioni
dovrebbe intitolarsi apologia del cristianesimo apologia a volte missioni di rimane una cosa vuol dire in realtà dovreste già saperlo perché abbiamo parlato in terza dell'apologia di socrate grande testo di platone dedicato a destro socrate apologia vuol dire in difesa di scritto in difesa di quindi a folleggiare cristianesimo sarebbe un libro scritto per difendere il cristianesimo soprattutto il cristianesimo nell'interpretazione di cornelli jean segni dei suoi seguaci questo libro però non veder la luce perché pascal muore prima di averlo ultimato muore vi dicevo molto giovane prima di 40 anni e viene pubblicato postumo nel senso che dopo
la sua morte alcuni suoi amici collaboratori prendono in mano a tutti gli appunti di pascal e corretto cartesio forse intendevo pascal soleto cartesio cancellatelo pascali vedono in mano tutti questi appunti di pascal e sono però punti cioè sono frasi pezzi di testo appunti che fa calcinara preso per poi estendere la versione definitiva del libro visto che questi appunti sono molto molto accurati molto interessanti e ricchi di spunti bellissimi pascal gli amici discepoli pascal decidono di pubblicare lo stesso questi appunti che chiaramente non vengono più pubblicati col titolo di apologia del cristianesimo ma con un titolo
nuovo che è quello di pensieri lo trovate in tutte le librerie a un libro ancora molto venduto uno dei più evoluti nell'ambito della filosofia perché è uno dei più accesi pd facili anche se non avete una grande preparazione filosofica lo si legge tranquillamente e da un libro o uno le più belle anche all'iraq e poi voi siate d'accordo con pasca ma ci sono alcune riflessioni che c'erano bellissime e vale la pena di leggere studiare sono proprio dei degli appunti di pensieri a volte sono frasi semplici a volte sono dei pezzi di pagina volte anche nelle
pagine po più lunghe da qualcomm e lo mostro e questo libro ed è davvero intrigante appassionante questo è l'ultimo lascito di pascal perché cuore muore ma li troviamo tutta la sua filosofia i capi parleremo che si è talmente dei pensieri il libro vedete questo qui questa è un'edizione che ho io quella pompiano in quel testo a fronte non le trovate tante altre venete abbastanza grosso ma lo è perché qui c'è c'è un apparato di note introduttive poi è a patti nel doppio perché c'è il francese e l'italiano di fianco ma come vedete altro caso vedete
c'è qua il testo francese qualsiasi italiano come vedete sono a volte delle fasi righe una riga pezzi e un po più lunghi a oggi sono più pagine a volte proprio una riga tutti numerati cento sopra i 74 75 76 77 670 altri 179 perché sono pensieri frammenti anche qua per dire un'altra pagina quale vedete sempre con numerazione e frasi i pezzi un po più lunghi continua così per tutto il libro perché perché appunto nato anche in questa maniera ma questo lo rende un libro in maniera diciamo così un insieme di brevi riflessioni un libro quasi
da aforismi ricco di aforismi o di pezzi di frasi più lunghi e però tra loro connesse collegati ovviamente chi si trova poi arredare la pubblicazione del libro cercano mettere vicino quei pensieri che andavano più o meno sugli stessi temi e li raggruppa oli distinse c'è da rifare un percorso il percorso e poi lo stesso pascal aveva ipotizzato per la sua opera apologia del cristianesimo al libro molto carino molto interessante che si legge facilmente poi man mano che ne va avanti in questo video nei prossimi magari citerò alcune di queste frasi alcuni di questi pensieri prima
di tutto però bisogna capire qual è il tema il tema dicevo è la difesa del cristianesimo expert i voli spiegare perché il cristianesimo è la religione migliore e ne parleremo ma non solo questo è un tentativo è prima di tutto quello di cercare di dare una spiegazione al i dubbi esistenziali dell'uomo pascal vuole capire qual è il senso della vita vuole capire perché ci troviamo qui con quale scopo ci troviamo qui perché siamo qui piuttosto che l'indice in uno dei pensieri e capire come dobbiamo vivere la nostra vita lui non interessa più a capire come
funziona la pressione o come funziona il calcolo probabilità questi diventa una cosa del tutto secondarie per lui perché il vero fulcro della riflessione deve essere capire il senso della vita una volta che noi avremmo capito il senso della vita eventualmente potranno poi dedicarci a una cosa piuttosto che all'altra ma è chiaro che per tutti noi la domanda sul senso della vita è quella fondamentale è però nota pascal è una domanda che pochi si pongono pur essendo la domanda base che dovremmo porci tutti perché tutti viviamo qualsiasi mestiere facciamo ma di tutto viviamo e quindi prima
di tutto dovremo capire qual è il senso della nostra esistenza qual è l'obiettivo della nostra vita come dobbiamo vivere eppure pochi pochissimi si provano questa domanda la stragrande maggioranza delle persone quasi tutte le pressione anzi hanno una incredibile paura di porsi questa domanda fuggono da questa domanda fanno di tutto per non pensare a questa domanda e questa è una cosa che colpisce subito l'immaginazione di pascal che mi rimane stupefatto inquietato allo stesso tempo ma dentro neanche lui fino appunto ai 30 anni circa non si era posto questa domanda si era aveva continuato a vivere ad
agire a fare centa poi porsi domande quesiti sulle basi del suo vivere e del suo fare per questo la grande conversione perché la sua conversione anche un tentativo di dire basta con tutte queste distrazioni e occupiamoci di capire prima le cose importanti cosa che però ripeto fanno in pochissimi pochi eletti riescono a fare questo chiaramente per rispondere a questa domanda bisognerà anche porsi delle domande su dio è inevitabile siamo nel seicento l'uomo del seicento è credo in dio senza neppure troppi dubbi è però bisogna anche capire in quali dio si crede con quale dio bisogna
fare i conti io interviene nella nostra vita oppure la si plasma buone no ci cambia oppure no e in questo senso il grande bersaglio polemico di pascal saranno i fino ai cicli precedenti capresi su tutti ve l'ho detto già parlandovi di carteggio e vi metto in descrizione il link del video in cui carteggio parlava di dio perché cartesio in fondo chi ha presentato un dio che è quasi un ente di ragione villa ecco il pensiero che uno dei tunnel dedica tanti ma un orefice rizzo moggi che ha scalda erika cartesio cui lo commentiamo al centro
vanta 4 melo leggo non posso perdonare a cartesio e gli avrebbe pur voluto in tutta la sua filosofia poter fare a meno titino ma non ha potuto esimerci da fan di dare un colpetto per mettere il mondo in movimento dopo di che non sa più che farsene di tv cioè e questo è l'atteggiamento dei capelli ma l'atteggiamento di tanti filosofi secondo pascal quello di certo dire che dio esiste magari anche dimostrare che di registi come ha fatto cartello con le sue prove è però non sapere poi che farsene di questo dio perché il dio di
cartesio è un dio che dà un colpetto al mondo gli dà la quantità di moto abbiamo retto crea la materia ma poi non influisce più di tanto sulla vita ma questo vale per tanti altri filosofi anche tutte le prove che abbiamo visto per dimostrare l'esistenza di dio la prova di sant'anselmo le prove di san tommaso le prove dello stesso cartesio eccetera sono prove inutili ci condotta scalo vedremo andava sono prove che non servono nel senso che per carità si può anche provare a dimostrare dio poi vedremo c'è un dei difetti in queste prove e vi
mostreremo pascale critica ma non sarà mica questa la cosa importante se non da pascal la cosa importante non è dimostrare come se fosse un teorema geometrico l'esistenza di dio la cosa importante è capire se dio influisce sulla mia vita e in che misura influisce sulla mia vita la cosa importante è capire come io mi relaziono con dio dio non è solo un ente astratto di cui dobbiamo dimostrare l'esistenza come se dovessimo dimostrare che la somma interno degli angoli di un triangolo e 180 gradi ma chissenefrega se la sua aumentarne 180 gradi chissenefrega se dio l'abbiamo
dimostrato che esiste oppure no la cosa veramente fondamentale è capire cosa dio ci chiede e questo non se l'è chiesto nessun filosofo se non si accontentano di dimostrare che dio c'è e poi basta kg noli la questione è no la questione invece tutt'altra e capire cose di uguale da noi da capire se dio c'è e ci ha creati perché ci ha creato con quale scopo quindi capite l'analisi di pascale è completamente diversa dalle analisi dei trial sui precedenti anche di quelli che si sono occupati di religione quindi precedenti molto spesso anno si sono occupati né
il giorno hanno presentato un dio che era davvero un dio dei filosofi come lo chiama lui cioè un dio che serve per ragionare a pascal serve un dio che aiuti a vivere che serva per vivere ed è un altro a un altro paio di maniche capite di solito a questo punto della spiegazione io mi fermo un attimo col discorso è in classe apro il computer accende il proiettore che abbiamo in tutte le classi e faccio vedere un breve filmato di un comico americano che si chiama luis sì che i molto famoso la rete sentito nominare
anche purtroppo per questioni non proprio bellissimi e nell'ambito del mit però un comico molto intelligente molto interessante il video dotazione del di solito ve lo metto in descrizione se siete curiosi di vedendo lascia non posso mettermi in mezzo a questa spiegazione perché poi mi fanno storico il copyright eccetera per andare a vedere voi se siete curiosi ed è un video che non c'entra niente con la filosofia è una breve intervista che lui diciamo così tiene svolge all'interno di un talk show americano in cui raccontano fatterello in chiave comica è però un fatterello che si ricollega
benissimo a pascal cosa dice questo comico questo dice lui sì che dice che ha tolto il cellulare alle figlie racconta delle figlie e dell'uso che fanno del cellulare e finisce per parlare dell'uso che anche lui fa del cellulare dice che tante volte quando magari gli viene un po di sconforto gli viene un po di diviene qualche pensiero negativo diciamo che mi fa pensare alla sua vita eccetera prende in mano il cellulare iniziava messaggiare con altre persone in modo da non pensare in realtà quello che sta facendo non pensare in realtà alla propria miseria alle proprie
errori fallimenti e alle proprie difficoltà e e arriva a dire facendo questo esempio ripeto c'è michele tonica anche una punta di volgarità ogni tanto ma come spesso fanno i comici d'altronde arriva dire che tante volte lui ma non solo lui un po tutti noi ci riempiamo la vita di tante occupazioni come può essere appunto il cellulare il cellulare cos'è è una forma di intrattenimento noi lo prendi ma lo facciamo annoiati quando siamo in coda dalle dal dottore quando siamo la carica alcuni studenti anche anche se non dovrebbero in classe quando la lezione è noioso quando
non ha voglia di ascoltare chiudono fuori il cellulare iniziano a usarlo o fanno un gioco o interno a scrivere messaggi a degli amici o one nel social network lo stesso ha natura dei social network è questo in fondo quella di sfruttare la nostra a noia e distrarci e farci vedere le vite altrui farci vedere che sa su instagram le persone in vacanza o farci vedere su facebook i pensieri quello che stanno facendo varie persone in modo che non dobbiamo stare in lire annoiarci non stiamo in dovremo stare lì fermi immobili ma abbiano modo di distrarci
letteralmente di distrarci riempirci la giornata ecco se volete magari video linguistiche ielo lo vince in maniera molto divertente ed è anche intelligente non stupida anzi quindi lo consiglio lo trovate un'iscrizione ma in generale cosa c'entra questo con pascal ebbene pascale è stato forse il primo a dire queste cose molto prima di lui sì che è molto prima di noi prima ancora che esistesse nei social network pascal si accorge di questo che noi uomini facciamo di tutto continuamente per riempirci le giornate e per trovarci mille occupazioni e lo facciamo non tanto così perché ci annoiamo e
basta ma perché la noia che non aver nulla da fare ci rivela in qualche maniera la nostra miseria cioè quando noi non abbiamo niente da fare siamo da soli con noi stessi non abbiamo altre persone che ci parla non abbiamo la tv accesa non abbiamo il cellulare acceso ma siamo fermi da soli in solitudine possiamo provare una certa angoscia sappiamo che il primo gioco fin dove provare una certa angoscia perché la nostra mente inizia a scavare in certi pensieri pensieri a cui magari non sappiamo dare risposta potremo iniziare a chiederci ma quello che sta facendo
la vita che sto conducendo è la vita migliore che posso condurre le scelte che sta facendo sono le scelte migliori le persone con cui vivo sono le pressioni migliori per me io mi sto comportando bene io sto agendo per il meglio e cosa vuol dire il meglio cosa vuol dire vivere bene e senso alla mia vita insomma se noi fossimo da soli immersi nella noia saremo spinti a pensare a noi stessi ea pensare a quei grandi dubbi esistenziali che però invece di solito non vogliamo affrontare vincevo prima che fas calice queste grandi domande non se
le fa nessuno nonostante siano le più importanti nonostante siano quelle più fondanti tutti cerchino ri evitarli hanno letteralmente il terrore di queste domande perché se dovessero affrontare queste domande si renderebbero conto che non abbiamo risposte semplici non abbiamo risposte facili se noi c'è davvero ci dovessimo porre il quesito su che senso alla nostra vita potremmo scontrarci contro un muro potremmo scontrarci contro la nostra disperazione contro la nostra angoscia contro la paura di non avere un senso di non trovare un senso nella nostra vita e allora per non affrontare questo problema per non affrontare la noia
che ciò che ci mette davanti a questi problemi noi ci riempiamo la vita ci troviamo mille occupazioni se siamo soli cerchiamo persone con cui parlare magari non parla di cose sensate non parlare di cose profonde ma di chiacchiericcio e banalità pur di distrarci se non troviamo persone apriamo il cellulare facciamo un giochino un videogioco sempre per distrarci se ad esempio non troviamo persone non abbiamo neppure il cellulare di ciprì ci creiamo un hobby andiamo a fare la spesa facciamo qualcosa pur di non star fermi a pensare ecco l'uomo fa proprio questo l'uomo è spinto a
fare questo questo è tipico dice pascal della mentalità comune nel loro comune di porsi davanti alle cose la gente comune fa sempre così e siamo abituati a far così siamo spinti a far così continuamente questo pascal lo dice molto chiaramente in alcuni passi dei pensieri e volevo leggere a tal proposito un pensiero in particolare che la mia edizione non sono trovo eccolo qua e 213 mancato inizio neanche numerato come 168 almeno leggo gli uomini non avendo potuto liberarsi della morte della miseria dell'ignoranza hanno deciso per essere felici di non pensarci visto che gli uomini non
sanno capire il senso non sanno liberarci nel senso che non sanno affrontare la morte che è in carne parla nella nostra vita non sanno capire il senso della morte non ci hanno capire la miseria perché siamo così deboli davanti alla natura al mondo agli altri e l'ignoranza perché ci rimane ignoto tanto nel mondo non potendo risolvere questi problemi ripeto morte misiani ignoranza gli uomini hanno deciso per essere felici di non pensarci che gli uomini pur di non affrontare i grandi problemi della vita pur di non affrontare le cose che gli possono letteralmente intristire e di
sperare si annebbiano la mente si distraggono pur di non pensare ste cose pensano così di essere felici questa distrazione continua dell'uomo viene espressa da pascal ha un termine che è una delle parole chiave della filosofia di pascal che è divertissemant in francese e lui non riesce in francese si potrebbe tradurre come divertimento però in genere non lo si traduce uno qua in questa edizione lo traduce nei libri spesso non lo tra la tradizione non lo traducono perché non va confuso con il divertimento come noi teniamo noi nella lingua italiana con noi parliamo di divertimento pensiamo
a cose appunto divertenti che si fanno ridere che ci fanno gioire nel senso in cui l'attende pasca al divertimento invece divertissement maine ancona va inteso nel senso di distrazione divertire letteralmente etimologicamente vuol dire dirigere per dire perdere dirigere l'attenzione verso qualcos'altro ecco indirettamente il divertissement meglio ancora di cui parla pascale proprio questo è una forma di distrazione non stare attenti ai problemini essenziali della nostra vita e dirigere l'attenzione verso altre cose secondarie che però ci distraggono questa volta non si lascia in francese per non creare equivoci però capita di divertirsi male questo è la registrazione
continua con cui tentiamo nel nostro giornale vi leggo un'altra un altro pensiero all'altra fase di pascal per rendere ancora più chiaro questo sistema nel mio nell'edizione n numero 217 ma in altre è la 171 vice questo l'unico sollievo delle nostre miserie e divertimento e tuttavia esso è la nostra più grande miseria infatti è soprattutto il divertimento che ci impedisce di pensare a noi stessi e ci porta in sensibilmente alla perdizione senza di esso saremo immersi nella noia e questa ci spingerebbe a cercare un mezzo più consistente per uscirne nel divertimento cv letta e ci fa
giungere alla morte inavvertitamente cioè noi ci rifugiamo nel divertissement ci distraiamo che sanno che li saremmo felici per pur di non pensare alla miseria è però in questo modo non capiamo mai nulla della nostra vita andiamo inavvertitamente verso la morte e noi siamo veramente felici questo è il problema perché è vero che la noia ci rivela la nostra miseria ci rivela i nostri limiti e 15 inter e strisce possiamo dirla così però da noi e va affrontata queste grandi domande vanno affrontate bisogna cercare di risolverle sennò è come mettere un problema tutti in tutti i
problemi sotto il tappeto la polvere sotto al tappeto ma la polvere non è che scompare ma poi con questa polvere dovremo fare i conti quindi con questi e romantici stanziali alla fine dovremo fare i conti arriveremo alla morte senza aver capito nulla della vita avendo sprecato completamente la nostra vita e invece bisogna capire come funziona la nostra vita quindi il divertissement è una soluzione di facciata ma non è una vera soluzione capite non ci dà una vera felicità anzi la scala il rifletto ulteriormente su queste dice guardiamo bene cosa ci porco me ci porta a
vivere il divertissement ci porta a vivere spostando sempre in un certo senso in avanti la nostra felicità come passiamo la nostra vita noi la vita comune è quella del senso comune che attraversano tutti gli uomini è una vita in cui noi cerchiamo tante cose cerchiamo il piacere cerchiamo i piaceri no io gli ho detto prendo il cellulare e iniziò a chiacchierare con qualche amico per di strappi ma perché ove gli amici o perché ho una fidanzata una moglie un olio di voi ha un rapporto diverso un marito un fidanzato o vorrei averlo eccetera perché cere
speriamo che quel rapporto ci porti ripresenti perché scriviamo agli amici perché abbiamo delle amicizie perché speriamo che quelle amicizie ci portino a una qualche forma di piacere perché lavoriamo da te speriamo che i soldi che accumuleremo ci porteranno una qualche forma di piacere perché che so facciamo i lavori in casa pugliano perché speriamo che questo ci ricompensi come una qualche forma di decidere tutto ciò che facciamo quando ci distraiamo quando cadiamo nel divertissement è sempre un impegnarci per qualcosa che ci dava poi i suoi frutti e sempre non cercare il piacere ma attenzione far notare
questo pascale in questa maniera noi allontaniamo sempre da noi piacere perché piacere sempre qualcosa verso cui tendiamo ma che non raggiungiamo mai la nostra vita è sempre desiderio nota pascale è sempre cercare qualcosa e appena lo raggiungiamo cerchiamo qualcos'altro è sempre un portare avanti l'asticella di quello che desideriamo perché perché ne abbiamo bisogno di riempirci la mente riempirci le giornate e per riempirci le ci creiamo nuovi obiettivi da raggiungere perché se arrivassimo un obiettivo lo raggiungessimo allora cadremo nella noia cioè inizieremo a pensare adesso con la faccio beh forse dovrei fare i conti con me
stesso non voglio farlo è la miglior daranno nuovo obiettivo avrà mi dico per poter fare la spesa potrai leggere un libro poter guardare un film sperando che questo film questo libro mi diano piacere potrei crearmi nodi pur di non stare ferma a pensare che ci proponiamo sempre 9 obiettivi continuamente è però gli obiettivi cosa sono i desideri cosa sono promesse di felicità futura però ripeto appena raggiungiamo l'obiettivo subito un altro subito un altro subito un altro e quindi viviamo è molto di più della promessa e nella felicità vi amo molto di più nel futuro che
nel presente viviamo proiettato in avanti lasciandosi sfuggire continuamente il presente e tutto questo pascal esprime bene in un ulteriore ulteriore pensiero un ulteriore frase che nella mia edizione che avendo nessun scritto è la 168 lo vado a recuperare 168 emanata edizioni può essere numerato come negli alimenti diversa questa libertà edizione bompiani a cura di adriano bausola 168 trainato e quasi ha indicato viene generato come il 172 ve lo leggo un po più lungo come rete è un pezzettino pochi lungo ma interessante non ci fermiamo mai al tempo presente anticipiamo l'avvenire quasi fosse troppo lento a
venire quasi per affrettare il suo corso oppure richiamiamo il passato cioè ricordiamo le cose per arrestarlo quasi fosse troppo fugace innoviamo ma le presenze o anticipiamo il futuro o ci ricordiamo il passato e presente però non gli diamo peso imprudenti al punto da girarci nei tempi che non sono nostri e di non pensare al solo che ci appartiene cioè tempo presente e talmente vani che ci abbandoniamo a pensare a quei tempi che non hanno realtà passato e futuro non esistono esistono solo nella mente nelle aspettative diceva se vi ricordate anche agostino anche aristotele l'unico temporaneamente
resistente presenti eppure non ci non si ribadiamo a questo presente e sfuggiamo senza riflettere il solo tempo che sussiste lo scacciamo dalla nostra vista perché ci affligge e cerci è gradevole si atteggia molin vederlo sfuggire nel momento in cui magari perché ci piace abbiamo polarità per quindi non abbiamo troppo pensare presenti tentiamo di sostenerlo con l'avvenire e pensiamo di predisporre le cose che ancora non sono il nostro potere per un tempo al quale non abbiamo alcuna certezza di arrivare quindi noi guardiamo al futuro ma chissà se arriveremo al futuro ciascuno esami nei propri pensieri li
troverà tutti presi dal passato oppure dall'avvenire non pensiamo quindi ha fatto al presente e se ci pensiamo per rendere lumi per predisporre l'avvenire il presente qui arriva il punto chiaro il presente non è mai il nostro scopo in passato del presente sono i nostri mezzi l'avvenire solo è nostro scopo in tal modo non viviamo mai ma speriamo rivivere e predisponendoci sempre ad essere temi c è inevitabile che non lo siamo mai noi non vinciamo mai felici non applichiamo mai le armi citare il tempo presente perché ci aspettiamo che la felicità arrivi sia sempre davanti a
noi si è sempre là iniziamo a camminare per arrivare la e poi però diventa un la sempre più lontano e così facendo la felicità è sempre promessa mai mantenuta e sempre in avanti ma mai raggiunta non siamo felici ma ci aspettiamo di essere felici e noi siamo felici mai quindi abbastanza cara quindi retis mano e una via di fuga ma nave di fuga fallace falsa ingannevole non abbiamo 6.000 dobbiamo smetterla di vivere in questa maniera a cercare di affrontare le nostre miserie costitutive il senso comune la mentalità comune questo modo di fare che è tipico
di tantissimi di tutti quasi il secondo pascal non ci porta a risolvere i nostri problemi non è la risposta ai nostri problemi esistenziali vedevo che pascal tenta di rispondere ai problemi esaminando varie discipline parte adesso dal ma la mentalità dell'uomo comune vedere che non dà risposta poi affronterà le scelte affronterà la filosofia e vedremo che neppure scelte filosofia daranno risposte adeguate al problema e ne parleremo nei facili vd adesso intanto era è importante dispensabile capire questo luogo comune è portato dalla sua stessa natura ma anche dalla società che attorno a non affrontare i veri problemi
esistenziali ripeto la società è è nato da cui la piuttosto duro questo è una scala è strutturata in modo da distrarci è strutturata in modo da darci mille occupazioni che non ci aiutano a riflettere sul nostro destino un fondo pensate se siete studenti anche alla scuola che pure con la filosofia con la disciplina può affrontare alcuni problemi spesso è più fonte di distrazione direbbe pascali perché ci fa perde tempo nei conti nello studio senza però darci una chiave chiara di lettura nella scuola nessuno di noi ha capito il senso della sua vita dovrà fare un
cammino se vuole far la scuola non ci aiuta la scuola ci distrae con questo libro pascale noi non potremmo dire che la scuola ci fornisce dei mezzi ma poi sta a noi cercare di affrontare questi problemi è che le mette pochi li affrontano questi problemi la maggior parte si distrae perché ripeto però anche tutto il contesto tutto l'ambiente tutta la società è strutturata in modo l'uomo stesso la strutturata nei millenni in modo che ci distragga che non ci consente di affrontare questi tempi eppure noi dobbiamo ci vogliamo essere felici dobbiamo essere più forti della società
ai più forti della distrazione tasca lo rende già abbastanza chiaro abbiamo più fuggire dalla nostra miseria fuggire dalla noia ma dobbiamo affrontare la noia e affrontare la miseria cercando di capire quali sono le risposte ai problemi che ci siamo posti cioè che senso alla mia vita cosa ci faccio qui perché sono nato qui e non altrove e come devo vivere queste grandi domani che c'è una grande tipiche di ogni quesito esistenziale che in fondo ognuno di noi prima o poi si può né poi magari fa finta di non essere poste dobbiamo cercare di trovarne una
risposta davanti a queste domande e vedremo con le prossime discipline che affronteremo la scienza filosofia finalmente la religione se queste branche del sapere se queste forme di riflessione ci aiuteranno a rispondere vedremo pure sia quello è però questi sono i temi questa è la questione questo è il grande problema problema è affrontare ciò che siamo e non scappare quindi qui stava la grande dignità dell'uomo nella capacità di non di starsi e fare i conti con se stesso fare i conti con le proprie paure ha in un certo senso ma di questo parleremo di pezzo nei
prossimi video ancora ulteriormente per il momento direi che questo è tutto abbiamo fatto da un video bello corposo con alcuni concetti importantissimi e anche molto famosi e molto ancora apprezzati della filosofia di pascal e in descrizione come sono trovate l'elenco degli argomenti che ho trattato oggi è il link per far ripartire gli argomenti dal punto preciso in cui ne ha parlato più alti il link a risorse che ho citato potete vedere il video di lui sì che ad esempio ma poi anche video che ho fatto io eccetera ci vediamo qui presto per nuovi video di
storia filosofia ed educazione civica ciao la pace [Musica]
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